Capitolo 5

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Noah
Ero ubriaco a tal punto di non stare neanche in piedi.
Bevevo troppo, dovevo darmi una regolata e soprattutto facevo cose abbastanza brutte che fortunatamente su quelle Ginevra non era a conoscenza, ma meglio così.
Non riuscivo a vedere Ginevra in quelle condizioni...chissà perché aveva il trucco sciolto, mi ero accorto anche se non glielo avevo chiesto e soprattutto aveva i capelli bagnati da quanto mi ero accorto quando l'ho abbracciata...Forse era venuto? Me lo aveva detto e io non me lo ricordavo? Cazzo.

Sono le 12 ed io sono sveglio già da un po', ma decido di svegliare Ginevra che ancora sta dormendo cosi mangiamo qualcosa.
Le ho preparato la sua pasta preferita, magari mangia un pochino, ed essendo nato e cresciuto a Roma fino ai 12 anni ho le doti per farla bene: La Carbonara.

Da piccolino abitavo a Roma con i miei e nella casa affianco avevo nonna. Volevo un fratello o una sorella ma i miei non erano disposti a farlo, mamma aveva fatto un operazione alle ovaie...ma non era gravissima fortunatamente e mio papà purtroppo si drogava e quindi mamma non si fidava a far crescere un altro figlio e soprattutto da sola e non con me cosi "piccolo" perché facevo tanti via e vai per il fatto del basket.
Ero il classico ragazzino che faceva quello che voleva e ho avuto sempre fin da piccolo la passione per il Basket e la cucina. Tant'è che volevo fare la scuola alberghiera, ma non avevo fatto a tempo ad iscrivermi prima perché era ormai troppo tardi. Quindi avevo scelto la stessa scuola di Ginevra, all'inizio non riuscivo ad ambientarmi e non mi piaceva ma poi dopo il primo anno sono riuscito ad ambientarmi tranquillamente.

Appena salgo per andare a svegliarla sento dei passi abbastanza rumorosi picchiettare sul parquet...Ma chi è???
<<Bryan? Ma non ha dormito a casa? che ci fa ancora ubriaco e perché proprio in camera di Ginevra?>> lo guardo allibito.
<<Bryan che ci fai qui?>> lui si gira di scatto.
<<Sssh non svegliarla dovevo vedere se stava bene>>
<<Bryan sta bene e rischi di svegliarla. Sono le 12 ma quando sei arrivato?>>
<<Le 12? Cosa dici sono le 8 della mattina e poi vedi è un panda che hai fatto?>> dice masticando le parole
<<Bryan sei ancora ubriaco! Sparisci da qui!>> guardandolo con l'espressione arrabbiata.

Ma perché Bryan è ancora ubriaco, è impossibile che sia stato fino adesso alla festa. <<Non è tornato a casa con me? A me chi mi ha accompagnato se non sono tornato con Bryan?>> penso dubbioso. Mille domande mi frullavano dentro la testa, ma nessuna risposta.
Forse sono state le ragazze o una delle due, ricordo solo vari momenti.
<<No caro io sto qua con mia sorella>>
<<Potrebbe spaventarsi se si ritrova te sul suo letto, che dici?>>
<<Sono un bel ragazzo, sicuramente le piacerà, altro che spaventarsi>> e mi fà l'occhiolino
Bryan non riesce a ragionare, intanto cerco di tirarlo via dal letto e di accompagnarlo della sua stanza ma non c'è verso.
<<Tua sorella ora si sveglia dai>>
<<Eh io l'aspetto qui>>
Pensa di competere con uno come me per il fatto della testardaggine, ODIOSO.

Ginevra
Sento delle voci così mi sveglio ed improvvisamente vedo Bryan a letto vestito vicino a me e Noah vicino alla porta.
<<Ma che succede?>> chiedo
<<Ecco visto l'hai svegliata, bravo complimenti>> dice Bryan
Noah si mette una mano in faccia.
Bryan mi fa un sorriso <<Buongiorno anche a te>> e vedo Noah in piedi davanti alla porta.
<<C'è Bryan qui e non c'è Noah...ho dormito davvero con mio fratello o quando si è intrufolato dentro alla mia stanza?>> penso.
Quando mi alzo, mi vedo allo specchio sembro uno zombie ma nessuno sapeva nulla e così chiedo a Noah di andare un attimo fuori, stranamente accetta.

<<Bryan, a che ora sei arrivato?>>
<<Ciao amica mia, dai torniamo a casa domani perché fai così? E che hai fatto agli occhi? Hai pianto? >> dice lui
<<Perché uno sei sul mio letto, secondo non sono un' amica ma tua sorella, terzo questa è casa nostra e quarto non ho nulla ho dormito con il trucco di ieri>>
<<Ah, noooo vabbene è uguale ed è presto perché ti alzi>>
<<Bryan sono le 12.30, forse è presto per te non per me. Ho delle cose da fare>>
<<Vabbene io ho sonno quindi buonanotte amica ci sentiamo>>
Io rimango un po' allibita...guardo Noah e lui sta ridendo.
<<Ciao amica, buongiorno>> mi dice
Sbuffo <<Dai scendiamo vah>>

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