Capitolo 13

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Alex
Sono fuori da mezz'ora e sono impaziente di rivedere Ginevra, nonostante siano passati giorni...mi manca, mi manca vederla, sentire la sua voce. Mi manca tutto di lei.

Ora dentro c'è Bryan, ma adesso dovrebbe uscire e speriamo che Ginevra mi voglia vedere.
Vedo la porta aprirsi e lui avanzare verso di me <<Allora come sta?>> gli chiedo
<<Bene, sembra abbastanza tranquilla e ti vuole vedere>> ci sorridiamo entrambi e lo ringrazio così mi aspetta in sala d'attesa ed io entro.

<<Ehi ciao tesoro>>
<<Ciao, tu sei?>>
<<Ah vero...io sono il tuo migliore amico Alex...e la persona con la quale ti stai frequentando>>
<<Giusto mancava un altro a dirmi una cosa del genere non bastavano già quelli due>>
<<Chi scusa?>>
<<Bryan e quell'altro>>
<<Noah?>>
<<Si mi sembra di sì, mi hanno quasi detto che ero la loro ragazza, volete confondermi ancora di più?>>
<<Ascolta Ginevra, lo so hai perso la memoria...ti ho portato io quel pomeriggio qui quando hai fatto l'incidente e l'unica cosa che mi hai detto è stata "la macchina", ci vuole tempo perché hai preso un bel trauma, ma mi devi credere. Lo so è presto è la prima volta dopo che ti sei ripresa così che ti vedo, anche se venivo spesso a trovarti, ma Bryan è veramente tuo fratello e Noah è il tuo ex ma è ancora innamorato di te, ma pochi giorni prima dell'incidente l'hai visto baciarsi con un altra e avete litigato a scuola ed io ero con te>>

Lei mi guarda stranita <<Ma cosa stai dicendo perché mi stai dicendo tutto questo?>>
<<Perche è la verità e dato che a quanto pare nessuno te l'ha detta, te la dico io>>
A Ginevra scivola una lacrima, mi ringrazia e si scusa.

Ginevra
Questo Alex sembra una persona sulla quale posso contare, mi piace il suo carattere e mi piace il suo modo di affrontare le cose, me le ha dette in una maniera tranquilla e infatti l'ho ascoltato. Alex mi piace e sul fatto che è la mia attuale frequentazione io non posso che esserne contenta. <<Certo che ho proprio bei gusti>> dico tra me e me, mentre lui mi accarezza la guancia e mi prende la mano.

Ha un tocco delicato e dolce, mi sento tranquilla con lui come mi sento tranquilla anche con Bryan, ma lui è veramente mio fratello.
<<Ehi posso chiederti una cosa?>>
<<Tutto quello che vuoi tata>>
<<Mi puoi baciare?>>
<<Ne sei sicura?>>
<<Per favore...non ho 10 anni, si>>

Alex si sporge verso di me cercando di fare piano in mezzo a tutti questi fili, posa la sua mano sulla mia mandibola e mentre mi accarezza appoggia le sue labbra alle mie.
Queste labbra...io me le ricordo, così quando si stacca lo tiro di nuovo a me <<Non ti fermare, per favore mi sono mancate le tue labbra>>
<<Che stai dicendo?? stai ricordando qualcosa?>>
Io annuisco e ad Alex scende una lacrima. <<Ti bacerei all'infinito, mi sei mancata un sacco...ti voglio a casa adesso però, non ce la faccio a stare senza te>> mi dice.
<<Presto dai, spero...così dicono i dottori>>
<<Ora è finito l'orario di visite>>
<<domani vieni a trovarmi?>>
<<Se vuoi si>>
<<Certo che voglio che domande>> e gli sorrido <<Allora a domani e salutami mio fratello>>
<<Certo, ciao tata>>
<<Ciao Alex>> e gli do un bacio lieve alla bocca e gli sorrido.

Alex se ne era andato, io cercavo di ricordare qualcosa ma mi aveva raccontato tante cose e non riuscivo pensare ad altro.

Quindi ricapitolando Bryan è mio fratello...Alex il mio ragazzo o quasi, però non sembra male come ragazzo e quell'altro è un pezzo di merda.
Ho mal di testa...quindi chiudo gli occhi e mi risposo un pochino.

Alex
Sono appena uscito dalla stanza di Ginevra e c'è Bryan ad aspettarmi...
<<Allora che vi siete detti??>> mi dice lui
<<Gli ho raccontato un pochino la situazione e a quanto pare mi ha creduto e ci siamo baciati>>
<<Bene, sono felice per voi!>> esclama Bryan
<<Tu non sei felice Bryan! A te piace Ginevra...mi devi dire qualcosa?>>
<<Si è vero...scusami mi piace però intanto non potrà mai esserci qualcosa tra noi, siamo fratelli>>
<<Da quanto va avanti?>>
<<Da un bel pò>>
<<Fantastico, avete mai provato qualcosa insieme?>>
<<Alex, lo so sei arrabbiato...però calmati, non abbiamo mai fatto niente>>
<<Va bene, ora me ne vado non riesco a stare qui>>
<<Va bene, quando vuoi ci sono...Ciao amico>>
<<Ciao>> mi giro dell'altra parte ed esco dall'ospedale.

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