Capitolo 17

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Bryan
Per fortuna un altro giorno di merda era passato.

Mi sentivo un po' meglio con il fatto della febbre e fortunatamente la Tachipirina aveva fatto effetto.
Ieri pomeriggio, sarà che avevo dormito troppo ma la febbre non scendeva...era abbastanza alta da quello che mi ricordavo, infatti deliravo abbastanza dicevo cose insignificanti ma mi sentivo male e mi scoppiava un sacco la testa.

Forse si, poteva essere per l'alcol dopo tanto che non uscivo a bere una cosa fuori, l'aria diversa...le persone...e tutto lo stress accumulato, avevo avuto un crollo.

Erano stati dei giorni strazianti...io volevo sparire, sta sera la donna che mi ha cresciuto si era fermata a parlare con me e Ginevra e a spiegarci poco meglio la situazione ma dopo che avevo sentito quelle cose, che io non ricordavo affatto probabilmente perché ero piccolo, mi era crollato il mondo addosso ed ero scappato in camera mia prima che sbroccavo dietro ad Ambra vicino a Ginevra.

Mi ero dimenticato alcune domande da far alla donna alla quale mi aveva cresciuto fino ad adesso. Troppe cose e informazioni in una botta sola quindi piano piano glielo dirò. Mancava il mio vero cognome e come si chiamavano i miei, perché volevo andare a trovarli al cimitero e vedere com'erano fatti essendo che non li ricordavo.

Dopo che ero scappato in camera, mi sentivo nuovamente male e morire dentro...quindi i miei genitori veri non erano più vivi ed io non sapevo nemmeno i loro nomi e le loro facce.
Volevo stare un pochino da solo in camera così avevo chiuso la porta a chiave.

Poco dopo speravo che venisse Ginevra da me perché sentivo che mi si stava rialzando la febbre e non mi andava di stare da solo perciò l'avevo richiamata ma non rispondeva così le avevo lasciato un messaggio.
Mi ero ritrovato Ginevra in stanza, eravamo soli...io mezzo nudo e lei con una canotta e pantaloncini corti in pizzo.

Abbiamo parlato tanto e avevo riprovato la febbre, avevo ancora 37.8 ma pian piano si stava abbassando.
Gli avevo chiesto se amava Alex, ma ancora diceva che era presto. So che voleva fare con calma...ma adesso con il fatto che aveva perso la memoria le cose sembravano sempre più difficili e secondo me voleva andarci con i piedi di piombo.

Alex gli aveva chiesto se andava da lui per una settimana, io capisco che posso sentirla tutte le volte che voglio o incontrarla...ma se erano magari due giorni andava bene, ma sette giorni senza starle accanto non volevo perché già mi era difficile vedere chiunque se non vedevo neanche più lei dopo quello che stavo passando la vedevo abbastanza dura.

Si sono un ragazzo che preferisce stare solo ma avere tutte queste domande in testa, solo lei può capirmi e starmi vicino.

Dopo domani arriverà Alex, ma domani spero di stare meglio e fare un sacco di cose con Ginevra, cosi da lasciarla tranquilla con il suo "boy" certo che la vedrò spesso, ma non sarà con me. Sarà con il "suo ragazzo" è giusto lasciarle la sua libertà. So che se avrò bisogno di lei, ci sarà.

Le avevo chiesto se ancora potevo chiamarla sorellina anche se non era di sangue, era giusto chiederglielo anche perché non sapevo cosa pensasse di me adesso e come potevo chiamarla? Amica? Sorella? Boh...

Ora Ginevra è qui affianco a me che si è addormentata da circa 10 minuti. Io ancora penso a tutte le cose e faccio fatica ad addormentarmi...quando decido di infilarmi le AirPods e vedermi una live su Twitch. Poco dopo mi abbraccio Ginevra e con il suo profumo mi addormento.

Ginevra
È mattina presto, Bryan dorme ancora. Quando mi sveglio mando il buongiorno ad Alex ancora non gli arrivano i messaggi, sta dormendo probabilmente.

Mi giro verso mio fratello(sempre se posso chiamarlo così, ma a quanto pare si) e incurvo le labbra all'insù e gli schiocco un bacio leggero sulla guancia senza svegliarlo e non scotta più. Finalmente gli è passata la febbre, forse. Spero per lui così magari oggi possiamo stare insieme.

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