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«Cos'è successo alla sua moto?»
«Ho sentito che un tizio gliel'ha dipinta e graffiata per dispetto» 
Alla risposta di Minho, Hyunjin e Jisung si trattennero dal ridere e quasi fallirono, in risposta Felix li guardò male entrambi.
«Q-quel tizio è stato proprio Jisung» riuscì a dire il biondo più alto prima di scoppiare a ridere insieme all'arancione.
Seungmin sgranò gli occhi, sconcertato.
«Divergenze creative, mi dicono» rispose Felix irritato al solo ricordo. Se non avesse potuto stringere Changbin mentre andavano insieme in moto alla festa, nonostante non si fossero ancora messi d'accordo per i passaggi, sarebbe comunque stata colpa di Jisung.

«Esilarante» commentò Jisung asciugandosi una lacrima.
A Minho era andata di traverso la saliva, il ragazzino magrolino e dai denti simpatici era riuscito ad attirare la sua attenzione.
«Comunque - Jisung prese la mano di Seungmin e lo portò vicino a sé - Minho, lui è-»
«Il mio vicino di casa, ci conosciamo già» completò Minho.
«Oh già, questo non te lo avevo detto, Ji» aggiunse Felix.
Seungmin entrò in tilt, non sapeva perché tutta questa situazione lo stesse mettendo così in agitazione.
«Beh sì, una volta l'ho pure denunciato per disturbo alla quiete pubblica, con quella sua musica punk rock delle due di notte» rise il moro, tentando di smorzare la sua stessa tensione.
«Ah, ma quindi non era stato tuo padre. Brutto stronzo infame» scherzò Minho con un'espressione scioccata in viso.

Felix era quasi commosso nel vedere Seungmin scherzare con uno come Minho, Jisung aveva percepito una punta di gelosia e Hyunjin...lo aveva guardato con occhi diversi e questo Seungmin l'aveva notato. Perché diamine lo aveva notato non lo sapeva, ma in quel lasso di tempo, nonostante Hyunjin non avesse detto nulla, Min aveva tenuto uno sguardo più che nascosto nei suoi riguardi.

In attesa dell'arrivo di Chan, i cinque decisero di scendere al bar tutti insieme e prendersi qualcosa da bere.
Consultarono il menu.
«Uffa, qui c'è scritto che bisogna aspettare al banco per prendere il cibo e le granite» disse Felix con un broncio in viso.
«Non so voi, ma io ho voglia di un hamburger pieno di salsa» esordì Minho.
«Sei così disgustosamente insalubre, non ti bastano gli snack notturni?» lo riprese Hyunjin con aria schifata.
Seungmin roteò gli occhi per un attimo.
«Intanto io ho un corpo da paura e un fondoschiena invidiabile, non mi rompere» rispose con nonchalance il corvino.
Jisung arrossì alle sue parole, così dannatamente veritiere, e Felix si mise a ridere.
«Non ha tutti i torti. Quindi Hyunjin, vuoi dirmi che non mangerai nulla?» chiese allora il biondo.
Seungmin trovò strano che Felix non usasse gli onorifici con Hyunjin, era più grande di loro, non aveva idea ci fosse tutta questa confidenza con lui.
«No grazie, passo»
«Tu, Seungmin?»
«Ecco...»
Prima di rispondere, il suo stomaco gli ricordò la quantità industriale di noodles freddi che aveva consumato per pranzo.
«Sinceramente non ho fame» rispose sedendosi al tavolo.

Andò a finire che Felix, Jisung e Minho si misero in coda per prendere da mangiare, mentre a rimanere soli ci furono Hyunjin e Seungmin, che in quel clima di inconvenienza, avrebbe preferito vomitarli tutti quegli spaghetti ondulati e mangiare la prima cosa che il menu gli offriva, solo per allontanarsi da lì.
Teneva lo sguardo sulle panchine, circondate da erba ed alberi della stazione, ma percepiva gli occhi dell'altro su di lui.
Si girò e si pentì di averlo fatto, perché gli occhi di Hyunjin si ritrovarono esattamente nei suoi; d'altro canto, gli sarebbe venuto un torcicollo se non l'avesse fatto.
L'espressione seria sul viso di Hyunjin si tramutò in quel sorrisetto tanto detestabile, quanto attraente.
No, non è attraente, è semplicemente sudato e ha una fascia. Anche mio nonno sarebbe figo così.

Qualcuno ricordi a Seungmin che non sempre l'autoconvinzione basta a rendere una cosa per come la vorremmo.
«E così tu e Minho siete vicini di casa»
«Sì» rispose freddo e distaccato il moro, senza accennare ad un'espressione diversa dal suo solito viso serio.
«Vi frequentate?»
Adesso era Hyunjin a guardare completamente da un'altra parte, come se volesse apparire disinteressato.
Idiota.
Poi era così subdolo anche nella scelta dei vocaboli.
«In realtà non è quel genere di rapporto»
«Ah si? E che genere di rapporto è?» insistette il biondo.
«Essere invadente non ti si addice se non guardi una persona negli occhi» disse con la stessa nonchalance Seungmin.

Contrastare Hyunjin lo soddisfaceva, pensava di aver spento un minimo di sarcasmo e autostima del maggiore, ma si ricredette nel momento in cui Hyunjin gli prese il viso tra le mani e lo tirò con schiettezza verso di sé. Teneva le guance del minore, divenute calde, tra le dita della mano destra, e i loro occhi erano legati gli uni agli altri.
«Quindi, che genere di rapporto è?»
Il battito di Seungmin improvvisamente aveva preso ad aumentare, non era abituato a quel genere di contatto. Cercò di mantenere il sangue freddo e strinse il polso di Hyunjin per fargli allentare la presa.
«Non penso siano affari tuoi»
E con questa frase, Min allontanò del tutto la mano dell'altro.
Forse a Hyunjin piaceva Minho?
Se non fosse stato sicuro che Felix avesse avuto due amici su quattro gay, questa ipotesi non gli sarebbe passata neanche lontanamente per l'anticamera del cervello, ma in quel momento appariva come l'idea più sensata. E poi, lo aveva già visto baciare un ragazzo.
Fastidioso, impiccione e pure doppiogiochista.

«Ehi ehi, come siamo suscettibili piccoletto» ridacchiò il maggiore, facendolo irritare ancora di più.
«Sei tu ad essere insopportabile»
«Che grande insulto per uno che porta quel genere di occhiali e che probabilmente è un perfetto studente, sono impressionato»
Seungmin lo guardò storto, quasi schifato.
«Se questo è un tuo patetico tentativo di bullismo psicologico nei miei confronti, sappi che ho visto e subìto di peggio»
«Non usare certi termini, se volessi bullizzarti, non sarei qui ad aspettare insieme a te. Sei poco sveglio»
«No, ma dico, hai finito? Ti va così tanto di litigare?»
«Istigare i nerd è il mio passatempo preferito» gli fece l'occhiolino il biondo.
Seungmin restò quasi a bocca aperta.
«Toglimi una curiosità: quanti anni hai? Perché io punterei sull'età mentale di due»

Seungmin non era una persona paziente, per niente, stava resistendo fin troppo di fronte a quella faccia di porcellana.
«Ho la tua stessa età, se proprio ti interessa»
Ecco perché Felix non ha usato gli onorifici.
«No, non mi interessava» 
Distolse lo sguardo.
«Eppure sei ancora qui»
Il moro espirò pesantemente. Stava quasi per alzarsi, quando i ragazzi tornarono con le loro rispettive cibarie.
«Incredibile la fila che c'era per le ciambelle» disse Felix con in tono distrutto.
«Tu ti butti sempre sul dolce Lix, attento che un giorno potrebbe venirti il diabete» commentò Jisung in chiave non del tutto scherzosa.
«Felix e le ciambelle con glassa di cioccolato: True Love»
Minho sorseggiò lentamente la sua bibita.
«Voi due di che avete parlato?»

𝕬𝖋𝖗𝖆𝖎𝖉 ˢᵉᵘⁿᵍʲⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora