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Min portava una maglia larghissima, che lasciava scoperto non solo tutto il collo e parte delle spalle, ma anche le clavicole, sentiva la pelle rabbrividire in ogni suo singolo poro con le labbra del biondo sul suo collo e le sue dita sul petto e sulla sua vita.

Si sentiva apprezzato e valorizzato attraverso piccole attenzioni, baci lenti e sensuali, carezze dolci e non invasive. Sembrava che più che farci sesso, volesse goderselo e esplorarlo. Era la prima volta che Seungmin percepiva un tale pensiero nei confronti di Hyunjin. Credeva di dover fare qualcosa, non era giusto che stesse lì a prendersi tutte le coccole, per quanto potesse essere bello avere Hyunjin che non si comportava male e non lo prendeva in giro. Gli accarezzò il viso e subito il maggiore prese la sua mano e la baciò, sul dorso e sul palmo, poi baciò il polso e l'avambraccio, tornò sul collo e lo morse, trascinò un lembo verso di sé. Il derma divenne subito rosso e macchiato. Seungmin non potè resistere: si girò e lo baciò, lentamente, profondamente, le sue dita solcarono la cute e Hyunjin lo strinse a sé. I loro corpi erano caldi e in estasi. 

Si baciarono ancora, lentamente, accarezzandosi sul viso e sul capo, si sfiorarono i fianchi e Seungmin infilò le mani sotto la felpa dell'altro, toccandogli il busto, sfiorando con attenzione ogni singola costola.
Si baciarono tanto e ininterrottamente che le loro labbra si gonfiarono e divennero rosso acceso. Sembrava che quel momento non volesse più terminare.
Anche Hyunjin si sentiva parecchio coccolato, adorava come Seungmin riuscisse a farlo rabbrividire e a riscaldarlo allo stesso tempo. Non gli capitava mai di provare tepore e attrazione al contempo, il suo cuore batteva forte, più teneva il castano tra le sue braccia, più aveva voglia di stringerlo e baciarlo.

Si abbracciarono non appena i loro baci cessarono per il mancato respiro, ma nessuno dei due si lasciò scappare un soffio per non infrangere il silenzio.
Stettero abbracciati per interi secondi, senza alcuna ragione o necessità.

Poi si sentì Felix aprire la porta della stanza e quindi si ricomposero, non smettendo però di osservarsi.
Il ragazzo aprì la porta del bagno e capì subito l'aria soft che governava la stanza.

«Scusate il disturbo, ma non venite?»
«Il tempo di mettermi una felpa» disse Min accompagnando la risposta ad un piccolo sorriso.
Felix annuì, sorpreso nel vederlo così rilassato in una situazione nella quale, normalmente, si sarebbe sentito imbarazzato.
Notò che era completamente a suo agio, c'era una tranquillità teporosa.
Si sentì bene per il suo amico...anzi, per entrambi i suoi amici.
Non è detto che alla fine vada male penso con un senso di affetto.

Seungmin si vestì e tutti e tre raggiunsero la stanza di Changbin. C'erano circa quindici persone là dentro, non si respirava a causa del fumo e c'era fin troppo caldo.
«Okay, torno tra un secondo» disse subito il moro, sentendosi soffocare dall'atmosfera. Troppi sbalzi per i suoi gusti.
«Ma sei appena entrato» gli fece notare Hyunjin.
«No davvero, ne ho bisogno» disse guardandolo, per poi riuscire dalla porta. L'aria era completamente diversa, riusciva a respirare bene e a sentire di star effettivamente integrando ossigeno dentro di sé. Si sentì pronto a tornare dentro, anche se non gli andava per niente. Indugiò osservando le sue ciabatte aderire perfettamente al suolo e sentì che pian piano la sua temperatura andava abbassandosi. Tra il phon, Hyunjin e la felpa, le sue guance stavano iniziando a perdere calore solo in quel momento.
«Posso distrarti?»
Notò la presenza di Minho.
«Sì, ti prego»
Per quanto desiderasse stare con il suo amico e a tratti con Hyunjin, non sopportava quel tipo di ambiente. In un qualche modo gli sapeva di sporco e dopo il momento condiviso con Hyunjin, ancora più del normale.
Il corvino gli fece cenno e l'altro lo seguì.
Camminarono un po' nel corridoio, godendosi i felpati passi attutiti dalla moquette grigia, in contrasto col giallo pallido delle pareti.
«Allora, l'hai trovato divertente oggi?» chiese il maggiore.
Seungmin scese un attimo dalle nuvole, cercando delle parole per rispondere.
«Uhm sì...è stato bello»
Ogni volta che stava col biondo tutte le sue sensazioni erano offuscate, perché precedentemente portate all'estremo dal ragazzino fastidioso.

«E la cavità orale di Hyunjin com'è, divertente?»

Min si bloccò sul posto.
«Non fare finta di essere una persona diretta, torna ai riferimenti occulti e alle frecciatine» gli intimò.
«Tu smettila di essere sempre così acido, non c'è nulla di male nell'ammettere di essere attratti da qualcuno, soprattutto se si è corrisposti, soprattutto se quel qualcuno è Hyunjin» sottolineò l'amico.
Uscirono in balcone, Minho si sedette sulla ringhiera e tirò fuori una sigaretta, Minnie si pose accanto al muro con le braccia incrociate.
«Non bado alla popolarità della persona, ha un carattere del cazzo» disse tentando di risultare sprezzante.
Non poteva ammettere di starsi interessando anche ad un altro aspetto di Hyunjin, già non digeriva il fatto che fisicamente fosse molto attratto dal biondo, ma questo era ampiamente giustificato dal suo aspetto.

«Non ti attaccare al discorso del carattere quando hai un ragazzo così tra le mani»
Minho espirò il fumo in un gesto di superbia, di chi ha già capito.
«Non l'ho mai visto così preso fisicamente da qualcuno, neanche da Jeongin, che mi è sembrato essere il ragazzo più duraturo fino ad ora»
Il moro fece un'espressione confusa.
«Non gli sta più dietro?» chiese.
Minho quasi non rise.
«Non lo ha mai fatto, è stato sempre e solo un passatempo, per entrambi, anche se il moccioso era abbastanza possessivo nei confronti di Hyunjin»

Non seppe cosa rispondere, Seungmin. Com'era brutto sentir descrivere un rapporto con quella parola, esposto così freddamente e con distacco da Minho, appariva per com'era e, cioè, orrido. Sapeva che il corvino non avesse motivo di enfatizzare alcunché ed era solito al suo modo di esprimersi. 
Non era questo il tipo di relazione che si era immaginato ma, riflettendoci, era ciò in cui stava incappando. Senza rendersene conto. Quasi non gli venne la tachicardia.

«Ma dimmi - lo richiamò Minho guardandolo dall'alto in basso - tu dove vuoi arrivare con Hyunjin?»
Il minore abbassò lo sguardo.
La verità è che non lo sapeva, non voleva che Hyunjin smettesse di dargli attenzioni, d'altra parte non poteva rischiare di affezionarsi seriamente, a meno che  l'altro non avesse mostrato di tenerci un minimo. Non era neanche sicuro di piacergli.

«Lo chiedo a te: io cosa dovrei fare?»


𝕬𝖋𝖗𝖆𝖎𝖉 ˢᵉᵘⁿᵍʲⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora