Capitolo 23: Anna

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Forse avrei dovuto evitare di ordinare della vodka ok, ma non mi dispiaceva affatto essere mezza spalmata su Roy con la scusa di essere ubriaca. Me lo negavo a me stessa, ci pensavo la notte e cercavo in ogni modo di dissuadermi, di mettermi in testa che vedevo Roy solo come un fratello, ma la verità era tutt'altra, perché avrei mentito a me stessa che avessi rinnegato che il ragazzo in quel momento seduto sotto di me non mi attraeva.

Ma avrei mentito anche in quel caso, perché nel profondo di me stessa sapevo di non trovare per Roy solo e unicamente una mera attrazione. Mi sentivo protetta in sua presenza, gli volevo bene e forse...mi stavo innamorando.

Tutte balle.

Ero innamorata di lui sin a quando mi proteggeva da mio padre e mi rassicurava durante quelle notti impossibili da sopportare, in cui vieni sovrastata dal dolore con una pressione allucinante.

Lo rinnegavo a me stessa certo ma insomma...gli ero in braccio al Lost Angeles e lui continuava a tuffare il viso tra i miei capelli e oscillare a tempo di musica.

Ero pazza di lui.

Lui era pazzo di me.

Uno + uno fa due...

<<Roy, cosa pensi di me?>> chiesi in un moto di pazzia. Probabilemte avrebbe pensato che la mia era una domanda stupida, ma io avevo la necessità di sapere cosa io rappresentassi per lui.

<<penso che Anna sia una ragazzina che si crede forte e nega pure a se stessa di essere in realtà fragile, ma io so chi è la vera Anna, io ho passato molto tempo con la ver Anna e penso pure che quest'ultima dev'essere una strega perché mi sento come se fossi sotto incantesimo..>> fece una pausa per arrivare con le labbra al mio lobo. <<cosa mi hai fatto, Anna?>> mi mordicchiò il piercing che perforava il lobo.

<<credi che sia sbagliato?>> chiesi dopo un'attimo di sconcerto.

<<cosa dovrebbe essere sbagliato?>> mi chiese lui, visibilmente confuso.

<<insomma...io, tu, tutto questo...>> cercai di spiegarmi meglio.

<<io credo sia stato un'errore aver atteso fino a questo punto>> mi lasciò un bacio a stampo sulla clavicola e io mi sciolsi, completamente d'accordo con le sue parole.

<<vuoi ballare, Anna?>> mi invitò ad alzarmi e in un attimo ci trovammo in mezzo a gente ubriaca e luci psichedeliche. Roy mi attirò stretta a se e la mia schiena si scontrò con il suo torace marmoreo. Mi piantò le mani sui fianchi e mi spinse ancora più a sé, se possibile. Così io iniziai a muovere i fianchi a ritmo di musica, Exscape di Montell Fish. Roy venne incontro ai miei movimenti e ben presto mi ritrovai con le sue labbra sul collo.

uccidetemi, ora.

Percepii una durezza premere contro la base della mia schiena. <<mi stai torturando, Anna>> seguitò Roy.<<basta, tu vieni con me>> sentenziò e non mi diede nemmeno il tempo di dare un senso alle sue parole che mi trovai tra le sue sbraccia che mi stringevano a se mentre ci dirigevamo all'uscita del locale, fino ad arrivare alla costosissima Supra nera di Roy.

Durante il tragitto per casa sua nessuno dei due fiatò, ma nell'aria si percepiva una certa elettricità che non sarebbe resistita a lungo, ne ero sicura.

Forse era colpa della vodka, forse in quel periodo ero mentalmente instabile, ma lo volevo, lo volevo da morire, e così non mi resi nemmeno conto che eravamo giunti dinnanzi casa di Roy e che in un battito di ciglia ci trovammo distesi su un divano mentre le nostre lingue lottavano fra loro, combattevano e si intrecciavano in una languida danza.

E in quel momento non mi sentii solamente a gambe divaricate sotto di lui, o con la sua lingua in gola, no, mi sentii a casa, l'unico posto in cui avrei voluto stare realmente.

E così, rassicurata dalle mie stesse sensazioni, mi lasciai andare, lasciai che tutte le miei preoccupazioni scomparissero, così come i vestiti.

Mi abbandonai alle braccia di Roy, di quel bambino che fuggiva dai genitori solo per scacciare i mostri dalla mia testa e stringermi la mano, creando una bolla solo a noi accessibile.

Mi affidai a affidai a quel ragazzo, Roy, che anche eni momenti difficile cercava di sdrammatizzare, che aveva più a cuore l'umore degli altri che il proprio, che metteva tutti al primo posto.

Mi fidai di lui e permisi che mi condusse alla giusta via per l'innamoramento. Anche se molto probabilmente ero innamorata di quella splendida persona dalla tenera età.



SPAZIO AUTRICE: Buongiorno a tutti, come va? Finalmente dopo tanto tempo 8e per questo mi scuso tantissimo), ho pubblicato il capitolo 23, che non è sicuramente lungo, ma ben piantato nel mio cuore, come a dimostrare che l'amore che provo per questa coppia è inimmaginabile. 

Spero che il capitolo vi piaccia, e comunque appena posso passo in revisione tutti i capitoli giusto per migliorarli, siccome dopo un bel po' che scrivo mi posso rendere conto che la mia modalità di scrittura è maturata. 

Al prossimo capitolo! ^^                                                                                                                                                                                    

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 10 ⏰

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