8. come hai potuto?

79 8 53
                                    

entro a scuola ed inizio ad andare nel mio armadietto.

Rebecca è andata in bagno, ogni volta che lei non c'è finisce sempre tutto in un macello.

provo ad aprire l'armadietto ma non ci riesco, forzo la presa ma nulla. proprio oggi doveva succedere.

"ehy hai bisogno di aiuto?" domanda un ragazzo con i capelli castani e gli occhi azzurri / grigi.

"si , non riesco ad aprirlo" rispondo facendo un leggero sorriso

"faccio io" dice avvicinandosi all'armadietto e con una leggera mossa lo apre.

lo ringrazio.

"io sono Jennifer" mi presento
"piacere Axel" si presenta
"ti va di darmi il tuo numero?" dice cercando di fare amicizia con me, che carino
"certo tieni" gli dico strappando un foglio e scrivendoci sopra il numero.

mi giro e c'è il mavauis più grande che mi guarda con uno sguardo da assassino, ma che cazzo vuole?

Rebecca sta arrivando.

"a dopo" dice axel salutandomi con la mano.

se ne va e Rebecca finalmente arriva.

"chi era quello?" domanda

"un ragazzo che mi ha aiutata ad aprire l'armadietto, siamo amici ora, credo" rispondo

"ah fantastico, voglio conoscerlo"

"certo un giorno te lo faccio conoscere".

entriamo in classe e ci sediamo ai soliti posti.

"allora? non mi saluti?" domando a Devin che non mi ha degnata di uno sguardo

"oh si scusa, ciao amore" mi saluta dandomi un bacio sulla fronte, gli sorrido e mi giro.

è carino lui.

sento gli occhi di brandon su di me, è inquietante.

ok la vita è una.

"la smetti di fissarmi?" gli grido contro in sottovoce per non farmi sgridare dal prof

"mon étolie... la vita non gira attorno a te, ti ho davanti quindi ti guardo" risponde, io sbuffo e mi giro.

parlare con questo è inutile.

⭐️

quando sono uscita da scuola axel mi ha chiesto di uscire a prendere un gelato ed io non ho potuto dire di no. è stato troppo gentile.

«ei jenny ci vediamo?» domanda al telefono devin
«ei se vuoi domani usciamo, oggi devo uscire con un mio amico» rispondo
«va bene ci sentiamo dopo».

rebecca sta sera viene a dormire da me.

che bella giornata oggi.

arrivo in gelateria e trovo axel lì ad aspettarmi.

"ei" lo saluto
"ciao jenny" mi saluta dandomi il cinque
"ordiniamo?" domanda ed io annuisco sorridendo.

prendiamo i gelati ed io ovviamente come sempre frutti di bosco , cocco e fragola. il migliore.

ci sediamo in un tavolo ed iniziamo a parlare.

"come fai di cognome?" domanda
"evans, tu?" rispondo
"moon" risponde
"wow, in Italiano da quello che ho imparato significa luna" rispondo
"brava" dice sorridendo
"da quanto sei qui in Italia?" domanda
"dall'inizio della scuola, tu? non ti ho mai visto qui da quando sono in italia"
"ah io sono appena tornato da un viaggio con i miei genitori"
"ah stupendo".

io e axel usciamo dalla gelateria e ci spostiamo in un campo enorme dove le persone giocano a calcio, oggi è vuoto.

vedo arrivare brandon con la faccia di uno che sta per fare una cazzata.

arriva verso di noi e sferra un pugno a axel, poi un altro ancora.

"che cazzo fai?" grido contro di lui cercando di toglierlo da axel

"devi farti i fatti tuoi" risponde

"chiamo la polizia se non ti muovi a levarti di mezzo" ringhio contro di lui

cerco di mettermi in mezzo ma ricevo un pugno da brandon.

delusione totale. come ha potuto?
brandon mavauis il mio odio per te dopo questa è cresciuto ancora di più.

lo vedo sbiancare e subito dopo se ne va via senza degnarmi di uno sguardo.

"stai bene?" domanda preoccupato axel
"tranquillo tutto ok, tu come stai?" domando
"tutto bene" risponde.

⭐️

«ei amore, come hai passato la giornata?» domanda devin al telefono, vorrei dirgli tutto ma per ora non nè ho voglia

«tutto al meglio, sta arrivando reb adesso, domani usciamo? a domani amore» ci salutiamo e attacco.

dopo quindici minuti a questa chiamata

Rebecca arriva.

entriamo in camera.

"che cos'è quel segno rosso?" domanda preoccupata

"devi promettermi che non lo dirai a nessuno"

"lo prometto, chi ti ha fatto questo?"

"è stato brandon"

"chi!?"

"si è messo a picchiare axel , motivo a me sconosciuto e poi io mi sono messa in mezzo e mi è arrivato un pugno da lui"

"tu non devi più parlarci! chiaro?"

"domani ci pensiamo. notte reb"

"notte".

axel moon

axel moon

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
odiare non vuol dire amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora