odiare non vuol dire amare

17. sei stato tu vero?

pov's blake

un altro giorno di merda a scuola.
sono per i corridoi con liam, uno degli amici con cui ho legato di più quindi in Italia.

mentre camminiamo scambiandoci battute senza senso, intravedo la classe di mia sorella jennifer e di Rebecca.

già da subito i suoi occhi si incatenano ai miei come se ci fosse qualcosa di magnetico ad attirarmi a lei.
liam mi da una pacca alla spalla come per dire 'qua il ragazzo si sta innamorando'.
ricambio la pacca con uno spintone per scherzare e proseguiamo quello che è il nostro giro.

ma c'è veramente qualcosa tra noi due? chissà se li piaccio un po'.
dovrei chiedere informazioni a mia sorella anche se conoscendola non mi dirà un bel niente.
oppure se chiederò qualcosa mi prenderà in giro a vita.
avrò fatto bene a baciare Rebecca?
quante domande mi sto facendo cazzo.
non penso di essermi mai fatto paranoie per una ragazza.
anche quando provavo interesse per alba non mi facevo tutte ste domande, succedeva e basta.

io e liam entriamo in classe e prendiamo posto, come sempre dietro così almeno questi professori del cazzo non ci assillano dicendo 'perché non seguite la mia lezione?' 'se avete di meglio a cui pensare uscire'.

che stress tutto ciò veramente.

entra il professore in classe, è antipatico come mia madre quando si incazza, dicono che non l'hanno mai visto sorridere e fa paura perfino ai suoi colleghi.
a me non frega nulla di lui.

inizia con la sua lezione e come sempre ho la testa fra le nuvole, penso solo a Rebecca e a cosa fare con lei.
anche perché qualche sentimento per lei c'è ma non voglio illuderla.
con il tempo si vedrà.

sentiamo dall'altoparlante la voce del preside che annuncia di essere tutto in cortile subito.
così per fortuna direi, anche la lezione di questo stronzo la lasciamo a metà.
non so nemmeno che materia faccia dico solo questo.
non mi importa dei voti, quella che mi mette in riga è jennifer insieme a Vanessa che cercano di farmi studiare, e se ho una media decente è solo grazie a loro.

appena mi alzo alba viene da me.
tra l'altro è la ragazza che alla festa ho visto baciarsi con quel tipo.
certe ragazze non le capirò veramente mai.
mi saluta ed io con disinteressa gli faccio capire che non la voglio attorno ma insiste.
cavolo che noia, cerco liam tra tutte ste persone ma niente, è a provarci con una ragazza, non cambierà mai.

"oggi hai dei capelli stupendi" dice Alba cercando di catturare la mia attenzione, come devo fargli capire che non mi interessa minimamente
"grazie?" mormoro e più che una risposta è pronunciata con tono interrogativo, che cerca di non farlo notare ma una punta di delusione nel suo viso c'è.

arrivati in cortile la classe di Rebecca e davanti alla mia, le sorrido e ricambia ma non appena vede alba accollata a me cambia subito espressione girandosi dall'altra parte. perfetto.

mi sposto mettendomi accanto ad una ragazza totalmente a caso che nemmeno so chi sia, va bene tutto basta che non sto vicino a quella pazza che come ha fatto a piacermi non lo so.
è veramente appiccicosa, e non è questo che mi da fastidio ma il fatto che fino a un giorno fa stava attaccata ad un altro.

il preside inizia a parlarci della festa che si organizzerà a natale.
e quando si parla di feste sono il primo ad essere attento.

alba si avvicina di nuovo a me, mi sta facendo veramente incazzare.
quando rebecca la nota il suo viso cambia diventando irritato.

mi giro verso Alba e le grido contro di levarsi dai coglioni e lei se ne va tinta di rosso in viso.
quando ci vuole ci vuole.

dopo che il preside finisce di parlare suona pure la campanella e direi tempismo perfetto.
bisogna tornare in classe e prendo per l'orecchio liam che mi ha lasciato solo con quella pazza per tutto il tempo.