William
"L'arte più nobile è
quella di rendere gli altri
felici."~The gratest showman
《William mi aiuti con i compiti?》mi gridó Lucas, dall'altra l'altra della casa.
Voglio bene al mio fratellino, adoro i bambini, ma ora non avevo proprio voglia di andare a fare matematica della quarta elementare.
D'altro canto però mio fratello non avrebbe mai finito
senza il mio aiuto, è negato il matematica.《Arrivo Lucas!》 Sorrisi era l'unica persona della casa che mi voleva bene.
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《Esco mamma!》gridai a mia madre.
《Oh no dove credi di andare!》
《Perfavore mamma!》La supplicai, non esco da due settimane perché mi aveva messo in punizione per avere preso un 9-.Non di meritava di essere chiamata mamma. Per me e per Lucas non lo è mai stata.
《William, caro, oggi c'è la cena con i genitori di Isabel, dove vuoi andare! Ah e metti lo smoking nero che ti ho comprato è appoggiato sul tuo letto.》
Sbuffai e non perché odiavo gli smoking, ok sì anche per quello cioè cazzo sono così stretti! Come fate a metterli! Ma sbuffai perché sapevo benissimo che mia madre tradiva mio padre con il padre di Isabel.
Mio padre non si meritava tutto ciò, ma non posso dire che era un santo quindi stavo zitto finché tutto non verrà fuori.
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Eccomi, in giacca e cravatta. Davanti a un tavolo imbandito con i migliori cibi in circolazione.
C'erano dei funghi, sembravano funghi matsutake, un'aragosta bella cotta come piaceva ai miei genitori, del tartufo e... aspettate ma quello è caviale! Oggi si sono superati.
Il campanello suonò e quando mio padre aprii la porta.
Sulla soglia apparve una signora con i capelli uguali a quelli di Isabel e un completo bianco ed elegante, Gucci forse. C'era anche un signore muscoloso con lo stesso smoking di mio padre e dei capelli grigi fissati con la lacca, ma tutto questo passò inosservato quando fece la sua apparizione Isabel. Aveva un vestito rosso fuoco con le maniche a sbuffo e uno strascico rosso, delle scarpe col tacco rosse e i capelli bruni erano mossi, al contrario di come li portava sempre.
Era bella da togliere il fiato, ma io non amo Isabel, non amo nessuna. Nella mia vita non avevo tempo per l'amore solo per il basket, sapevo che sarebbe stato il mio lavoro.Cioè io adoro il basket,ma non è la mia passione lo vogliono i miei genitori o meglio lo vuole madre, per mio padre nemmeno esisto.
《Ciao William, tesoro.》la madre di Isabel si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia e mi lascio lo stampo di rossetto. Che schifo!
Sorrisi e feci finta di nulla anche se non ero proprio la persona più felice sulla faccia della terra in quel momento.
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Dopo aver finito di mangiare i genitori miei e di Isabel si misero a parlare di affari mentre io e bruna andammo in camera mia per parlare.
《Ciao Isa.》Dissi io con un tono spento.
《Ciao Will.》 Disse lei con lo stesso tono, era evidente che entrambi odiavamo questo genere di feste, se così si potevano definire.Dopo qualche minuto Isabel, forse eper rompere il ghiaccio si accesse una sigaretta e ne porse una anche a me.
《Vuoi?》chiese lei con tono interrogativo.
《Certo.》acconsentii io.Fumammo in silenzio finché lei sbuffó e poi disse.
《William ascoltami, sabato è il mio compleanno e ci sarà di conseguenza anche la mia festa di compleanno, so che non ti faranno mai uscire, ma se è la mia festa forse non so... mi cheidevo-fece un respiro profondo e poi prosegui- vuoi venire alla mia festa di compleanno?》《Tutto per scappare da questa casa.》Dissi io e lei sorrise anche se quel sorriso era finto. Finto per colpa della mia ultima frase.
《E devo dirti un'altra cosa. Ho fatto due feste, una con la scuola e una con lo sport qui di ci sarà anche Rose, a te va bene.》
Cazzo no! Non va bene quella si gira e mi sbacca il naso con la palla da discoteca la prossima volta.
《Sì certo va benissimo.》mentii, lo feci solo per Isabel sapevo quello che passava a casa. I suoi genitori erano più severi dei miei.
《Perfetto! Ci vediamo sabato!》si alzò dal divanetto blu elettrico su cui era seduta e si mise a saltellare come una bambina che aveva appena comprato delle caramelle.
Sorrisi per la sua felicità, può non sembrare ma adoro far felici le perosne a cui tengo.
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Isabel e la sua famiglia era appena andata via da casa mia qua do il mio telefono si mise a squillare.
Numero sconosciuto risaltava sullo schermo.
Risposi, si lo so di solito non si risponde de ai numeri che non si conoscono, ma magari è un genio della lampada che migliora la mia stupida vita.
《Pronto.》Dissi stanco.
《Ciao, sei Jacob, quello che fa basket alla Sunlight Academy?》Conoscevo questa voce fastidiosa... Oh cazzo no! Era Rose aka spacca nasi.
《Ciao Tulipano.》non volevo sembrare uno sfigato qui di decisi che era meglio provocarla.
《Oh no sei tu.》 Borbotto sotto voce Rose intenta a non farsi sentire, ma io la sentii ugualmente.
《Non sei felice di sentirmi Tulipano?》chiesi sarcastico perché se nemmeno io ero felice di sentirla non credo che lei sprizzi gioia da tutti i pori.
《Per nulla Dente di leone.》
Avevo dimenticato che mi chiava così, cazzo che nervi.
《Perché cerchi Jacob?》chiesi serio.
《Mi ha detto che passa arrendermi sabato alla festa di Isab- sì interruppe- Cazzo no ci sei anche tu vero?》《Tulipano le parole.》la provocai nuovamente io.
Spazio autrice
Ciao a tutti Lettrici e Lettori se questo capitolo vi è piaciuto e volete mettermi una ⭐️.
In questo capitolo abbiamo conosciuto meglio William e sappiano che i nostri due protagonisti andranno a una festa insieme.
Cosa succederà a quella festa?
Alla prossima🌷🌼
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Garden Hearts
Romance> > 🌷🌼❤️🩹🌌❄️🗽🪩💽 Rose Lewis è una ragazza che ha completamente perso la fiducia nell'amore, William Wright è il solito cattivo ragazzo che non ha tempo per una relazione, ma si sa che negativo più negativo fa positivo. I due fanno sport compl...