🌷🌼I knew you were in trouble🌼🌷

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William

La semplicità
non è semplice
~Charlie Chaplin

Rose fece il suo esordio in camera sbadigliando e con indosso un pigiama azzurro con dei fiocchi blu disegnati sopra. I suoi capelli erano spettinati e sembrava un panda per le occhiaie.

<<Buongiorno Tulipano.>> Dissi mentre mi stiracchiai.
Lei roteò gli occhi all'insú e rispose con la cordialità che la contraddistingue.
<<Non fare tanto lo spiritoso Dente di leone malatuccio.>>

Eh già mi sono preso una fottuta febbre a trentotto e quindi non dovevo farmi scoprire dalla madre di Rose. Ammetto che non è facile.

<<A proposito passami il termometro.>>
<<Col cazzo. Vieni a prendertelo.>>
<Qualcuno è sceso dal letto piede sbagliato>> La punzecchiai ma lei non accennò ad allungarmi il termometro così mi alzai barcollando lievemente ed emisi un grugnito quando osservai che la mia febbre non accennava a scendere.

<<Rimango qui. Ancora.>>
<<Se quella febbre non ti passa in fretta giuro che ti sbatto fuori e vai all'ospedale.>> Sbottò la bionda arrabbiata con me come al solito.

È bella e sensibile quanto noiosa e aggressiva.

***************

<<Vado a scuola. Ciao.>> Disse dopo essersi cambiata e io la salutai con un cenno svogliato della mano.

Mi riaddormentai e una chiamata mi scosse. Isabel, è stata dimessa da due settimane ormai, il tempo che sono da Rose.

Porto il telefono all'orecchio accettando la chiamata e ricordandomi di parlare a bassa voce per non farmi sentire da Adele, la madre di Rose.

<<Pronto?>>
<<Ciao William, come stai?>> Mi chiese con un tono stranamente gentile. Isabel ha i suoi problemi ma mostra cordialità rare volte.
<<Bene, te?>> Cerco di rimanere più vago possibile. Isa non chiama mai se non per cose estreme.
<<Bene, ma potrebbe andare meglio.>> Mentre lo disse mi immaginai i suoi occhi che creano quella espressione da cane bastonato, che per la cronaca odio.
<<Racconta.>> Bisbigliai perché sentí dei passi avvicinarsi.

<<Non so più nulla di Rose e mi sento in colpa e poi l'abusatore è Stew Wilson.>>
Eh già, io so chi è quel coglione di Stew era l'ex ragazzo di Isabel e la picchiava. La mora dopo un po' chiamó la polizia con l'aiuto mio, di Jacob e di Grace. Quello stronzo dovette fare un processo che però lo giudicarono innocente e quindi Isabel fece un ordine restrittivo. Non so come si sia intrufolato nella sua casa il giorno dell'abuso.

<<Rose sta bene.>>
<<Come fai a saperlo. È tutta colpa mia, mi sento così male!>> Piagnucolò la mora dalle lunghe ciglia.
<<Ascolta se ti dico che sta bene sta bene. L'ho vista poco fa.>>

Mi portai la mano libera alla bocca e la tappai. Cazzo non dovevi dirlo!
<<Ah. Siete amici ora?>> Domandò con la vice più delusa che abbia mai sentito, riuscì a notare anche una punta di frustrazione. So che Isa ha una cotta per me, ma io non ho tempo per l'amore e anche se lo avessi non starei con lei. Al cuor non si comanda.
<<No l'ho incrociata per strada.>> Mentí spudoratamente.
<<Ora devo andare ciao.>> Aggiunsi senza aspettare una sua risposta cliccai il pulsante rosso.

Isa è mia amica, ma a volte non la sopporto.

Mi girai di lato e usai il telefono mettendomi a cazzeggiare.

Dopo qualche minuto della polvere mi arrivó sotto il naso e mi venne da starnutire. Cercai di trattenermi perché se no avrei allertato la madre di Rose. Lo starnuto premeva per uscire quindi mi portai un braccio sul viso, ma non feci in tempo e nemmeno il tempo di riprendermi che ne feci un'altro.

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