Le prime luci dell'alba s'irradiarono nella stanza costringendomi a coprirmi gli occhi con il cuscino. Spostai lo sguardo verso l'orologio che segnava le 6:30, la sveglia sarebbe suonata solamente 15 minuti dopo e decisi quindi di alzarmi per tempo. Scesi in cucina e mi preparai il mio solito latte macchiato con pane tostato e marmellata. Decisi di prendermi un po più di tempo per fare colazione e starmene per conto mio prima che mio fratello si svegli e inizi a fare rumore. Senza neanche farlo a posta quest'ultimo varca la porta della cucina "buongiorno sorellina, dormito bene?" alzai leggermente lo sguardo sorridendo "si andre, tu come hai dormito?" lo vidi sfregarsi gli occhi e afferrare un pacco di biscotti.
"bene ma poco, sono stato in chiamata con i ragazzi fino alle 2" "è successo qualcosa?" "stiamo finendo di registrare l'album, mancano 3 canzoni, per questo sono sveglio a quest'ora" bevve un sorso di caffè e proseguì "ci vediamo alle 8 al bunker, vuoi venire?" mi chiese.
"devo andare in università, ma finisco alle 12 e poi vi raggiungo così pranziamo insieme" annuì e mi sorrise promettendomi di scrivermi più tardi per farmi sapere cosa avremmo mangiato. Era un anno che non vedevo i ragazzi, ero partita per un'erasmus negli Stati Uniti e sono tornata da un mesetto, ma tra una lezione e l'altra non sono ancora riuscita ad andare a salutarli.
Mi alzai dalla sedia e mi diressi in bagno per prepararmi. Mi lavai il viso e i denti per poi iniziare a truccarmi leggermente, giusto correttore, eyeliner, mascara e gloss.
Mi vestii velocemente e, rendendomi conto di essere in ritardo, afferrai dei cargo grigi e la maglietta bianca del gruppo di mio fratello, i bnkr44.
Una volta vestita presi la borsa, le chiavi e mi diressi verso l'università di firenze per seguire le lezioni di economia. Passai tutta la mattinata a prendere appunti di marketing e a studiare tra una lezione e l'altra per l'esame di microeconomia della prossima settimana. Si fecero le 11.00 e finalmente anche la lezione di diritto privato finì, mi diressi quindi verso la macchina e una volta salita partì in direzione bunker per pranzare con i miei amici. Misi la musica in riproduzione casuale, la quale venne interrotta per l'arrivo del messaggio di andrea che mi informava di ciò che volevano mangiare, ovvero la pizza.
Una volta arrivata venne ad aprirmi marco che mi strinse in un abbraccio "ciao piccola locci, bentornata" "vittiglio, da quanto tempo" salutai caph, forse quello con cui avevo sempre avuto il rapporto più stretto tra tutti "mi sei mancata tantissimo, mi devi raccontare tante cose" mi sorrise scompigliandomi i capelli.
"ti racconterò tutto promesso, gli altri dove sono?" "sono in studio, vieni" seguì il mio migliore amico fino a quando non vidi una testa bionda girata di spalle "PRINCI" urlai abbracciandolo da dietro "oddio da quanto tempo, ciao sere" si girò sorridendo e mi lasciò un bacio sulla tempia. Seguirono i saluti e gli abbracci con dario, jack e ghera.
"scusate non ne manca uno?" chiesi confusa.
"parlavi di me?" sussurrò una voce al mio orecchio. Mi girai e trovai due occhioni verdi e una chioma rossa a sorridermi con le braccia aperte.
"pippi oddio" lo abbracciai forte e duccio ricambiò stringendomi a lui. "vorrei farti tante domande e penso anche gli altri, quindi che dite se ci sediamo e mentre mangiamo la piccola sere ci racconta tutto?" furono tutti d'accordo e così passammo un'ora buona a parlare di tutto quello che mi era e che ci era successo durante quell'anno.
Quando guardai l'orlogio notai che erano quasi le 16 e avvisai mio fratello del fatto che sarei tornata a casa a studiare. Salutai tutti e mi diressi alla macchina.
Una volta a casa presi i libri, iniziai a schematizzare gli argomenti e studiai fino all'ora di cena. Quando chiusi i libri e presi il telefono, notai un messaggiopippi☆
mi sei mancata davvero sere, bentornataanche tu mi sei mancato
Quel messaggio mi fece sorridere e felice scesi in cucina per preparare la cena.
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Dammi un po' di te | Piccolo
Fanfiction"farsi male a noi va bene" dissi. "cosa?" non capiva. "potrebbe essere il titolo perfetto per parlare di ciò che siamo stati" questa volta fui io a lasciar cadere una lacrima. "saremo di meglio principessa, te lo prometto".