30 luglio 2023, Spa Francorchamps
Mi rigiro tra le coperte e sbuffo.
Questo weekend sono un po' irrequieto nonostante sotto il punto di vista sportivo stia andando piuttosto bene. In qualifica mi sono piazzato in settima posizione mentre nella gara sprint ho racimolato qualche punto. Spero di poter ambire ad una posizione più alta nella gara di oggi.
Non parlo con Carlos da giorni, troppo occupati con i media. Mi manca. Non mi basta fargli un cenno prima di entrare ai box e sfidarlo in pista, per quanto le nostre macchine possano permettercelo.
Sono le sette del mattino. Vorrei solo sprofondare ulteriormente tra le coperte ma non mi è possibile. Qualcuno decide di rovinare il mio momento di quiete. Ancora assonnato apro la porta.
«Buongiorno muppet!» esclama Carlos ma il suo sorriso muore quando nota la mia smorfia.
«Dove trovi tutto questo entusiasmo? Cos'hai in quel sacchetto?» domando con gli occhi ridotti in due fessure. «Due caffè e due muffin alla vaniglia».
D'improvviso sono attivo. Lo tiro per la manica della giacca e lo faccio entrare. Chiudo la porta e agguanto il sacchetto.
«Stai riservando più attenzioni a quel muffin che a me che sono il tuo ragazzo», borbotta Carlos indispettito.
«Perdonami muppet. Ho fame».
Scuote la testa divertito e facciamo colazione. Getto il sacchetto con i bicchieri nel cestino e vengo imprigionato contro il muro.
«Mi sei mancato molto in questi giorni. Non ricordavo che la PR della McLaren ti tenesse così impegnato». Mi sposta un ciuffo dal viso. È fin troppo vicino, fin troppo bello. E io sono il bastardo più fortunato al mondo.
«Potrei dire lo stesso di te. Che c'è, avevi paura che Silvia ti beccasse con me in qualche stanzino?»
«Ti ricordo che abbiamo violato molte regole in Ungheria...» ribatte mellifluo.
«Tutto quello che vuoi. Ora però stai zitto e baciami!» borbotto e Carlos mi asseconda.
Le sue labbra planano sulle mie e posso finalmente tornare a respirare dopo giorni di distanza. Le sue mani scivolano sui miei fianchi e lo attiro più vicino. Stringo i capelli alla base del collo quando mi mordicchia il collo. Preme il corpo contro il mio e mugolo. Gli sfilo la giacca e da sotto la maglietta tasto il suo petto, fino a scendere alla patta dei pantaloni, trovandolo già duro e compiacendomi.
Accade tutto velocemente. Ci spogliamo, ansiosi di unire i nostri corpi. Agguanta il mio viso tra le mani e mi bacia come se da ciò dipendesse la sua vita mentre si fa spazio dentro di me con spinte forti e decise.
Ripeto a me stesso che sono un bastardo fortunato. Con lui tutto scompare: le preoccupazioni, la mera stagione che sto disputando, i pensieri intrusivi. Mi sento al sicuro tra le sue braccia, trovo conforto in quegli occhi color cioccolato. Perché lui è il mio porto sicuro, lo è da quattro anni. Non gli volterei le spalle per nulla al mondo. Non l'ho mai fatto. Ho preferito soffrire e vederlo felice con un'altra anziché alleggerire il peso nel petto confessandogli i miei sentimenti. Ho preferito che Hélène gli strappasse un sorriso mentre il mio cuore veniva trafitto dall'ennesima lama anziché farlo ridere con le mie battute squallide, come accadeva prima di lei.
Ho odiato prima me stesso per la mia codardia e poi Hélène per averlo tradito. Ciò che so è che mi strapperei il cuore dal petto per darlo a lui e sostituire il suo ammaccato. Gli darei tutto, ogni cosa in mio possesso. Gli regalerei la luna se me lo chiedesse. Andrei contro tutti pur di vederlo felice. Perché cazzo, abbiamo sofferto abbastanza prima di poter essere sicuri dei nostri sentimenti. Lui in primis. Se mi dicesse di aspettarlo ancora io lo farei. Gli darei tutto il tempo del mondo perché so che lui tornerebbe da me.
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Flatline // CarLando
Fanfic[SPIN-OFF DI ATLANTIS] Lando Norris e Carlos Sainz hanno condiviso due anni all'interno della scuderia McLaren di Formula 1. Carlos, accasatosi in Ferrari, non recide i rapporti con Lando. Quest'ultimo, invece, si innamora del suo vecchio compagno d...