five

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«non lo so vi ho detto» sbottai dopo aver risposto alla stessa domanda non so quante volte
«c'è solo un orario e un luogo, niente di più niente di meno» cercai di finirla lì
«non andrai da sola» scosse la testa contrario JJ
«ma tu non verrai con me» i ragazzi non sapevano cosa dire, ma sapevano che andare da sola era la cosa migliore
«io non mi fido di Barry e se ti fa qualcosa?» continuò
«JJ non mi farà nulla e poi non credere che non sia in grado di difendermi»
Uscì da quella casa che sembrava iniziare ad essere stretta e soffocante, camminai per le strade tranquilla finché non sentì dei passi alle mie spalle. Ignorai i due che mi seguivano e accelerai il passo.
«non ti permettere» urlai scalciando quando le braccia di Kalce mi alzarono da terra
«non mi piace come i tuoi amici si comportano con me» parlò Topper avvicinandosi al mio corpo, gli tirai un calcio che lo fece indietreggiare dolorante
Mi tirò uno schiaffo, la rabbia mi ribolliva nelle vene e mentre fece per colpirmi una seconda volta qualcuno colpì lui.
«amico ma che fai?» Kalce mi lasciò cadere a terra e ne approfittai per tiragli una gomitata allo stomaco
I due scapparono ed io tornai a camminare seguita a ruota dal ragazzo che mi aveva salvato.
«cosa vuoi?» mi voltai e si fermò
«vuoi picchiarmi anche tu?» tornai a camminare ma si posizionò di fronte a me impedendomi di continuare
«mi dispiace, sono venuto qui per scusarmi» feci un passo indietro
Rafe Cameron si stava scusando con me?
«non prendermi in giro» risi amaramente sorpassandolo
«te l'ho già detto, posso esser di tutto ma non picchio le ragazze tantomeno uno che lo comanda» lo guardai dal basso verso l'altro con sguardo d'odio mentre la sua mano stringeva il mio polso per non farmi scappare
«allora ti conviene togliermi le mani di dosso perché io non mi faccio problemi nel picchiarti» mi osservò con sguardo duro e mascella serrata, cosa voleva da me?
Staccai il polso dalla sua presa quando l'alleviò e tornai sui miei passi, sentivo il suo sguardo bruciarmi le spalle, non volevo voltarmi ma lo feci e lui era ancora lì nel bel mezzo della strada. Domani avrei dovuto aiutare Barry e la mia mente stava cercando una tra le mille possibilità di cosa potesse essere.
«a che pensi?» mi spintonò leggermente Kiara 
«domani starò tutto il giorno con Barry» ingoiai la birra osservando le persone che ballavano sulla spiaggia
«ci scoperai?» disse con un sorriso
«se serve» mi spintonò ancora con espressione da "non sia mai"
«conosco Barry e la sua testa non è apposto, se non dovesse andargli bene potrebbe seriamente far del male a JJ» osservai il biondo ridere e scherzare con Pope e altre ragazze
«non puoi addossarti tu la responsabilità delle sue azioni» si voltò con il corpo verso di me, aveva ragione ma cosa avrei dovuto fare?
«Kiara io non ho niente da perdere, nessuno che mi aspetti a casa» scossi la testa osservando il fuoco davanti a me
«ci siamo noi ad aspettarti a casa, ci sono io» mi afferrò la mano ed alzai lo sguardo su di me
Kiara era la mia migliore amica da sempre, mia aveva aiutato nelle difficoltà e mi accoglieva a casa sua quando mio padre diventava violento, ormai erano diciassette anni che stavamo insieme.
«è proprio per questo che devo aiutarlo, sta tranquilla starò bene» mi travolse in un improvviso abbraccio
«che succede qui?» JJ mezzo ubriaco si mise in mezzo e ci strinse in un abbraccio a cui si aggiunge anche Pope
«andiamo a divertirci» mi afferrò la mano Kiara per poi trascinarmi in pista
Ballammo e ci divertimmo come non mai, Pope mi fece fare una giravolta e sorrisi al biondo che mi afferrò i fianchi iniziando a baciarmi il collo.  Mi voltai verso di lui e iniziammo a ballare insieme, posò la testa nell'incavo del mio collo e inalò il mio profumo.
«ti voglio bene Cassie»
Sorrisi, gli posai un bacio tra i capelli e quando alzai lo sguardo quegli occhi ghiaccio erano fissi su di me, potevo leggere perfettamente cosa dicevano e provava invidia. Non sapevo cosa passasse ultimamente nella testa di Rafe Cameron e non mi interessava, eppure qualcosa mi spingeva a provocarlo. Alzai la testa a JJ che con occhi lucidi cercava di capire cosa avessi in mente.
«che ne dici di far arrabbiare un po' qualcuno?» sussurrai al suo orecchio senza farmi vedere
«adoro far arrabbiare le persone» ghignò e in un secondo la mia schiena era attaccata al suo petto
Mi strusciavo contro di lui e sapevo perfettamente che mi stesse guardando, JJ afferrò il mio collo stringendolo per lasciarmi vari baci. Beveva come se niente fosse in piedi in lontananza da me, i suoi amici parlavano tra di loro senza accorgersi di nulla e quando la canzone finì lasciai un bacio a fior di labbra al biondo che se ne andò con un'altra ragazza.
«ti diverti così tanto a provocarmi?»
Ero di spalle ma sapevo bene a chi appartenesse quella voce.
«non so di cosa parli» scossi la testa voltandomi dopo aver preso il bicchiere di birra
«sai bene di cosa parlo» mi afferrò prepotentemente un fianco
«sei per caso geloso country club?» piegai leggermente la testa di lato osservando i suoi occhi scrutarmi con attenzione
«del tuo amico?» rise per poi scolarsi l'ultimo sorso dal bicchiere rosso
«se volessi saresti nel mio letto già da tempo» si avvicinò al mio orecchio parlando con voce calda e sottile
«e allora qual'è il tuo problema?» gli posai una mano al petto allontanandolo dal mio corpo
«se non fossi una sporca pogues ti scoperei tutte le volte che me lo chiedessi» si morse il labbro bevendo un altro bicchiere, era palesemente ubriaco
«cosa ti dice che scoperei con te?» risi osservando i suoi occhi lucidi
«tutto» con la scusa di sussurramelo all'orecchio mi lasciò un veloce bacio sul collo, quel contatto causò in me miliardi di brividi di cui non seppi spiegarmi l'esistenza
L'allontanai da me con una spinta e fece qualche passo indietro con un sorriso di sfida in volto.
«va a casa, sei ubriaco» lo guardai disgustata per poi lasciarlo lì davanti al fuoco dove non c'era nessuno
«dove sei stata?» mi domandò Kiara una volta seduta al suo fianco
«a prendere della birra» le mostrai il bicchiere che afferrò per fare un sorso
«da sola?» annuì senza sapere dove volesse arrivare
«e allora perché Rafe Cameron era dov'eri tu?» mi voltai osservando il ragazzo uscire da dietro il cespuglio, si portò i capelli all'indietro e si avvicinò ai suoi amici come se niente fosse
«mi ha seguito» ammisi, non si poteva nasconderle niente
«e?» mi guardò con espressione strana
«e cosa? non è successo niente» quasi urlai attirando l'attenzione delle persone intono a noi
«non ti andrei conto, andiamo Rafe Cameron è un bel tipo» alzò le sopracciglia facendomi intendere cosa volesse dire e le portai le mani alla bocca
«Kiara sei ubriaca?» risi
«forse» scoppiò a ridere anche lei
Ridemmo come delle bambine alla loro prima sbronza e parlammo come mai avevamo fatto, ma nulla c'interessava perché avevamo l'un l'altra e questo ci bastava per stare bene.

Die for you | rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora