Capitolo 13

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MIRKO🍀
Cosa avrei dovuto dirle?
Entrai nel panico.
'Mh,beh vediamo..mi chiamo Mirko,ho 16 anni e mi sono trasferito qui da poco tempo.'
'Ti piace stare qui?' Aveva la capacità di interrompermi sempre.
'In realtà no. Odio questo posto,mi mancano i miei amici,mi mancano le persone della mia città,mi manca la mia vita..e a te?'
'Hei,fino a prova contraria le domande dovevo farle io.'
'E chi lo dice?'
'Io' disse,con aria convinta. Poi la guardai,e vidi la sua faccia deformarsi,le sue labbra curvarsi e i suoi occhi rimpicciolirsi.
Inizió a ridere.
'Sto scherzando' la guardai perplesso,per poi attaccare a ridere con lei.
'Comunque no,neanche a me piace stare qui. I miei genitori ci vengono ogni anno ed io puntualmente in questo periodo mi trasferisco a casa di mia nonna,pur di non venire qui. Però quest'anno ho fatto un'eccezione..per fortuna a settembre vado via!'
Mi si geló il sangue. Come sarebbe a dire? Lei non abitava qui? Se ne sarebbe andata? Il tempo era limitato? Perché?
Era davanti a me e avrei potuto farle tutte le domande del mondo,invece scontravo i miei occhi con i suoi e mi bloccavo,così mi limati ad annuire.
'Ragazzi,scusate se vi disturbo,ma noi stiamo per chiudere..' Ci disse la signora dietro al banco.
'Stasera usano tutti modi carini per chiederci di andarcene' disse,prima di scoppiare a ridere.
Poi ci guardammo e notai che al bordo della sua bocca aveva del gelato,così iniziai a ridere ancora più forte.
Lei mi guardó con aria interrogativa,poi presi un tovagliolo,sorpassai il tavolo fra noi e mi avvicinai a lei.
Sempre più vicino.
Poggiai il tovagliolo al bordo delle sue labbra e delicatamente le tolsi il gelato di troppo.
Poi mi fermai e la guardai,e mi guardó,e ci guardammo.
Marrone nel verde,una tonalità strana ma particolare,se mischiati tra loro.
Ed eravamo proprio così,i miei occhi nei suoi e i suoi nei miei. Giuro di averla vista arrossire,e dio,era così carina.
Ma che dico?
Era tremendamente bella.

NAOMY🍀
Inizió a ridere,non so bene per quale motivo.
La sua risata era così..calda.
In quel momento mi resi conto che era troppo bello,e che non ero decisamente adatta a lui.
Adatta? Ho detto davvero questo? Perché faccio questi pensieri?
La sua risata mi confondeva. Aveva lo strano potere di distruggermi e ricompormi contemporaneamente,e lo guardai,restai ferma ad osservare ogni suo lineamento,ogni sua sfumatura.
Poi la sua risata divenne eccessiva,e decisamente contagiosa,così iniziai a ridere,e giuro di aver visto lo sguardo della signora dietro la cassa spalancarsi completamente,e risi ancora più forte.
Dopo un po' iniziai a chiedermi perché stava ridendo,e sono quasi sicura di aver assunto un'espressione interrogativa perché subito dopo sembró accorgersene e si fermó,prendendo un tovagliolo e venendo vicino la mia sedia.
Tutto divenne così serio,così imbarazzante.
Si avvicinava sempre di più.
Eravamo così vicini,così tanto che riuscì a vedere le sue pupille dilatarsi.
Poi mi poggió il tovagliolo sul bordo delle labbra,e i suoi occhi si alternavano tra fissare quelle oppure guardarmi negli occhi,e quando fu decisamente troppo vicino,ebbi come la sensazione che poteva benissimo sentire il mio cuore battere. Poi esitó,e subito dopo si alzó per andarsene,e potei sentire le mie guance andare letteralmente a fuoco.

•••
Eravate poco meno di 360 lettori,così m'imposi un obbiettivo:raggiungere i 400 e aggiornare la storia.
L'obbiettivo l'ho raggiunto e anche superato,non ho davvero parole.
Grazie.
Spero che il capitolo vi piaccia,a presto.👌❤️

Per te io mi rialzeró.[MT] (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora