Capitolo 17

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MIRKO🍀
Stavo per infilare la seconda cuffia,quando sentì una voce troppo familiare,che mi fece bloccare d'istinto.
Per un tempo indeterminato,forse qualche secondo,rimasi fermo,incerto se continuare a camminare o voltarmi.
Poi optai per la seconda.
Mi girai,quasi esitante,quasi con paura,e incontrai quei due occhi,e non ci volle molto prima che si mischiassero con i miei.
Mi avvicinai,mentre toglievo l'unica cuffia che avevo all'orecchio e lei abbassava il telefono ponendolo in tasca,e nel mentre pensavo ad un modo per salutarla,cosa dirle,cosa fare,e fui certo di inciampare da un momento all'altro.
Poi mi avvicinai e mi sedetti semplicemente accanto a lei,mentre mi rivolse un sorriso forse troppo bello,ma come biasimarlo,insomma,era l'accessorio più bello che aveva.

'Hei.' La salutai,accompagnando il tutto con un gesto con la mano ed un sorriso.
'Ciao riccio!'

Ah umh okay,riccio,perché? Perché mi chiamava così?

Mi sentì tremendamente in imbarazzo,e pregai qualsiasi cosa che non si accorgesse delle mie guance andare a fuoco,cosa ovviamente impossibile considerando il fatto che mi stava fissando,con un lieve sorriso imbarazzato sul volto.

'Come stai?'
Le chiesi,per poi maledirmi nella mia mente.
'Tutto b-be AAAAAA' inizió ad urlare,si alzó dalla panchina su cui eravamo seduti e si mise a saltellare sbattendo i piedi innumerevoli volte e pesantemente contro il terreno,mentre si schiaffeggiava un braccio che svolazzava per aria.
Fui preso dal panico e rimasi fermo non capendo cosa realmente stesse succedendo,i miei occhi erano sgranati e mi morsi il labbro per evitare di scoppiare a ridere di fronte quella scena.
Poi si fermó e restó in quella posizione,con la testa abbassata,mi sembrò di sentirla singhiozzare e prima ancora che potesse dire qualcosa,presi io la parola.
'Hei hei,che succede?' Mi alzai,avvicinandomi a lei,inalando il profumo di vaniglia che evaporava dal suo corpo.

Il mio cuore batteva a mille,ma perché?

Poi,non so se per il fatto che mi stesse rispondendo di star bene e in quel momento mi vennero in mente le immagini di lei che piangeva la notte,oppure per la scena assurda che era successa qualche istante prima,ma allungai le braccia verso la sua spalla e la tirai dolcemente verso di me,accogliendola tra le mie braccia tremanti.
Non so come,ma le sussurrai qualcosa simile ad un 'tranquilla piccola',ma davvero tanto sussurrato che forse l'avevo sentito solo io.
E quando lei,dopo aver esitato,cinse le sue braccia intorno al mio collo,mi resi conto che la mia frase le era arrivata,e capì che nessuna scusa era plausibile con quel gesto,se non la verità: desideravo abbracciarla,desideravo sentire il suo corpo attaccato al mio,desideravo sentire la sensazione di stringere la ragazza che mi piaceva.

E capì che in quelle braccia avrei voluto passare notti senza fine.

NAOMY🍀
Lo vedevo avvicinarsi verso di me,e fui presa da una specie di agitazione che in qualche modo strano si calmò solamente dopo aver sentito la sua calda voce,era davvero rassicurante.
Gli sorrisi,sperando che fosse lui a prender parola per primo perché altrimenti non avrei saputo bene cosa dire..e per fortuna,così fece.
'Hei' mi ha sorriso e in quel breve istante ebbi come la sensazione di aver perso la testa,il cuore compreso di battiti,i polmoni e tutto il resto del corpo.
'Ciao riccio'

Riccio? Ma che diavolo mi era saltato in mente? ..no okay,ho sempre desiderato chiamarlo così,era un nome che gli si addiceva davvero tanto. Ed era tenero.

Si ma in ogni caso non dovevo dirglielo,che vergogna.

Pochi istanti e momenti imbarazzati dopo,assunse un colorito così rosso che ebbi la sensazione di vedere la sua faccia scoppiare tra 3..2..1.
Uh no okay,non avrei mai voluto niente di simile e sorrisi,seguita dal suo sorriso ancora imbarazzato.
'Come stai?' Mi chiese,ed io mi sciolsi. Era così premuroso? Stavo giusto rispondendo 'tutto be..' Quando la mia sicurezza si sciolse nel momento in cui abbassai lo sguardo e vidi un ragno che stava tranquillamente camminando sul mio braccio.
Ed io non ci vidi più.
Iniziai a gridare e sbattere i piedi a terra,con le lacrime agli occhi,perché diavolo,avevo la fobia di quei piccoli mostri neri. E non potevo farcela. Non ero consapevole delle mie azioni,infatti subito dopo mi fermai,sentendo due occhi bruciarmi addosso,e mi accorsi dell'immensa figura di merda che avevo appena fatto.
Non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo per incrociare il suo,perciò continuai a guardare a terra, trattenendo i singhiozzi,fin quando vidi un paia di converse bianche alzarsi e dirigersi verso di me,e persi mille battiti.
'Hei,hei che succede?' La sua voce mi rassicurò in un attimo,ma non volevo dirglielo,insomma,avrebbe riso di me per il resto della nostra vita..

Ma poi sentì delle mani calde sulle mie spalle,che con un breve gesto mi chiedevano di avvicinarmi, e mi lasciai trascinare verso di lui,il contatto con il suo corpo mi fece letteralmente rabbrividire.
Poi un 'tranquilla piccola' sussurrato mi fece tremare anche i capelli.

Piccola? Perché mi chiamava così?

Esitai per qualche secondo,ma automaticamente le mie braccia strinsero il suo collo ,ed io tuffai la faccia contro il suo petto.

Il suo cuore batteva forte,decisamente troppo forte.

E ringraziai di aver la faccia coperta,perché se solo avesse visto il colorito che avevo preso come minimo avrebbe pensato ciò che poco fa avevo pensato io di lui.

E comunque,mi ha abbracciato,e ha scacciato via tutti i miei timori,le mie paure.
Mi ha abbracciato,ed è scomparso tutto.
Mi ha abbracciato,e mi ha fatto sentire protetta.
Mi ha abbracciato,e lì,tra quelle braccia,ho finalmente capito i miei sentimenti verso di lui.

Sarei rimasta una vita abbracciata a quel riccio,perché insomma,era il posto che più amavo, era il viaggio di ritorno,era un sospiro dopo un buon voto,era un tuffo al mare dopo ore sotto il sole.

Era un abbraccio a Mirko.

Quando poi ci staccamo,dopo secondi che mi sembravano ore,eravamo entrambi imbarazzati che nell'aria calò il silenzio,se non fosse che il suo cellulare iniziò ripetutamente a squillare,e ringraziai con tutta me stessa quel 'Chri' che aveva pronunciato Mirko quando avevo risposto alla chiamata.
Alzai gli occhi per guardarlo,ma per fortuna il suo sguardo era rivolto verso il basso.
E in quel momento mi misi a pensare a quel gesto di pochi istanti prima, era stato così improvviso,così avvolgente, così forte, così vero, così meraviglioso,che mille domande iniziarono a farsi spazio nella mia mente, mentre lo sguardo di Mirko si mischiava nuovamente al mio e non rendendomene conto iniziai a mordermi il labbro,sotto gli occhi del riccio di fronte a me che osservava le mie labbra in modo strano,mentre continuava a parlare al telefono.

E lì,in quell'attimo,una sola domanda riaffiorò più di tutte:

Avrei provato nuovamente,magari un giorno,quella sensazione così vibrante e piacevole?

E poi fu un attimo.
Mirko non parlava più,il calore del suo corpo al mio,la sua mano sulla mia guancia e l'altra sul fianco.

E riprovai quella sensazione subito dopo,magari leggermente più forte.

Quando le nostre labbra si sfiorarono,mentre le sue si poggiavano con sicurezza sulle mie.

Spazio autrice
Okayyy okay ci sono.
Spero che il capitolo vi piaccia,siccome avevo promesso a delle ragazze davvero carine che mi chiedevano di continuare che avrei aggiornato entro sabato sera e ieri mattina,ho deciso di fare un capitolo lungo e mettere finalmente il tanto atteso bacio per farmi perdonare,eheheh.
Comunque,nella scena di Naomy e del ragno ho raccontato la mia reazione ogni volta che ne vedo uno, *arrossisce* ....
Grazie per leggere,votare e commentare,davvero.
A presto,Cris. 💕

Per te io mi rialzeró.[MT] (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora