Mi svegliai molto presto, il sole non era ancora sorto, e io stavo già scegliendo i vestiti che avrei indossato. Quel giorno avrei avuto motoria, quindi indossai un paio di leggins neri ed una felpa bianca enorme che mi faceva sentire al sicuro, misi ai piedi le mie scarpe da ginnastica bianche, pettinai i miei capelli e cercando di non fare rumore uscii di casa.
Mi diressi sul prato e iniziai a guardare l'alba mentre il cielo diventava azzurro ed io venivo investita dalla fresca brezza mattutina. Le rondini iniziarono a cinguettare e vorticare nel cielo, segno che stesse arrivando la primavera, e che tra una settimana sarebbe stato il mio compleanno.
Accesi il telefono e misi la mia playlist di canzoni preferite poi indossai le cuffie che mio padre mi regalò per Natale. La prima canzone che partì fu una dei Maneskin. Le loro canzoni mi rispecchiavano tanto. Ascoltarle mi faceva sentire meglio, come se mi sbattessero la verità in faccia, spronandomi ad andare avanti nonostante tutto il dolore e il rancore che portavo dentro di me.Il sole era già alto in cielo, accesi il telefono e vidi che erano già le sette, così mi alzai e decisi di rientrare in casa. Una volta varcato l'ingresso della cucina il mio sguardo cadde sulla tavola imbandita.
"Buongiorno Luna"
"Buongiorno...Ros"
Avevo pensato se chiamarla nonna, ma alla fine decisi che non mi sembrava adeguato.
"Oh ti prego tesoro, chiamami nonna"
"Ok, nonna"
"Siediti e mangia tutto quello che vuoi"
"Mangio solo un cornetto al volo e vado"
"Come vuoi, non voglio forzarti. Vai a piedi a scuola?"
"Sì, vado da sola...per pranzo non torno a casa, resto a scuola"
Afferrai lo zaino il violino e uscii di casa.Entrai dal cancello e vidi Iris, le corsi incontro e la abbracciai da dietro.
"Ciao Iri"
A quel punto suonò la campanella
"Dai entriamo, abbiamo latino a prima ora, e sai che il prof. ci uccide se non arriviamo puntuali"
"Ok..." risposi sbuffando.
Tutta la scuola lo odiava.
Finalmente arrivò la ricreazione, e fui molto felice nel sapere che nel tema d'italiano avevo preso dieci.
Consumai velocemente la fetta di torta che avevo preso dal tavolo della cucina quella mattina.
Fu un giorno come tanti...molto noioso.
Quando suonò la campanella finalmente tutti tirammo un sospiro di sollievo."Colette!" Le corsi incontro e ci lanciammo in un lungo abbraccio. Aveva un anno in meno di me. E non sempre riuscivo a vederla tutti i giorni.
Ci eravamo conosciute in palestra un anno prima, e da allora non ci eravamo più lasciate andare.
Guardai il mio orologio e mi accorsi che era già passata mezz'ora, così mi congedai da lei con un bacio sulla guancia, e andai nell'aula per tirare fuori il mio violino ed accordarlo.
Mi posizionai in orchestra insieme alla mia fidata compagna d'avventure musicali, Grace.
Non avevamo ancora iniziato perciò, decisi di provare un brano che mi stava molto a cuore, e che ero riuscita a comporre in un mese, Pirati dei Caraibi. Con la mamma e il papà guardavo sempre questo film quando ero piccola.
In quel preciso istante la professoressa di violino Elaine arrivò alle mie spalle, e non appena finii di eseguire il pezzo mi fece i complimenti.
" È fantastico!"
"G...grazie" dissi incredula.
"Da dove ai preso gli spartiti?"
"Li ho scritti io"
A quel punto si abbassò alla mia altezza.
"Ti andrebbe di portarlo al concorso? Magari insieme a loro" con il dito mi indicò due ragazze del quinto anno che suonavano il pianoforte.
"Ti va?"
"Ne sarei molto contenta, è il mio sogno da quando sono piccola prendere parte ad un concorso musicale come solista"
"Allora glielo comunicherò oggi stesso"
Io la guardai e sorrisi nell"esatto istante in cui arrivò la professoressa di pianoforte, ovvero la direttrice d'orchestra.
Ci fu un silenzio tombale, poi iniziammo a suonare.
Quando suonavo mi sentivo libera, come se intorno a me tutto sparisse, insomma, mi faceva stare bene, però in quel momento non riuscii a provare quella sensazione, perché Dustin si sedette a suonare nel pianoforte accanto a me.
Decisi comunque di trasformare quella tensione in foga, e spaccare tutto.
Quando finimmo di suonare ci alzammo e mi giunse una voce all'orecchio "Sei stata brava, Stellina" a quel punto mi irrigidii, spalancai gli occhi e fui percorsa da dei brividi lungo tutto il corpo.
Dustin...
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L' amore e le stelle
RomanceDustin, nato in una normale famiglia dove non esistono problemi, e solo al pensiero di un giorno ritrovarsi in uno di essi lo preoccupa. Poi c'è lei, Luna, che è l' esatto opposto di Dustin. Soffre di tante malattie per le quali non esiste una cura...