🌙DUSTIN⭐️

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Ripartimmo il mattino seguente.
Proprio mentre stavamo per salire sull'autobus, Iris venne verso di me correndo.
"Ehi Dustin, potresti farmi un favore?"
"Dimmi"
"Potresti sederti con Luna invece che con Max?"
"Mmmm...ok"
Sapeva che non mi sarebbe affatto dispiaciuto.
Una volta salito vidi Luna seduta dal lato del finestrino.
Poggiai lo zaino a terra e mi sedetti accanto a lei.
Si voltò verso di me sgranando gli occhi.
"E tu cosa ci fai qui?"
"La tua migliore amica mi ha chiesto di sedermi con te"
Lei rimase a bocca aperta, proprio in quel momento dietro di me passò Iris insieme a Max. Lei la incenerì con lo sguardo, le mostrò il terzo dito e inarcò le labbra.
In tutto ciò io ero rimasto a guardarla.
"Che c'è, non sei contenta?"
Accennai un piccolo sorriso.
"Si...cioè no...."
Lei sospirò e io scoppiai a ridere.
"Ma certo! Lo scherzo che le ho fatto ieri"
"Cosa?"
"Ieri io e Nicole l'abbiamo chiusa fuori. E adesso lei si sta vendicando"
"Bhe, la prossima volta potrebbe archittettare qualcosa di più crudele. Che non sia sicuramente farci sedere accanto"
Si piegò sul suo zaino lilla, da dove prese il suo libro e tutto il necessario per annotarlo.
Io presi le mie auricolari e iniziai ad ascoltare alcune canzoni romantiche.
Solitamente non ascoltavo quel tipo di canzoni, ma se c'era lei accanto a me, faceva un certo effetto.
Mi voltai a guardarla.
I capelli castani le cadevano morbidi sulle spalle coprendole il viso colpito dal sole che pentrava dal finestrino.
A quel punto alzò lo sguardo dal libro per poter ammirare il mare che scorreva sotto di noi. I suoi occhi e le sue labbra vennero colpiti da un raggio di sole. Gli occhi verdi le scintillarono e le labbra rosse le si illuminarono.
Volevo baciarla, ma non era il momento.
Un auricolare mi cadde, e lei si girò di scatto verso di me.
Cercai di raccoglierlo e riportarmelo all'orecchio, ma lei fu più veloce di me.
Guardai la canzone che era appena partita.
'Più bella cosa'
Nonostante quella canzone fosse in italiano, non riuscivo a non pensare a lei mentre l'ascoltavo.
Chiuse gli occhi e si lasciò scappare un sospiro.
Quando li riaprì ci ritrovammo a fissarci.
Le sue pupille si dilatarono talmente tanto da non far più intravedere il color verde vitreo.
Istintivamente le poggiai una mano sulla gamba, iniziando a massaggiargliela lentamente.
Continuammo a guardarci negli occhi senza tradire neanche uno sguardo.
I nostri respiri si facevano sempre più corti mentre accorciavamo le distanze tra di noi.
Lei piegò leggermente la testa e le nostre labbra si sfiorarono prima di esplodere in un bacio passionale.
Le nostre lingue s'infuocarono,e la mano che avevo posato sulla sua gamba andò sempre più in profondità, mentre quella canzone continuava a rimbombare nei nostri timpani.
La canzone finì e le nostre bocche si lasciarono con un po' di dissenso.
Rimanemmo comunque vicini.
Ci fissamo le labbra umide e gonfie.
Con il dorso della mano mi sfiorò la guacia accaldata.
Anche la sua mano era stranamente calda.
Il mio cuore ebbe un sussulto, mentre lei sembrava completamente a suo agio.
Non l'avevo mia vista così aperta con qualcun'altro prima d'ora.
A quel punto saltammo in aria.
L'autista doveva aver preso una buca.
Il suo libro cadde per terra, e subito il suo sguardo si spostò dal mio.
Io seguii i suoi occhi, levai la mano dalla sua gamba - che ormai era diventato interno coscia - e feci per raccoglierlo.
Glielo porsi.
"Grazie"
Sorrise e lo prese tra le sue mani.
Lei tornò a leggere e io ad ascoltare musica.
Voltai lo sguardo verso i miei amici.
Accanto a me c'erano Iris e Max che stavano parlando da più di un ora ormai.
Non capivo come facesse Max a sopportarla. Ma poi mi ricordai che anche lui era sempre stato un chiacchierone di prima categoria.
Nel posto davanti a loro vidi Alyssa che guardava sia me che Luna con aria infuriata e disgustata, quasi volesse ucciderci entrambi per ciò che avevamo fatto.
Ma cosa avevamo fatto?
Non mi interessò più di tanto scoprirlo, dato che mi ricordai di controllare se l'ordine che avevo fatto fosse arrivato a casa sano e salvo.
All'interno di quel pacco c'era tutto ciò che mi sarebbe servito per dichiarale il mio amore.
Candele, libri...e anche un outfit adeguato per quella serata speciale.
Ai fiori avrei pensato io personalmente.
La mattina seguente saremmo partiti per la vancanza estiva di tre mesi che ci aveva offerto la scuola, e avevo già informato tutti i partecipanti che, per una sera sarebbero dovuti andare a cena fuori. Prima però, avrebbero portato Luna in un centro commerciale per tutto il pomeriggio, così che avessi avuto il tempo di preparare tutto.
Era tutto organizzato nei minimi particolari.
Non vedo l'ora che arrivi domani.

L' amore e le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora