"Hei Dustin, oggi dobbiamo provare il nostro brano te lo ricordi?"
Fui assalito da quella gallina di Alyssa, era insopportabile, e sentirle pronunciare la parola "nostro" mi dava il voltastomaco.
"Mi dispiace, ma oggi non posso" le chiusi la porta in faccia e lei rimase sconvolta a fissarmi.
Alyssa cercava attenzioni da tutti i ragazzi che incontrava anche per caso, e per quanto fosse carina, la vedevano sempre come un amica.
"Dust sei ancora qui? Vuoi un passaggio?"
"Si Max, grazie"
Scendemmo le scale ed entrammo nella macchina di sua madre, era proprio come la mia, si preoccupava tanto per i suoi figli, e queste ansie le aveva trasmesse anche a Max, non faceva mai andare in giro sua sorella più piccola senza prima averle fatto il quarto grado. Jade ormai aveva quattordici anni, ma per lui era sempre la sua sorellina che aveva bisogno di qualcuno al suo fianco che la proteggesse.
Arrivati a destinazione, scesi dall'auto, ringraziai ed entrai in casa.
Ero da solo, quindi decisi di sedermi al pianoforte e continuare a comporre la canzone che avrei dedicato a lei.
In quel preciso istante, mi tornò in mente quanto fosse bella mentre suonava, quanta passione ci mettesse, ma soprattutto i suoi capelli, quando qualche ciuffo andava davanti ai suoi occhi enormi, avrei voluto spostarglieli con un tocco leggero dietro le orecchie aghindate da tutti i suoi orecchini con le stelle.
Durante il pomeriggio, dopo aver fatto tutti i miei compiti, decisi di andare nel giardino dietro casa dove spontaneamente crescevano dei fiori.
Mi misi a raccogliere alcune margherite bianche quasi a formare un mazzetto. Tornai dentro casa e andai nella camera da letto dei miei genitori, aprii il cassetto del comodino dove mia madre teneva dei nastrini colorati, e dopo aver rovistato per cinque minuti buoni, trovai un nastrino bianco in raso, e con tutta la delicatezza del mondo lo usai per fermare il mazzetto di fiori che avevo fatto.
Andai in cucina, presi un bicchiere e lo riempii d'acqua, lo portai nella mia stanza e ci immersi lo stelo delle margherite, poi lo posizionai alla luce del sole davanti alla finestra.Quella sera, dopo aver consumato la cena, come al solito mi chiusi nella mia stanza.
Mi feci una doccia calda dato che sentivo sempre freddo, anche in estate.
Mi misi sotto le coperte, lanciai uno sguardo alle margherite davanti alla finestra che venivano illuminate dal chiarore della luna, e rimuginando sulla giornata appena trascorsa mi addormentati, con un unico pensiero in testa: non vedi l'ora che arrivi domani per poterla rivedere.
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L' amore e le stelle
RomanceDustin, nato in una normale famiglia dove non esistono problemi, e solo al pensiero di un giorno ritrovarsi in uno di essi lo preoccupa. Poi c'è lei, Luna, che è l' esatto opposto di Dustin. Soffre di tante malattie per le quali non esiste una cura...