Leggeri come piume

Mi piaci come le mie Winston blue

*alessandro's pov*

ore 2:47

Vidi Marco, ma non era di certo da solo, la persona accanto a lui aveva un volto familiare anche se non lo intravedevo bene lo riconobbi subito.
Era Fabio.
Speravo che non fosse davvero lui, ma invece lo era, non potevo far a meno che accettare la crudele verità.
Si stavano per caso risentendo?
Non poteva essere, Marco non l'avrebbe mai perdonato, sembrava che finalmente avesse capito che tipo persona fosse, o quasi.
Perché doveva stare con quello?
Insomma io sono molto meglio, ma non è questo il punto.
Non sopportavo l'idea di vederli, di ridere o scherzare insieme.
Non volevo rivedere Marco soffrire un'altra volta per lui.
Non ci vedevo più quasi per la rabbia.
Continuai a tenere gli occhi fissi su di loro per assicurarmi che niente di male potrebbe succedere.

"Ale ma che guardi?"

Chiese Riccardo incuriosito.

"Li vedi quei due?"

"si"

"devo assicurarmi che non succeda niente"

"ma che te frega di loro magari sono solo una coppia"

Roteai gli occhi.

"Uno di loro è Marco mentre l'altro è uno stronzo che già gli ha frantumato il cuore mille volte, quindi si, mi importa"

Alzò le spalle.

"come vuoi"

Sembrava andare tutto liscio.
Non sembrava che stessero facendo chissà che oltre che parlare.
Ciò mi fece rassicurare, più o meno.
Mi voltai verso Riccardo meno preoccupato rispetto a qualche secondo fa.
Iniziammo a discutere, a passare da discorsi seri a quelli che ci facevano ridere come matti.
Non diedi molta importanza a Marco ed a Fabio, anche se non nego che ogni tanto qualche occhiata gliela davo.
E forse non avrei dovuto farlo.
Mentre mi voltai verso di loro, vidi Marco baciarsi con lui.
Non credevo ai miei occhi.
La gelosia cresceva, stringevo forte i pugni.
Non sbattevo nemmeno le palpebre per quanto fossi arrabbiato in quel momento.
Ma la situazione peggiorò quando il moro si avvicinò a Fabio dicendogli qualcosa all'orecchio e subito dopo andare nella macchina.
Non volevo sapere cosa gli avesse detto, o soprattutto cosa stessero facendo, già lo sapevo.
Iniziai a lacrimare nonostante cercavo di nascondere questo mio lato.

"Ale tutto bene?"

Appoggiò la sua mano sulla mia spalla in segno di conforto.

"si, voglio solamente andare a casa"

"sicuro? ti accompagno se vuoi"

"no, voglio andarci da solo"

"va bene, in caso chiamami"

Annuii prima di salutarlo con un forte abbraccio.
Mi alzai e con fatica sorpassai la macchina di quei due.
Guardai di lato, non volevo vederli.
Camminavo per le strade, sperando che al più presto sarei arrivato.
I minuti sembravano ore, le strade buie l'unica luce erano i lampioni che le rendevano un po' più colorate, ma niente di che.
Arrivai alla porta d'ingresso, con fatica presi le chiavi da dentro il mio giubbotto ed aprii la porta entrando finalmente in casa.
Accessi le luci, camminai verso la camera gettandomi sul letto.
La prima cosa che notai era che fosse tutto in ordine, non c'erano piu vestiti sparsi sul pavimento o oggetti fuori posto.
Era tutto così pulito, sicuramente era stato Marco.
Pensando a lui mi ritornò in mente quel bacio.
La rabbia mi ribolliva in petto.
Non riuscii a contenermi.
Avrei voluto rompere qualcosa, avrei voluto mandarlo a fanculo, ma nel mentre dovevo calmarmi.
Non doveva vedermi in questo stato.
Mi infilai sotto le coperte fumando un pacco di winston blue per cercare di rilassarmi.
Ma non fu così, le ore passavano e passavano ma di lui ancora nulla.
Guardavo l'orologio ogni santo secondo sperando che sarebbe tornato il più presto possibile.
Proprio quando finalmente stavo per addormentarmi, sentii una porta aprirsi.
Dei passi si fecero sempre più vicini alla stanza.
Guardavo il cielo fuori, aspettando che la porta della camera si aprisse.
Entrò in camera guardandomi.

"sei ancora sveglio?"

Mi voltai verso di lui non rispondendo alla sua domanda.

"si può sapere mai perché cazzo eri con lui?"

"che intendi?"

Conoscevo benissimo quel suo lato, sapevo perfettamente quale fosse il suo intento.

"Lo sai benissimo cosa intendo"

Mi alzai dal letto.

"Avevi detto che non l'avresti mai più rivisto, ti rendi conto di cos'hai appena combinato?"

"Ale stai calmo non è successo nulla"

Avanzai verso di lui di qualche passo.

"Nulla? vi ho visti che vi siete baciati.
Magari avete pure scopato, ma almeno ne sei consapevole di ciò che fai Marco"

Presi il bicchiere di vetro da sopra il tavolo.

"Lo so benissimo, e poi a te che frega vedi di stare calmo"

Gettai per terra il bicchiere violentemente rompendolo in mille pezzettini.

"Cazzo che no! Ma ti rendi conto con chi cazzo di persona hai a che fare?
Vuoi aprirti quegli occhi per vedere che razza di persona è quello!"

Lo presi per la maglia.

"Che cazzo hai per la mente non ti riconosco più!"

Abbassò lo sguardo.

"perché lo fai?"

Dissi con un tono straziato, come se stessi per scoppiare in lacrime da un momento all'altro.

"io.."

"tu cosa Marco? tu cosa!"

"non riesco"

Lo spinsi contro il muro.

"vaffanculo"

Proprio mentre stavo per uscire dalla camera, Marco mi fermò portandomi verso di lui strappandomi un grande bacio.
Non capivo, non sapevo cosa gli prendesse adesso però mi piaceva.

"Ale posso spiegarti tutto"

Lo zittii riprendendolo a baciare con più passione, non volevo ascoltarlo, volevo solamente provare un po' d'amore nonostante vedevo dai suoi occhi che non fosse completamente lucido, anzi non lo era per niente.
Ci spogliammo con velocità, e subito finimmo sul letto riscaldandolo con i nostri corpi che si muovevano a tempo.
Lasciò vari succhiotti sul mio corpo ed io sul suo.
Passammo la notte a scopare al solo rumore dei nostri gemiti.
Godevo ogni singolo secondolo che saltavo sul suo corpo.
Lo osservavo attentamente, era così eccitante, ancora non credevo ai miei occhi.
Stavo veramente scopando con l'uomo della mia vita.
So che non ricorderà nulla, di questa splendida notte.
Marco era tutto per me.
Mi piaci come le mie Winston blue

angolino
ehy spero vi piaccia questo nuovo capitolo.
t.v.b.❤️