29. Sorprese e traguardi

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Pov Dimitri

Continuammo a girare per lo Space per un altra oretta comprando qualche cosina qua e là,quando però la vidi sbadigliare capì fosse ora di andare.

<<pronto a fare ritorno alla base piccolo kótik?>>
Le domandai accarezzandole il capo.

Lei annuì ma non disse nient'altro.

Povera cicci,è davvero tanto stanca

Nemmeno a dirlo dopo qualche istante sentì una certa resistenza da destra,dove la mia mano stringeva la sua.

Voltai il capo e mi accorsi si fosse fermata,con gli occhi chiusi.

<<mh piccola? Non ti senti bene?>>

Le lasciai la mano e mi avvicinai a lei preoccupato,abbassandomi alla sua altezza.

Lei scosse il capo negativamente,sollevò solo per un attimo le palpebre e,una volta assicuratosi fossi io davanti a lei,sporse le braccia nella mia direzione.

<<braccio daddy,braccio...per piacere>>

Mi tranquilizzai leggermente a quelle,è solo tanto stanca.

Mi guardai un attimo intorno e,appena individuai ciò che stavo cercando guardai di nuovo Melissa.

<<aspettami qui,un attimo,non ti muovere>>
Senza aspettare risposta,abbastanza sicuro non ci sarebbe stata feci una corsetta verso l'angolo che avevo individuato.

Presi un carrello e ci misi dentro le buste,per poi tornare da Melissa.
Con facilità la presi in braccio e lei avvolse le sue braccine intorno al mio corpo,come una piovra.

Sentì poi il suo nasino sfregare contro il mio collo e in poco tempo,giusto quello di arrivare i garage sentì il suo respiro regolarizzarsi.....si è addormentata.

Aprì la macchina e la posai nel sedile accanto al guidatore,lo reclinai e le misi la cintura di sicurezza.

Sistemate le buste in macchina,andai a lasciare il carrello,fortunatamente c'erano punti sparsi per i vari piani,anche lì, e mi rimisi in macchina.

Prima di partire però mi ricordai di una cosa : dai sedili di dietro presi la giacca che tenevo sempre lì in caso mi servisse a lavoro e gliela sistemai addosso.

Mi presi qualche secondo ad osservarla....è stupenda.

Con quel nasino,la spruzzata di lentiggini appena presenti e le labbra socchiuse.
Le scostai una ciocca di capelli, e partì.

In un oretta fummo a casa,stavolta ci avevamo impiegato più tempo perché avevo deciso di prenderla più calma possibile in modo da provare a non svegliarla.

Arrivati a casa e parcheggiata la macchina nel garage la presi in braccio ed entrai in ascensore,dove incontrai anche Luna.

<<ciao Mica>>

<<ciao piccolo sólntse>>

Le sorrisi aspettando premesse il pulsante per far chiudere le porte in metallo.
In quei giorni ci eravamo visti davvero poco,nonostante vivessimo (ora che passavo più tempo a casa di Melissa,che non mia) praticamente nello stesso condominio purtroppo lei in quel periodo mi aveva raccontato essere diventata la dirigente di un gruppo di ricerca dell'università affibbiata all'ospedale dove lavorava.
Eppure,anche se non ci vedevamo tutti i giorni,il nostro rapporto non era affatto cambiato....ora che ci eravamo riavvicinati mi sembrava essere tornati ragazzini.
Io c'ero sempre per lei,e lei per me....e adesso anche per Melissa.

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