34. un nuovo amichetto

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Pov Melissa

La mattina della domenica era sempre stata uno dei miei momenti preferiti della settimana.

A maggior ragione da quando stavo con Dimitri,visto che passavamo quel tempo a farci le coccole.

Ci svegliavamo verso le nove e rimanevano nel letto anche fino alle undici.

Stavolta invece,aperti gli occhi,li strabuzzai alla vista sulla sveglia.

Le undici e mezza.

Mi tirai su di scatto,guardandomi intorno.

Ero da sola.

Inavvertitatmente mi vennero gli occhi lucidi.

Mi ha abbandonato?

<<daddy! Daddy...daddy!>>
Lo chiamai con voce trafelata e spaventata, finché non lo vidi correre con un guanto da cucina ancora infilato in un mano.

Appena messo piede in camera mi scrutò attentamente, preoccupato.

<<piccola....ti senti male?>>
Domandò lui raggiungendomi con poche falcate ed eliminando completamente la distanza tra di noi.
Si mise perfino in ginocchio davanti al letto per essere alla mia altezza.

Io scossi la testa e mi buttai su di lui per abbracciarlo.

Sono sicura che se non fosse così allenato probabilmente avrebbe perso l'equilibrio per la sorpresa.

<<che succede,kótik?>>
Continuò la sua indagine Dimka accarezzandomi i capelli con una mano nel mentre.

<<mi sono svegliata e tu non c'eri....non è stato bello>>
Rivelai,nascondendo il viso contro l'incavo del suo collo.

Lo sentì sospirare e poi alzarsi in piedi,con ancora me tra le braccia.

<<lo capisco piccola,e mi dispiace .....però non si può urlare così mh? Fai preoccupare daddy in questo modo, pensavo ti fosse successo qualcosa>>
Arrossì,colpevole.
Daddy sapeva sempre cosa dire.

<<scusa daddy,non lo farò più!>>
E detto ciò gli lasciai un bacino sul collo che suscitò una certa reazione sulla sua pelle.
Sorrisi.

Lui continuò a cullarmi camminando,per poi lasciarmi in bagno.

<<ti aspetto fuori mh?>>

Scossi il capo,leggermente imbarazzata,consapevole che nelle mie condizioni ci avrei impiegato più tempo.

<<puoi andare di là>>

<<sicura piccola?>>
E solo quando annuì per l'ennesima volta mi diede un bacio sulla fronte ed andò via.

Io feci quello che dovevo fare,cambiandomi eccetera e mi lavai mani e faccia.

Mi legai i capelli in una coda alta e corsi in cucina.

<<Cosa mangiamo oggi di buono?>>

Dimka mi mostrò il contenuto della pentola.

<<brodo e dopo della carne,ti farà bene un po di ferro come stai.>>

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