5. discussione evitata

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Luna che appena aveva visto ,di lontano,l'uomo fece per cambiare strada,non volendo domande che sicuramente avrebbe ricevuto, fu costretta a fermarsi e attendere che la raggiungesse.

<<ei ,si ciao...a me va tutto bene ,a te? >>
Finse ironica,cosa che fece alzare un sopracciglio guardandola al maggiore che incrociò le braccia al petto, contrariato.

<<dove sei stata?>>

Ripetè una seconda volta,con lo stesso tono severo che non permetteva repliche.

Luna ,di risposta ,alzò gli occhi al cielo e rilasciò uno sbuffò.

<<A fare un giro... >>
<<guarda che bella margherita che ho trovato al parco mh?>>
Continuò cercando di non sembrare nervosa,infondo Dimitri le aveva posto una semplice domanda ,non aveva senso rispondergli con acidità.
Eppure ,non poteva che essere in ansia ,aveva il vago sospetto che l'indagine che stava cercando di portare avanti il maggiore non sarebbe andata a parare in un bel punto,almeno per lei.

Dimitri socchiuse gli occhi continuando a guardarla, ricordandosi mentalmente che bisognava avere pazienza.

<<Si, è molto bella..
Adesso seguimi, per favore>>

Si giró e,senza attendere risposta, prese a camminare verso l'infermeria ,abbastanza sicuro che lei lo stesse seguendo.

In effetti quel tono gentile a Luna sembrava molto una trappola ma la tentazione della curiosità era troppa e lo seguì.
Arrivati in infermeria però rimase vicina alla porta e lo fissò andarsi a sedere su uno degli sgabelli.

<<dimmi?>>

Dimitri divaricó appena le gambe rincrociando le braccia, guardandola.

<<Entra, e chiudi la porta, per favore>>

Le sorrise appena indicando con lo sguardo la porta,come quando erano più piccoli.
Ormai riusciva a farsi capire anche solo a gesti.

Per un attimo un brivido le percorse la schiena. Era lì da nemmeno un giorno e lui stava già per sgridarla di nuovo?
Sospirò mentalmente e chiuse la porta appogiandocisi con la schiena.

Dimitri continuó a rimanere in silenzio e ancora solo con lo sguardo le indicó la sedia per incitarla a prendere posto di fronte a lui.

Quella situazione gli stava provocando un certo effetto ,gli ricordava molto un avvenimento di poco più di un mese prima con una slave piuttosto insubordinata ,ma decise di pensarci più tardi, quando sarebbe stato da solo, adesso voleva solo capire cosa stesse succedendo.

In mensa si era incontro per caso con il comandante che stava evidentemente cercando con lo sguardo qualcosa ,o qualcuno.
Dimitri gli si era avvicinato e i due avevano iniziato a parlare ,non era stato detto nulla di che.
Eppure Dimitri ,era pur sempre un militare ed aveva letto fra le righe qualcosa di insolito.
Qualcosa che riguardava la ragazza,la sua permanenza fuori e in qualche modo anche la mensa ,o meglio,il cibo.

Poi aggiungendo la reazione della mattina ed adesso quella,insomma ,non ci voleva certo un genio per fare due più due e mettere su una teoria ,per quanto provvisoria ed imprecisa.

Luna stavolta scosse il capo.

<<Scusami ma papà mi aspettava...vado un po di fretta,quindi se mi dici cosa ti serve io andrei mh?>>

<<Luna, siediti>>

Le disse con un tono allo stesso tempo dolce ma autoritario che fece percepire alla diretta interessata una scarica di brividi lungo tutto il corpo.

Suffò per mostrare tutto il proprio dissenso ed avvicinò la sedia alla parete,allontanandola dall'uomo ma alla fine obbedí.

<<grazie>>
Le sorrise dolcemente guardandola.
Luna si rilassò leggermente. Non aveva mai saputo resistere a quel tono dolce.
La pacchia durò poco. Non le piaque affatto ciò che sentì dopo.

<<allora, io non ti faró domande..
Però... vorrei capire cosa sta succedendo>>

Non si sentiva ancora pronta a parlarne e quindi fece la scelta più matura possibile : si alzò di scatto e dopo aver detto quattro parole "ora devo proprio andare" in mezzo secondo ,spalancò la porta e corse via chiudendosi in camera.

Dimitri la lasció andare, e sospirando si passó una mano fra i capelli.
La osservò finché non sparí completamente dalla propria visuale.
Avrebbe tanto voluto parlargli ma non gli sembrava il momento per insistere ,decise che avrebbe rispettato i suoi tempi e che ,in caso di bisogno ,ci avrebbe riprovato più avanti.

La prima volta che l'aveva vista lei aveva su per giù quindici anni ,e lui diciotto,appena entrato in accademia.

Inizialmente non poteva molto vederla ,convinto che "le regole sono le regole" . Ma insomma ,in generale, come poteva star bene che una ragazzina gironzolasse libera in una caserma ,cosi seria e rispetta ?

In poco tempo però comprese perché tutti chiudevano un occhio ,la moretta era sempre così gentile e disponibile con tutti,per non parlare del fatto che fosse sempre sorridente,emanava luce al solo passaggio...e così divennero amici.
Spesso facevano anche qualche scherzo insieme ,diciamo che la minore era il capo banda ma nei propri scherzi coinvolgeva sempre un po' tutti.
Per un bel po' di tempo continuarono ad avere una relazione molto serena ,erano complici, seppur quando Luna esagerava Dimitri non ci metteva niente a riportarla sulla retta via,del resto ,era pur sempre un membro dell'esercito,ligio al rispetto dei regolamenti,di qualsiasi genere essi fossero.

<<Ahh che situazione>>
Sbottò riflettendo ad alta voce tra se e se,afferró il pacchetto di sigarette e dopo averne presa una se l'accese.

Eccoci qui con un nuovo capitolo ,spero vi piaccia !
Cosa ne pensate ?

Che rapporto c'era tra Luna e Dimitri? Volete più pezzi del loro passato?

Quando Luna troverà il coraggio di aprirsi col bel medico?
Per il momento è così fuggente...

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