21. informarsi,da internet e sul campo

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Pov Melissa

<<ovviamente se hai bisogno di tempo per metabolizzare la cosa ,pensarci e magari cercare ulteriori informazioni sono più che disposto a dartelo ....so che è una cosa importante su cui riflett->>
Mentre parlava ,per la prima volta nei suoi occhi ,lessi un sentimento nuovo oltre all'apprensione e alla dolcezza ....l'esitazione,era evidentemente inesperto nel come rapportarsi con una persona come me,che non sapeva niente di quel mondo,eppure sentivo già così tanto di appartenerci.

<<ho deciso>>
Esordì guardandolo dritto negli occhi,il cuore che scalpitava.

<<non voglio saperne niente>>

Quanta bugia può esserci in quattro semplici parole?

<<vattene
....per piacere......voglio stare un po da sola>>
Non so,con che coraggio gli dissi una bugia così grande guardandolo dritto negli occhi.

Lo odio

Ah si? E per cosa?

Lo odio perché mi ha distratto e ora vuole ingannarmi.

Oh no no,tu non lo odi.
Odi solo il fatto che lui ti abbia sbattuto in faccia la realtà:ti stai autodistruggendo.
E lui ti sta tenendo una mano,per aiutarti ,e tu la stai respingendo.

Odi anche il fatto che lui abbia finalmente dato un nome a quei tuoi comportamenti così "atipici" che molte volte sono stati visti come imbarazzanti,che spesso ti hanno fatto vergognare  ma non lii.
Non è giusto odiarlo,non potresti mai.

Basta! Basta! Basta!!

Appena potè interruppi quel flusso di pensieri in collaborazione con la mia coscienza e tornai alla realtà, questa volta era Dimitri a starmi fissando in silenzio.

<<va bene,ti darò del tempo per pensarci>>

Detto ciò si alzò in piedi e si avvicinò al tavolo con ancora sopra i miei libro,ma stavolta sistemati più che in ordine,su un foglio scarabocchiò qualcosa.

<<non hai capito,io non vogl->>
Non feci in tempo a terminare di esporre quell'ennesima menzogna che mi interruppe di nuovo,i ruoli si stavano capovolgendo?

I nostri occhi si incontrarono per un solo attimo,così breve ma così intenso da rendere a entrambi chiara la verità e darci la consapevolezza che,nonostante la mia ostinatezza,quello non sarebbe stato un addio ma un arrivederci.

<<ci si vede.
So che è inutile dirtelo ma nel mentre cerca di non distruggerti completamente>>
Si infilò la giacca e se ne andò senza aggiungere altro.

Sospirai.
Avevo fatto un enorme cazzata ,me ne ero accorta ancor prima che la porta in legno si chiudesse,eppure era tardi.
Per me era sempre stato tardi,io arrivavo sempre tardi,tardi rispetto al mondo ,agli altri.

Scossi il capo e mi concentrai su altro prima che i pensieri che stavano vendano fuori da quella brutta piega prendessero il sopravvento.

Sbuffai.
Avevo bisogno di riempire il vuoto che sentivo dentro e silenziare il caos che avevo in testa,avevo bisogno di dormire e dimenticare persino il mio nome; solo che ,visto che venivo fuori da un "pisolino rigenerante" durato fin troppo ero sicura non sarei riuscita a prendere sonno,quindi si passa al piano b : alcool.

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