Emma
<<Quale sarebbe la seconda parte?>> mi chiese la carcerata della quale ancora non sapevo il nome, non che mi interessasse più di tanto.
Lasciai sfuggire un sospiro rumoroso.
<<Be', inutile dire che ho dovuto 'spolverare' il mio vecchio costume di Victoria's Secret per le occasioni importanti, come questa ovviamente.>>
Adoravo quel costume.
Era nero con delle trasparenze nella parte bassa.
Non troppo semplice, né troppo volgare.
I suoi occhi si illuminarono.
<<Hai davvero un costume di Victoria's Secret? Wow, non pensavo ti piacesse>> mi confessò.
<<Ovvio che mi piace. Uno dei brand migliori della storia, se posso.
Roy Raymond ha creato un impero insieme a sua moglie, una persona da ammirare.>>
Ho sempre amato la moda, fin da piccola.
Mia madre comprava sempre i volumi di Vogue e li guardavamo insieme in salotto, quando mio padre lavorava e l'atmosfera era ancora tranquilla.
Ero molto piccola però quei momenti li ricordavo benissimo, erano impressi nella mia mente ventiquattr'ore su ventiquattro e sette giorni su sette.
Mi mancava mia madre, è sempre stata la donna più importante della mia vita e, anche se abbiamo passato solo 5 anni insieme, ricordo ancora cosa provavo quando eravamo solo io e lei.
Senza quel mostro di mio padre.
Di colpo mi incupì e l'aria si fece molto pesante.
<<Signorina Jackson>> una voce interruppe i miei pensieri nostalgici.
<<C'è un visitatore per lei>>.
Davvero?
Un visitatore?
Per me?
Non capitava mai.
Incuriosita mi alzai e mi diressi verso l'entrata.
Ma quando arrivai tutta la curiosità sparì, lasciando entrare la rabbia e il tormento.
Ma possibile che non posso stare tranquilla per cinque minuti?
<<Emma, sono qui per te. Ti dispiace se parliamo un po'?>>
Aaron.
Dall'ansia mi sistemai le maniche della divisa da carcerata, che onestamente non mi donava per niente, e acconsentì muovendo su e giù la testa.
<<Va bene, ma non ho molto tempo. Andiamo>> gli indicai il tavolo più lontano della mensa e mi sedetti di fronte a lui.
<<Aaron, cosa ti porta qui? Hai disturbato una piacevolissima conversazione con una mia... amica, credo.>>
Non sapevo se fosse giusto ritenere quella ragazza mia amica dato che nemmeno sapevo il suo nome.
<<Non ci vorrà molto tempo, voglio andare dritto al sodo.>>
La tensione era così spessa che sarebbe servita una motosega per dimezzarla.
<<Sono tutta orecchie>> gli risposi disinteressata.
Non mi importava ciò che avesse da dirmi, sicuramente voleva farmi una ramanzina delle sue.
<<Quando ho saputo che eri qui dentro mi sono precipitato subito perché non riuscivo a crederci. Posso farti uscire da qui se vuoi, Bambola.>>
Quel vecchio nomignolo.
Una volta mi piaceva così tanto quando mi chiamava così, ora lo trovo snervante.
<<Apprezzo che tu voglia farmi uscire da qui e so che speri che io ti possa dare una seconda chance->> lo guardai negli occhi.
<<Ma non succederà mai. Il mio cuore ormai appartiene ad un'altra persona e nessuno e dico nessuno potrà portarmelo via.>>
Mi aveva sottovalutata se pensava davvero che sarei tornata da lui supplicando.
<<Emma, io sono qui per aiutarti.>> disse poi.
<<Senti, io non voglio essere aiutata. Me ne starò qui dentro a riflettere su ciò che ho fatto e non ho bisogno dell'aiuto di una sottospecie di maniaco che insegue le ragazzine per le quali si prende una piccola cotta momentanea. Non ho dimenticato come hai provato ad uccidermi.>>
Mi resi conto di aver alzato la voce e che tutti ci stavano guardando.
Lasciai uscire un altro sospiro.
<<Non sono qui per avere il tuo perdono. Sono qui perchè voglio sapere cos'è successo. Sarò molto diretto con te, Bambola:
chi hai ucciso?>>
Ucciso.
Io?
I could never.
Rimasi in silenzio senza parole.
Forse sapeva già tutto e mi stava chiedendo solo per conferma.
Che uomo patetico.
<<Aaron..>> dissi ma fui subito interrotta.
<<Emma non mentirmi. Puoi dirmi tutto quanto. Sai che ti sono sempre stato fedele e sai anche che non farò mai la spia.
Non pretendo di tornare con te, anche se non mi dispiacerebbe, però almeno un po' di fiducia. So che puoi farcela.>>
'So che puoi farcela' erano le parole che mi rivolgeva sempre quando stavamo insieme.
Un brivido mi scivolò lungo la schiena.
<<Va bene, te lo dirò.>>
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Spazio autrice:
Se pensate di averle sentite tutte allora i prossimi capitoli vi sconvolgeranno.
Prossimamente uscirà anche la playlist ufficiale del libro!
Ciauuuu!!!
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𝔗𝔦 𝔄𝔪𝔬 𝔇𝔞 𝔐𝔬𝔯𝔦𝔯𝔢
Misterio / Suspenso"Al solo sguardo incute paura,tutti nella prigione di Allen sanno chi è ma non sanno nulla della sua storia. Finché una ragazza si fa coraggio e decide che avrebbe scoperto tutto sulla storia di Emma Jackson. Una bellezza enigmatica con un passato m...