6.

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Simo's pov

Riferisco a dadda che mi sta suonando il telefono, e che la persona che sta chiamando è proprio Massimo.

Decido di rispondere, tanto è impossibile che si sia accorto di qualcosa, non sa neanche che ho una macchina.

-Si massimo?- gli dico come se nulla fosse.
-CRETINOO- mi risponde sfortunatamente Riccardo.

La prima cosa che ho pensato di fare, è stata mutarmi e di parlare due secondi con dadda.

E ora? Madonna mia cosa ho combinato.

-No dadda, ci hanno scoperti, Riccardo ha risposto al posto di Massimo- dico a dadda, ormai, mio tutto, per questa sera.
-Stai tranquillo, passa a me il telefono- mi dice.
-Ma stai guidando, non puoi guidare e parlare al telefono- ovviamente mi innervosisco perché ci tengo a queste cose, domani vorrei a essere ancora vivo, e non privo di arti in una tomba.
-Mahhh si, tranquillo, sarò prudente, dammi lo stesso qua, anzi metti in vivavoce così evitiamo- mh.

Ovviamente lo faccio solo perché me lo sta dicendo con calma, non per altro.

-Riki?- dice dadda rispondendo al mio telefono, dopo quella frazione di secondo in cui ho messo muto.
-CRETINOO perché rispondi al telefono di simo?- gli chiede.
-Simone...ecco...aveva bisogno di un passaggio, è qua di fianco a me- inventa una scusa neanche tanto credibile, all'ultimo secondo.
-DANIELSONNN ALLORA, dimmi la verità dai- urla Riccardo.

Ecco, ci ha beccati, sono morto, anzi, siamo morti, e ora?

-No dai, infatti stavo scherzando- gli dice schiettamente.
-Dai allora, dimmi, giuro che non commenterò- promette riki.

Dadda mi guarda, come per chiedere conferma di ciò che stava per dire, ovvero la verità.

Io inizio a fare segno di disapprovazione con la testa, non vorrei mai che Riki o Massimo sapessero che sono caduto dalle scale e che mi sono stortato la caviglia come i bimbi piccoli, mi prenderebbero in giro tutta la vita, ma non vorrei neanche che iniziassero a pensare che tra me e dadda ci sia qualcosa, lui è mio amico.

-Diciamo che, Simone voleva registrare un video con me, io sono la star misteriosa, uscirò dal nulla e rimarranno tutti scioccati- gli dice dadda stra convinto in modo tale da fargli credere che sia così.
-Va bene dai, farò finta di crederci- ci dice Riccardo due secondi prima di chiuderci la chiamata in faccia senza neanche salutare.

Sto iniziando a pensare che forse era meglio non chiamare dadda.

Dadda's pov

AHAHAHAHAHAHA ho appena mentito a Riccardo, peccato che capisce sempre tutti i miei comportamenti, se no sarebbe stata ottima come scusa, ho recitato come un vero attore.

-Quindi simo, casa tua dov'è?- gli chiedo fin troppo gentile dopo tutto ciò che era successo.
-Gira a destra e poi a sinistra, dovresti arrivare da dietro, così riesco anche ad aprire la porta e salire le scale- certo, Simone mi dice sempre le cose con tanto di soluzione, però, io ne trovo sempre una migliore.
-Cosa? le scale? non scherzare, farai di nuovo la mia cenerentola, se ti lascio da solo, cadi, dovrei tornare indietro e passare più tempo con te- intanto che gli parlo lo guardo con gli occhi dolci, così non saprà mai dirmi di no.
-Va bene dai- cede, ma so benissimo che in realtà non gli dispiace fare la parte della fanciulla.

Abbiamo appena parcheggiato proprio dove voleva lui, ma la fatica gliela faccio risparmiare ugualmente, lo prendo in braccio e saliamo.

Neanche il tempo di fare i primi due scalini che simo mi inizia a guardare con occhi da innamorato facendomi arrossare le guance.

||𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮  || 𝓭𝓪𝓭𝓭𝓪 𝓮 𝓪𝔀𝓮𝓭 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora