13.

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Riccardo's pov

Massimo è giù che aspetta me e dadda, ma ovviamente stiamo parlando di quello che è accaduto.

Non è possibile che non sa darmi spiegazioni, dice solo che l'ha fatto per istinto, manco fosse una persona così tanto importante per lui.

Poi anche gli piacesse o altro, non mi interessa, può anche stare con lui, ma voglio spiegazioni.

Cosa è successo? Non si odiavano fino a stamattina? Perché mi nascondono questo rapporto che hanno quando non ci sono? PERCHÉ?

-Dadda, basta, vai giù che ora arrivo, non mi interessa, tanto tra poco sequestro anche quell'altro- gli dico, ormai sopraffatto da una nuvola, colma di domande, che mi sta schiacciando.
-Senti io dav...-
-ZITTO, ANDIAMO GIÙ, E MUTO- urlo stufo.

Perché mi stanno nascondendo le cose? Non siamo migliori amici? Davvero non li capisco.

Che motivo avrebbero di mentirmi? Insomma, sanno che li vedrò sempre con gli stessi occhi in qualunque caso, qualunque cosa accadrà.

Scendiamo giù dalle scale mentre mi domando una marea di cose, ma dadda decide di rompere il silenzio.

-Riki, scusa, parla con lui- dice guardando Simone.
-Mh- dico a bassa voce, probabilmente neanche mi avrà sentito, ma va bene così.

Mi avvicino a Simone neanche tanto convinto e lo porto dentro l'hotel, probabilmente ha già capito cosa voglia chiedergli, intanto dadda rimane da solo a mettere a posto le cose nel van.

Ora siamo solo io e lui.

-Simo, senti voglio chiederti una cosa molto imp...- neanche il tempo di farmi finire di parlare che mi risponde subito.
-Si, so già cosa vuoi chiedermi, ti prego parliamone in un momento più bello e pacifico, e giuro, giuro su mia mamma che ti dirò ogni minimo dettaglio, giuro- mi dice.
-Ok, grazie- gli dico abbracciandolo.

Saliamo tutti e tre nel van e dobbiamo assolutamente muoverci, lo spettacolo è tra pochissimo.

Simo si addormenta, dadda anche, e io rimango l'unico sveglio, ma sempre così oh, sempre da solo rimango, meno male che massimo parla un pochino.

-FIOI DO CHE SEN QUA- urlo iniziando una storia su instagram mentre quei due dormono.
-Riccardooo, abbassa la voce, ti prego- mi prega dadda.
-SCUSA- gli dico abbassando la voce.

Boh, questi due hanno il sonno perenne, sono esauriti, a una certa ora hanno le pile scariche, non lo so, sembrano un pelino difettosi questi strani pupazzi dei giorni d'oggi.

Però mi piacciono anche così.

-ARRIVATIIIII- urlo nuovamente, per svegliare sia simo che dadda.

Non dicono niente ma si guardano intorno e si alzano

Simo's pov

Dadda e io ormai siamo inseparabili, non so, penso addirittura di amarlo, sto provando strane sensazioni con lui, quasi cose mai provate.

Ma Riccardo deve assolutamente sapere tutto.

Appena arrivati a teatro ci sistemiamo e dal nulla fingo di avere un mal di pancia assurdo da scappare in bagno.

Eh si, fingo perché il mio piano è di far venire Dose in bagno con me per raccontargli le cose, così dadda non si accorge di nulla e non può dire niente a me, magari dico troppo di noi e si arrabbia.

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