Simo's pov
Io non voglio dormire con dadda, nel letto matrimoniale, però sono obbligato, non ho nessun tipo di disagio, ma non voglio parlargli molto, poi mi affeziono e mi conosco molto bene.
Si è visto che è una brava persona, non vorrei mai togliergli quel sorriso splendido che ha deludendolo o facendogli gli male.
È la persona più solare e positiva del mondo.
Resto un pochino sul letto a non fare niente e io e dadda non parliamo fino al preciso momento in cui io devo andare dormire.
Sto morendo di sonno.
Il mio momento preferito della giornata.
-Dadda, scusa se ti disturbo, ma ho sonno, posso dormire?- chiedo abbastanza normalmente, non penso che lui non ne abbia.
Se è così, beh, è strano, chi non ha sonno dopo aver fatto una data a teatro, ore di van e essere stato attivo tutto il giorno? No, forse lui aveva dormito, non mi ricordo, ma sarebbe stanco ugualmente.
-Eh, vuoi il consenso per dormire?- mi chiede sempre molto gentilmente.
-Si- gli rispondo.
-Beh, si puoi dormire, ti concedo questo privilegio- perfetto, allora avrà sonno anche lui, è umano.
-Quindi posso?- richiedo per sicurezza.
-Sisi, tra poco dormo pure io, non credere che starò sveglio a lungo, sono più vecchio di te eh- mi dice.Dopo che mi ha confermato che posso dormire, mi giro tranquillamente dal lato opposto al suo e cerco di prendere sonno.
Cinque, dieci, quindici minuti, non riesco a prendere sonno, ma dadda è ancora sveglio, lo sento parlare da solo a bassa voce per non svegliarmi.
Come fa a parlare anche da solo? Boh.
Ma non è possibile dai, cioè anche da solo? È così tanto strano?
-Dadda...- gli dico dal nulla, nel silenzio, non proprio totale perché stava facendo un monologo, o forse solo storie strane mentali, da pazzi esauriti.
Fatto sta che stava comunque parlando.
-Mh? Non stai dormendo quindi?- mi chiede.
-Non riesco a prendere sonno- ora però, sono io quello strano.
-Manco io- e quindi parla da solo, capisco.
-Parliamo di qualcosa?- gli chiedo sapendo contro a cosa sto andando.
Dadda si gira dal mio lato e io mi giro dal suo, siamo con la faccia una davanti all'altra, anche se non ci vediamo perché è buio.-Cosa vuoi sapere di me?- Chiede dadda.
-Sei mai stato fidanzato?- Ok, forse sono stato troppo diretto, ma era questione di vita o di morte, ASSOLUTAMENTE DEVO SAPERLO.
-Sono già stato fidanzato con due ragazze per molto tempo- PURE!
-E perché vi siete lasciati?- chiedo incuriosito.
-Mi ero scocciato- MA IN CHE SENSO AIUTO, COSA SIGNIFICA? Se amo una persona non la lascio perché mi scoccio, allora non ne sono mai stato innamorato realmente, o forse si...Non lo so, questo lo sa dadda, non mi faccio domande, non voglio neanche saperne niente.Mi alzo e accendo la luce della torcia, giusto per vedere dov'è dadda, voglio mantenere certe distanze.
Ma mi fa diventare cieco, quindi mi alzo e accendo direttamente la luce della camera.
Dadda's pov
Simo mi sta facendo delle domande, chissà se è realmente perché non riusciva a prendere sonno.
Intanto sono io quello che voleva conoscerlo, quindi sto muto, meglio che mi stia parlando.
L'unica cosa che non ho capito, sulla quale voglio vere spiegazioni, è la luce.
PERCHÉ HA ACCESO STA DANNATA E ACCECANTE LUCE NEL CUORE DELLA NOTTE?
-Simo spegni dai- gli dico.
-Se dobbiamo parlare lascio acceso- mi dice.
-Ahhhh capito capito, hai paura che ti mangio- ormai anche qua prende controllo la simpatia, ma sono dettagli.
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||𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮 || 𝓭𝓪𝓭𝓭𝓪 𝓮 𝓪𝔀𝓮𝓭 ||
FanfictionRiccardo, 29enne, friulano, fidanzato da tantissimo tempo con Jasmine, vuole allargare la sua cerchia di amici in ambito lavorativo, quindi invita Dadda, suo migliore amico a lavorare con lui. Dadda, 35enne, sardo, single per volere suo e sensibile...