IL REGNO DI RHAENYRA. LA PRIMAVERA DORNIANA II

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Alla fine tutto stava finalmente andando per il meglio. La guerra per la successione si era conclusa, le Isole di Ferro intraprendevano un inatteso periodo di stabilità e i Lannister avevano pagato i loro debiti, tuttavia dobbiamo tornare indietro nel tempo per poter parlare di ciò che successe nel frattempo a corte.

Dal momento che ogni questione era ormai stata trattata, la coppia reale e il concilio ristretto poterono permettersi di respirare. In quel periodo la regina si preoccupò principalmente di organizzare, con l'aiuto dell'attendente, la cerimonia per la proclamazione del principe Aegon, prevista per la fine dell'anno.

Quando il giorno arrivò il ragazzo venne (in via del tutto eccezionale) fatto sedere sul Trono di Spade, e dopo essere stato dichiarato ufficialmente erede al trono e principe di Roccia del Drago ricevette la promessa da parte di tutti i lord del continente occidentale che il suo diritto di successione sarebbe stato rispettato e difeso. La regina naturalmente assistette alla cerimonia con l'orgoglio che le brillava in volto.

In effetti aveva buone ragioni per esserlo. Il bambino dall'indole seria e riservata era maturato in un giovane uomo dai modi cortesi, abile con le armi, studioso quanto di aspetto affascinante, nonché un costante punto di riferimento per i fratelli minori. Conoscendo le inclinazioni di Aegon il Vecchio alcuni avevano temuto per le sue sorti, ma dovettero ammettere ben presto di essere caduti in errore.

È altrettanto assunto che la sovrana abbia avuto dei pensieri riguardo ai giorni in cui lei stessa aveva vissuto tale situazione, ma non disse nulla perché «la giornata di oggi dev'essere del tutto dedicata al principe mio figlio». (Sì, le labbra di Rhaenyra rimasero distese in sorrisi colmi di fierezza, però tutti riferiscono che furono i suoi occhi a parlare in assenza di parole, soprattutto nell'inumidirsi quando il principe Daemon si inchinò al cospetto del figliastro e gli consegnò Blackfyre, la spada in acciaio di Valyria dei sovrani Targaryen).

Alla fine della cerimonia venne tenuto un fastoso banchetto nella Sala Grande (riservato per le persone di nobili natali) che si protrasse fino al calare delle tenebre. Vaste tavolate nei cortili esterni furono destinate agli entourage di servitori e guardie, mentre bordelli, taverne e bische divennero la metà prediletta degli intrattenimenti del volgo.

Sontuosi ricevimenti, accompagnati da balli e musica, mischie e tornei allietavano i nobili ospiti e facevano la gioia del popolino (per l'occasione le fontane della capitale erano state persino riempite di vino, anche se la cosa venne fermata a causa delle troppe risse tra gli ubriachi), e durante l'ultimo dei balli tenutisi per festeggiare venne confermato ciò che molti già sapevano: appena lei avesse compiuto quindici anni, la principessa Visenya e il principe Aegon si sarebbero uniti in matrimonio. I due giovani celebrarono il lieto evento volteggiando sui dorsi dei loro draghi sotto un cielo cosparso di sfavillanti stelle, fra gli sguardi deliziati, le urla e gli applausi scroscianti della folla.

Nonostante ciò, l'inizio del 137 portò con sé un'ondata di preoccupazione che sembrò aumentare costantemente nel corso delle lune successive. Naturalmente lady Mysaria era colei che la sentiva di più, occupata qual era con gli ultimi preparativi per le proprie nozze e la tensione che essi comportavano. Ciò la portò ad avvicinarsi ancora di più alla regina e alla principessa Rhaenys, che conoscendo la sua situazione cercavano di darle una mano e (a volte con l'intrusione della regina vedova) qualche consiglio.

Alla fine tutto era pronto e a metà della sesta luna la famiglia reale, i membri del concilio e la corte salirono a bordo di una piccola squadriglia capitanata dalla Pacificatrice e affrontarono la traversata verso Lys. Come ci si potrebbe aspettare, la comitiva reale venne accolta da una rappresentanza di magistri e folle festanti (sebbene l'assenza di draghi avesse agito notevolmente sul volume delle urla), per lo stupore e la sorpresa di molti.

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