Darcy prese a saltellare in giro per la casetta alla vista dell'albero di natale da addobbare.
Se c'era qualcosa che adorava era proprio quella festività, che con la sua pura magia riusciva a riunire e ad impressionare tutte le persone, dai più piccoli ai più grandi.
Darcy e Lucia iniziarono a prendere tutti i fiocchi dal colore rosso e con su qualche brillantino del medesimo colore, mentre dalle casse presero ad intonare canzoni natalizie e a tempo le amiche presero a muovere i fianchi mentre le cantavano tutte a memoria a squarciagola, consapevoli di essere stonate.
Nell'aria si poteva percepire leggerezza e felicità.
«Ma quindi, bebe, la domanda mi sporge spontanea» Lucia si prese una pausa per poter soffermarsi sull'espressione facciale di Darcy, anche se sapeva sarebbe cambiate in un istante dopo la sua richiesta «Tu e il maestro?»
Lucia prese ad alzare e ad abbassare le sopracciglia mentre Darcy le lanciò uno sguardo arrabbiato e confuso «Questa domanda potevi tenertela per te»
Lucia iniziò a tirare gomitate amichevoli alla sua amica «Come no, ho visto come lo guardavi mentre presentava il suo inedito»
«E come lo guardavo?» Darcy incrociò le braccia al petto.
«Lo capirai, lo capirai» Lucia prese a picchiettare sulla spalla di Darcy, mentre si allontanava da essa con la faccia soddisfatta.
Darcy scosse il capo «L'unica cosa che ho capito per ora è quanto tu sia rimbambita»
Lucia le lasciò una linguaccia scherzosa e poi si avvicinò a Marisol, lasciando Darcy sola sulle gradinate, con un fiocco in mano e qualche dubbio in più.
«Hai un po' di...» il romano si portò una mano sul mento ricoperto da barba, cercando di trovare la parola corretta. Indicò il viso della ballerina imbarazzato «Hai capito no?»
Darcy assunse una faccia divertente ed esilarante, mentre un sorriso prendeva forma sulle sue labbra «Brillanti?» arricciò il naso e si socchiusero così i suoi limpidi e luminosi occhi.
«Proprio quelli»
Holden, si soffermò ad osservarla, mentre faceva passare la sua lingua sulle labbra per poi soffermarcisi, iniziando a mangiucchiarle.
Iniziò ad avvicinare la sua mano sulla guancia della ballerina, mentre non distoglieva lo sguardo dai suoi occhi e inclinava il capo, come per chiederle un permesso silenzioso.Iniziò a spostare una ciocca lunga e bruna dal viso di Darcy, per poi toglierle qualche brillantino qua e là sulle guance rosa e calde.
«Il nuovo inedito ti piace?»
Darcy non poté che soffermarsi su come ognuno le chiedesse in merito all'inedito di colui che le stava ora sedendo dinanzi, e chiedendone a riguardo.
La ballerina si soffermò solamente ad annuire, facendo corrugare la fronte al ragazzo romano e poi sorridere divertito.
Darcy mise un finto broncio sul viso e inclinò il capo curiosa «Cosa ti fa così ridere?»
«Ah quindi parli?» Joseph mise su un ghigno.
Darcy si rigirò imbarazzata, dando così il profilo al ragazzo, mentre le sue labbra prendevano la forma di una linea dritta.«Ao, va che scherzo eh» Holden subito mise una mano al braccio della ballerina, mentre ricercava il contatto con gli occhi della ragazza.
«Lo so, lo so» le spalle del cantante si abbassarono «Ma ora saprai anche che sono permalosa fin sopra alle righe»
Joseph sorrise sincero «Tranquilla, ne hai uno davanti messo nella stessa situazione»
«Daje»
Quel poco romano che utilizzava qualche volta la ballerina fece ridere entrambi, divertiti dalla stranezza che dovrebbe essere normalità dato che Darcy viveva da sempre a Roma.
«Ho imparato anche che non usi tanto il romano»
«Se sono incazzata avoja se lo uso»
Joseph rise «Bene, in questi mesi ti insegnerò ad utilizzarlo in qualsiasi altra situazione» porgendo una mano alla ballerina.
Darcy ridacchiò mentre ricambiava la stretta di mano, approfittandone per alzarsi, e venire seguita così dal cantante.
Assieme raggiunsero il tavolo occupato dai loro compagni, per poter passare più tempo possibile in compagnia e spensieratezza.
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Silent Eyes || Holden
FanfictionLa danza era ciò che l'aveva tenuta in vita. L'aveva portata allo sfinimento a livello fisico, a escludere le uscite con gli amici, a non godersi l'adolescenza. Ma l'aveva rialzata dai momenti più difficili. Restare per ore in quelle sale, provando...