Prologue

760 25 0
                                    

Quando il battito del cuore aumentava, talmente da sovrastare ogni rumore, sapeva che stava andando nel panico e che non sarebbe riuscita a gestirlo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Quando il battito del cuore aumentava, talmente da sovrastare ogni rumore, sapeva che stava andando nel panico e che non sarebbe riuscita a gestirlo.

Darcy odiava non riuscirci, perché sapeva che avrebbe rovinato i suoi piani organizzati perfettamente in ogni dettaglio.

Ai piedi di una gradinata la ballerina riusciva a sentire tutto ciò che dicevano nella sala.

«In queste settimane i professori hanno continuato a fare casting, la maestra ha pensato di chiedere un'aggiunta di un banco» si fermò un attimo e la ragazza poté immaginare la lunga camminata che stava facendo «Facciamo entrare Darcy»

Un fragore rumore di applausi accolse Darcy quando oltrepassò quelle scali, che sembravano troppo complicate da salire per le mie gambe, e subito sorrise docilmente.

Portò il microfono alle labbra con mani tremanti «Salve»

Maria ricambiò il suo saluto e poi si riappoggiò sulla poltrona bianca «Darcy ha ventun anni, viene da Roma, e si presenta come ballerina di contemporaneo ma che ha studiato molti altri stili»

Annuì ad ogni parola che proferiva.

«Pronta a ballare?»

Tolse il microfono dalle sue mani e si mise in posizione, sentendo partire le note di Runaway.

Subito l'ansia scomparì, prendendo invece il suo posto un sentimento di fierezza che poteva sentire ardere e spargersi ad ogni suo passo.
La danza aveva portato a dover sacrificare tanto ma sapeva che sarebbe stata ripagata per tutto l'impegno e l'amore che ci aveva messo.

Una volta finita la coreografia prese il microfono con gli applausi del pubblico che la accompagnavano.

Osservava le facce soddisfatte della maestra che aveva richiesto la sua entrata.

Maria la affiancò, con la felpa bianca fra le mani«Allora, partiamo dalla maestra che ne dici?»

Darcy annuì in silenzio, portando le mani legate dietro alla schiena.

«Banco assolutamente sì» disse annuendo contenta.

«Todaro?»

Spostò lo sguardo verso di lui «Sei brava si, questo non posso che apprezzarlo, ma» si fermò portando un dito sulle labbra.

La ballerina al centro dello studio aggrottò le sopracciglia confusa.

«Per me banco no»

Darcy storse le labbra, ma accettò comunque quel rifiuto, mentre il pubblico emetteva qualche grido di disapprovo.

Emanuel scosse la testa in disaccordo«Scusa Maria se mi metto in mezzo, ma credo che questa ragazza sia veramente forte e preparata»

«Banco sì per te Emanuel?»

«Assolutamente, aveva pensato anche io di proporre un banco nella mia squadra per Darcy»
La ragazza alzò per un po' gli angoli delle labbra, rivestita da felicità.

«Allora» Maria si fermò e le appoggiò una mano sulla spalla cercando il mio sguardo «Ora manca solo la decisione finale, che ci daranno i professori di canto»

«Rudy?»

Portò le mani sul petto incrociandole in segno di fortuna mente aspettavo con ansia.

«Benché non me ne intenda di danza, mi è arrivata molto parlando di emotività, banco sì»

Sorrise grata.

«Lorella?»

«Senza giri di parole, per me banco sì» le sorrise comprensiva.

Era sul punto di uno svenimento, la carica le stavano salendo fino al cervello facendo sorridere Darcy come non mai.

«Darcy sei ufficialmente un'allieva della scuola di amici» Maria le porse la maglia e partì la solita musica, mentre un ragazzo della produzione posizionava il banco in alto sulla destra affiancando il cantante francese-napoletano.

«Grazie infinite» la ultima arrivata fece un piccolo inchino e corse sugli scalini mentre il pubblico applaudiva e emetteva qualche urlo di gioia.

Poteva sentire gli sguardi curiosi di coloro che erano riusciti ad entrare prima di lei, ardenti e diffidenti.

Silent Eyes || Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora