14. Non era nei miei piani

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Hailee

È bastata la sua parola contro quella di Sean a farmi capire che Logan non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Lui è rispettoso. Certo, si è divertito fino adesso con chiunque e magari continuerà a farlo, ma mai si è messo in mezzo a una coppia. Non è mai stato la causa di una rottura. Mi è bastato guardarlo in quegli occhi color delle acque esotiche, sentire il suo cuore battere contro la mia mano per sapere la verità. Perché Sean mi ha mentito? Mi sta solo usando? Eppure sembrava tutto vero, lui è spontaneo durante le nostre uscite. Mi trovo bene con lui. Ma ha ragione Logan su di lui? E poi, perché nessuno mi ha mai detto di Erik, Karen e lo zio di Sean! Erik me la pagherà!

Adesso non mi interessa di Sean, ma solamente della domanda che mi ha posto Logan. Vuoi essere la mia ragazza? Ho accettato senza pensarci. Ovviamente fingeremo per la cena, ma sentirglielo dire mi ha lasciato senza fiato. Come farò a far finta di essere la sua dolce metà e comportarmi come tale? Non so quanto potrei sopportare. Non so come potrei reagire se mi dovesse baciare perché questa volta lui sarà sobrio, completamente lui al cento percento, al massimo berrà qualche bicchiere di vino. Ma è una cena abbastanza seria, non può fare niente di eclatante oltre a tenermi per mano o abbracciami diversamente di come fa di solito, no? Perché se dovesse accadere altro, il miei piani per cambiare i miei sentimenti per Logan sarebbero vani.

«Eccomi. Sono stata più veloce di Flash!» In effetti è vero. Mai prima di ora mi sono preparata così velocemente. Cammino con lo sguardo impegnato a controllare la borsa e inserisco il cellulare all'interno, ma alzo gli occhi e la visione che ho davanti è da togliere il fiato. L'ho visto un attimo fa. Con le braccia incrociate al petto, un piede sull'altro e poggiato alla sua jeep, dentro il completo Ralph Lauren. Noto che adesso ha indossato gli occhiali da vista, dalla montatura tonta, fine e moderna. Quando li indossa, perdo la testa. Sembra davvero un uomo d'affari sexy, affidabile e più maturo di quello che è. Mi avvicino al maschio alpha, sentendo soltanto il rumore dei miei tacchi sul cemento del vialetto.

«Li hai indossati», sorrido stupita.

Lui non da retta a quello che dico e si scosta dalla macchina. «Sei perfetta.» Fa lo scanner del mio corpo coperto da un abito di seta bianco sporco corto, con le maniche a palloncino che lascia le spalle scoperte e il seno avvolto da uno corpetto dallo scollo a cuore. Amo questo vestito e l'ho comprato per delle occasioni speciali. Questa lo è, ma soprattutto è particolare.

Sei perfetta. Due parole che dette da lui, con il suo tono di voce graffiato, mi fa tremare le gambe e lo stomaco va in subbuglio, ogni volta.
«Perfetta nei panni della tua ragazza?» deglutisco a mezzo metro da lui.

«Perfetta per ogni cosa, Hailee.» Si scosta dalla macchina, avvicinandosi pericolosamente. Con lo sguardo intercetto la sua mano che si intrufola nei miei capelli, mi bacia la tempia e vengo invasa dal suo profumo. Sento caldo, tanto caldo. Non è il clima, ma esattamente il corpo caldo, muscoloso, atletico che ho a un passo da me. Un corpo talmente alto da farmi inclinare la testa indietro per guardarlo. I miei piani stanno cominciando a sgretolarsi. Maledizione, Logan Case. «Anche con uno straccio addosso lo sei. Lo sai, si?»
L'ha detto tante di quelle volte, che io gli ho creduto sempre. Perché nessuno oltre a lui mi ha visto malata con il naso arrossato, le labbra screpolate, in lacrime, vestita male. Solo lui.

«Stai facendo le prove per dopo?» ridacchio stemperando la tensione che sento. «Fingiamo di essere la coppia perfetta?» La tensione aumenta, quando il suo braccio mi avvolge completamente la vita spalmando il mio corpo al suo e i suoi occhi non smettono di guardare i miei. L'altra mano accarezza il fianco con le dita facendo lenti cerchi che salgono su verso le costole. Trattengo il fiato quando si ferma sotto la curva del seno, stacca le dita dal mio corpo e lo toccano di nuovo  posandole sulla clavicola.  Fermati, ti prego. Il tocco gentile di prima, diventa sfacciato e inserisce la mano tra i capelli, stringendoli tra le dita, così da portarmi ancora più vicina a lui. Il suo fiato è corto e il mio ancor di più. Stiamo fingendo sul serio?Sussulto quando sento il suo alito fresco sulle labbra e automaticamente, le mie braccia si posano sulle sue spalle evidenziate dalla giacca di alta sartoria. Gioco anch'io, tocco la punta del naso con il mio e poi lo sfioro con le labbra.

Con Tutto Il Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora