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Pov T/n

Ero al parco alle tre di notte. Il giorno prima non ero riuscita a venire, perché ero fin troppo stanca per riuscire ad alzarmi.

Infatti ero rimasta a dormire per tutto il giorno.

Ero seduta su una panchina per aspettare Satoru. Anche se quella volta non mi aveva preferito parola.

Forse si era arrabbiato perché non ero venuta quella sera?

Ormai stavo aspettando per fin troppo tempo, così decisi di alzarmi e darmene via.

Pov Suguru
Ero preoccupato per Satoru. Lo aspettavo sotto casa sua come facevo ogni mattina, ma oggi qualcosa sembrava diverso. Quando finalmente uscì, lo salutai come sempre, ma lui non rispose. Nemmeno uno sguardo, nulla.

Il suo viso era teso, lo sguardo fisso davanti a sé. Non era da lui comportarsi così, ed era evidente che qualcosa lo turbava profondamente.

<<Satoru, tutto bene?>> chiesi, cercando di capire cosa lo tormentasse. Ma lui continuò a camminare, ignorandomi completamente. La preoccupazione aumentava, ma decisi di non insistere subito. Forse aveva solo bisogno di un po' di tempo.

Arrivammo alla stazione del treno, dove trovammo Shoko e T/n già sedute, chiacchierando fra loro. Satoru si isolò immediatamente, scegliendo un posto distante.

Di solito, avrebbe scherzato con loro, magari fatto qualche battuta. Ma oggi era diverso. C'era un gelo tra lui e T/n che non riuscivo a spiegarmi.

Durante il viaggio, tentai ancora di parlare con lui, ma ogni tentativo fu vano. La tensione cresceva, e non sapevo come affrontarla.

Cercai di osservare i suoi gesti, i suoi movimenti, sperando di trovare qualche indizio su cosa potesse essere successo. Ma Satoru era chiuso come un libro, e ogni tentativo di aprirlo sembrava inutile.

Arrivati alla scuola delle arti occulte, l'atmosfera non migliorò. Incontrammo i primini, Haibara e Nanami, che sembravano entusiasti di essere lì.

Anche Mei e Utahime, gli studenti più grandi, si avvicinarono subito a parlare con T/n e Shoko.

Io continuai a cercare di capire cosa stesse succedendo con Satoru, ma ogni tentativo sembrava destinato a fallire.

Le lezioni passarono lentamente. Satoru era visibilmente distratto, e ogni tanto lo vedevo lanciare sguardi furtivi verso T/n. Qualunque cosa fosse successa tra loro, era evidente che lo stava consumando.

Cercai di concentrarmi sulle lezioni, ma la preoccupazione per il mio amico non mi dava tregua.

Alla fine delle lezioni, ci incamminammo verso casa. Decisi che era il momento di affrontare la questione direttamente.

<<Satoru, che succede? Perché stai così?>> domandai, cercando di mantenere la voce calma.

Lui esitò per un momento, poi finalmente crollò.

<<Sono arrabbiato e geloso perché ti ho visto quasi baciarti con T/n,>> confessò, la voce carica di emozione.

Rimasi sorpreso, ma anche sollevato di sapere finalmente cosa lo tormentava. <<Non ci siamo baciati alla fine,>> spiegai,

<<perché lei non è innamorata di me.>>

Vidi un cambiamento nei suoi occhi, una luce di speranza che non avevo visto da tempo.

Pov Satoru

Le parole di Suguru mi colpirono come un fulmine. <<Non ci siamo baciati alla fine,>> disse,

<<Perché lei non è innamorata di me.>>

La rabbia e la gelosia che mi avevano tormentato si dissolsero in un istante, sostituite da una gioia intensa e inaspettata. Senza dire altro, iniziai a correre verso casa di T/n, il cuore che batteva forte. Forse c'era ancora speranza, forse lei non mi aveva tradito come pensavo.

Arrivai davanti alla sua casa, il fiato corto per la corsa. Speravo di trovarla sola, di poterle parlare, di chiarire tutto. Ma quello che vidi mi paralizzò. T/n era lì, abbracciata forte a un ragazzo alto. Mi fermai di colpo, il cuore che sembrava fermarsi.

L'immagine di lei nelle braccia di un altro mi trafisse il cuore.

Tutto quello che avevo sperato, tutte le emozioni contrastanti che avevo provato, si infransero in un istante. Rimasi immobile, incapace di muovermi. La gelosia e la rabbia tornarono, ma questa volta c'era anche un senso di disperazione profonda.

Non riuscivo a pensare, non riuscivo a respirare. Ero venuto qui con la speranza nel cuore, solo per vederla tra le braccia di un altro. Ogni passo che avevo fatto, ogni sacrificio che avevo compiuto, tutto sembrava vano.

La mia mente era un turbine di pensieri confusi e oscuri. Avevo dedicato tre anni della mia vita a lei, ogni decisione influenzata dalla mia ossessione. E ora, tutto si sgretolava davanti ai miei occhi.

Restai lì, immobile, guardando la scena. Non riuscivo a muovermi, non riuscivo a pensare. Ero di nuovo avvolto dalla gelosia e dalla rabbia, ma questa volta c'era anche un senso di disperazione.

Avevo corso verso di lei con la speranza nel cuore, solo per vederla tra le braccia di un altro. E in quel momento capii che, forse, non sarei mai stato il centro del suo mondo come lei lo era stato del mio.




Stalker X Stalker ♤{Satoru Gojo X Reader} ♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora