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Un anno dopo:

Io e T/n ci trovavamo in una piccola città, venuti per aiutare Megumi con un feticcio speciale che non riusciva a trovare. Avevamo lasciato Yamada a Jichi, sapendo che sarebbe stato in buone mani.

Prima di raggiungere Megumi, decidemmo di prendere dei dolci da una pasticceria locale. Con i dolci in mano, trovammo una panchina nel parco e ci sedemmo. La luna era alta nel cielo, e la brezza leggera rendeva il momento perfetto.

Mentre mangiavamo i dolci, sentii che c'era troppa chimica tra noi. Ogni sorriso, ogni sguardo, ogni risata sembrava avvicinarci sempre di più. Era come se ci stessimo lasciando andare, dimenticando per un attimo tutte le preoccupazioni e godendoci semplicemente la reciproca compagnia. O addirittura qualcos'altro. La vidi sfregamento le cosce. Perché tenevo la mia mano sul suo fianco. Rendendola debole al mio tocco.

Era così piccola al mio sguardo. E quando nessuno mi vide, misi in bocca un mochi e glielo passai con la lingua. Obbligandola a baciarmi. Appena mi staccia allungai una mano sulla sua intimità, coprendo il tutto con il sacchetto.
T/n mi afferrò il braccio tremando.

<<Fermo, non davanti a tutti.>> Mi disse con gli occhi tinti di nero.

La presi con cautela, correndo velocemente sotto un ponte. E dopo essermi assicurato che non c'era nessuno, iniziai a baciarla con foga abbassando le mani sulle sue curve. Massaggiando la sua intimità.

Appena mi staccai dal bacio, contro voglia, mi abassai sotto di lei. Gli tolsi i pantaloni comprese il suo indumento intimo. Feco quello che le piaceva di più. Lei gradì talmente tanto da mettermi la mani in testa obbligandomi ad ampliare il mio lavoro. Ma mi dovetti fermare sentendo una presenza anomala in una scuola. Ci ricomponemmo, e andammo a controllare. Teletrasportandoci a una scuola superiore.

Pov T/n;

C'era Megumi messo proprio male, e davanti a noi era presente anche un ragazzo dai capelli rosa.

Lo guardai attentamente, accorgendomi che mi assomigluasse a qualcuno. O per lo meno la sua faccia non mi era nuova.

Satoru chiese del feticcio, scoprendo che quel ragazzino lo aveva mangiato.

Era ovvio che Satoru avrebbe voluto fare un combattimento contro di lui, quindi io mi feci da parte affiancando Megumi.

Lo scontro fu veloce e indolore. Quel ragazzo era davvero dotato. Riusciva a controllare Sukuna. Fantastico!

Mi girai a guardare Megumi, e gli chiesi: <<Cosa vorresti fare con lui?>>

Megumi ci pensò su, e in fine disse, più convinto che mai.

<<Voglio che viva.>>

<<È il tuo volere?>> Chiesi sorridente.

<<È il mio volere.>> Confermò più convinto.

<<Va bene allora. Satoru al santuario. Io prendo i ragazzi.>> Dissi dirigendomi verso le macerie.

Entrando dentro l'edificio mal ridotto. Andando a cercare gli innocenti. Riuscì a trovarli solo al suono della loro tosse. Una ragazza e un ragazzo.

La ragazza mi guardò spaventata. Io la calmai abbracciandola.

<<Va tutto bene...>> Le sussurrai stringendola forte a me, facendola svenire poco dopo. La presi in braccio con una mano, caricando sulla spalla il ragazzo.

Megumi mi raggiunse poco dopo, zoppicando ad ogni suo passo.

<<Megumi, tesoro, è meglio che anche tu vada in ospedale.>> Gli suggerì cercando di aiutarlo ad alzarsi.

Lui annuì camminando lentamente al mio fianco.
<<Dove hai incontrato quel ragazzo?>>

<<Lo avevo incrociato nella sua scuola. Poi in ospedale, suo nonno è venuto a mancare.>>

<<Che tristezza. Ha i genitori?>>

<<Da quello che so, che è molto poco, non credo.>>

<<Capisco, quindi adesso è solo.>> Borbottai arrivando all'entrata del ospedale.

Dopo aver salvato la vita di quei ragazzi, e quella di Megumi. E dopo aver discusso con quelli dei piani alti, su cosa fare su itadori.
Mi annoiavo perché continuavano a ripetere constattemente le stesse frasi: "È pericoloso" o "potrebbe ucciderci tutti." Ma dopo vari discorsi, riuscì a prendere in mano la situazione convincendo i vecchi di lasciarlo in vita, e ucciderlo solo una volta aver finito di ingoiare tutte le dita.  E una volta finito mi afrettai di raggiungere Satoru, che si trovava con Yuji dentro il santuario. Il poveretto dormiva profondamente.
E appena si svegliò disse il nome di Megumi.

<<Buongiorno...>> Lo salutò Satoru.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10 ⏰

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