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La giornata con Neko passò molto velocemente, era una ragazza divertente e simpatica.

Proprio come aveva detto Shoko. Però non mi aveva rivolto parola nemmeno una volta.

Tornammo tutti a casa, ed io mi lasciai cadere sul divano del soggiorno.

<<Come sta signorino?>> Mi chiese Yuri, il mio assistente.

<<Tutto bene.>> Dissi soltanto.

<<Allora perché mi sembra così stanco?>>

<<Sono rimasto fuori per ore. Suguru non voleva tornare a casa.>> Dissi a ricordando la terribile giornata.

<<Non ho voglia di parlarne.>> Fini la conversazione alzandomi e tornai in camera mia.

Ero stanco morto. La giornata era stata lunga e faticosa, piena di impegni che sembravano non finire mai. Mi sentivo esausto, come se ogni goccia di energia fosse stata risucchiata dal mio corpo. Speravo che passare del tempo con gli amici mi avrebbe aiutato a rilassarmi un po', ma qualcosa continuava a disturbarmi.

Avevamo incontrato Neko per la prima volta proprio quella giornata. Shoko ce l'aveva presentata come una sua amica, e inizialmente sembrava una piacevole aggiunta al gruppo. Tuttavia, mentre la serata avanzava, notai qualcosa di strano. Neko non mi aveva rivolto quasi parola. Era rimasta tutto il tempo con Suguru, e sembrava completamente assorbita dalla loro conversazione. Si erano addirittura scambiati i numeri.

Mi sentivo escluso, un estraneo in mezzo a persone che conoscevo da anni. Guardavo Neko e Suguru ridere e scherzare tra loro, e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Mi chiedevo se avessi fatto qualcosa di sbagliato o se ci fosse qualche problema di cui non ero a conoscenza. Ogni volta che provavo a interagire, la risposta di Neko era breve e distratta, come se non avesse davvero voglia di parlarmi.

Questo atteggiamento mi metteva a disagio. Ero troppo stanco per cercare di capire meglio la situazione, ma l'inquietudine non mi lasciava.

Dopo un po', decisi di fare un passo indietro e lasciare che la serata seguisse il suo corso. Mi sedetti un po' in disparte, osservando gli altri parlare e ridere. La stanchezza della giornata si mescolava alla frustrazione e alla tristezza che provavo per l'atteggiamento di Neko. Speravo che fosse solo una fase passeggera e che presto tutto sarebbe tornato alla normalità.

Chiusi gli occhi addormentandomi sul posto.

<<Sei davvero divertente Satoru!>>

Mi svegliai bruscamente cadendo giù dal letto.

Guardai l'ora. Ed erano le tre di notte.

Tornai a letto, ma non riuscivo a prendere sonno. Ormai mi ero svegliato.

Mi alzai e indossai un capotto, sgattaiolando di casa, con l'idea di fare una passeggiata notturna.

Camminai verso il parco giochi sedendomi beato sullo scivolo.

Sentì dei passi dietro di me. Mi girai spaventato.

Era Neko.

<<Ahm, buone tre di notte?>> Disse avvicinandosi a me.

<<Come mai sei qui fuori Neko-chan?>> Chiesi rimanendo seduto.

<<Non riuscivo ad addormentarmi. E tu?>>

<<Neanche io.>>

<<Hai preferito fare una passeggiata?>>

<<Già, anche se è più divertente stare al parco.>> Dissi stendendomi interamente sullo scivolo.

<<Davvero? Io non ci andavo mai stata da piccola.>> Si confessò con me.

Corse verso l'altalena salendoci per divertirsi. Rideva felice con assieme il rumore della ruggine.

<<Vieni Gojo-kun. È divertente.>>

Feci come aveva detto e la raggiunsi.
<<Mi puoi spingere? Non riesco ad andare più inalto di così.>>

Accettai. Cominciai a spingerla. Andava sempre più in alto. Effettivamente stavo spingendo fin troppo forte. Però apprezzava.

<<È bellissimo! Adesso salto!>> Gridò

<<Cosa?!>> trasalì. Lei saltò ed io mi precipitai ad affermarla.

Cademmo tutti e due, con lei a cavalcioni sulla mia pancia. Continuava a ridacchiare. Feci un sospiro di sollievo.

<<Per fortuna che ti ho presa. Ma sei impazzita? Eri fin troppo in alto, ti saresti fatta male.>>

Lei si sedette sulla mia pancia, facendo fin troppa pressione.

<<Volevo solo divertirmi. Non ho mai fatto niente del genere.>>

Mi toccò il petto trascinando la mano sul mio petto.

<<Spero non ti sia fatto troppo male.>> Disse alzandosi.

Corse verso gli scivoli salendo con le scale scendendo giù scivolando. E lo rifece un centinaio di volte.

<<Non mi raggiungi Gojo-kun?>>

Non capivo il perché, ma appena mi ordinava qualcosa io lo eseguivo.

Andai a salendo scendendo giù. E continuo per un paio di minuti.

<<Posso chiederti una cosa?>>

Lei si girò annuendo.

<<Perché continuavi ad ignorarmi oggi?>>

Lei spalancò gli occhi sorpresa.
<<Ma no. Non l'ho mai fatto. Pensavo solo di non starti simpatica, Shoko mi aveva detto che eri piuttosto furioso all'idea di aiutarmi assieme a voi.>>

Chiusi gli occhi.
Idiota!

<<Mi dispiace, all'inizio era così. Ma poi ho cambiato idea.>>

<<Disipiace anche a me. Non volevo che pensassi che ti odi. Sai, penso che tu abbia un carattere davvero carismatico. Penso di adorarlo.>>

A quella frase scattai immediatamente da lei bloccandole lo spazio per passare.

<<Davvero?>> Chiesi.

<<Si. Non ho mai incontrato persone così. Lo trovo adorabile.>>
Cercò di alzarsi, ma io la feci appoggiare la schiena sullo scivolo avvicinandomi a lei.

<<Ne sono felice.>>

Ridacchiò in modo nervoso, riuscendo a scappare.

<<Vuoi andare a fare un amareggiata?>> Mi chiese tutta rossa.

Stalker X Stalker ♤{Satoru Gojo X Reader} ♤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora