Sentivo una mano sul mio fianco. Mi giro spaventata. Era solamente Ian, che infarto. Aspe, cosa!? Che minchia ci fa Ian qui, mi aveva detto che se ne andava.Senza pensarci due volte lo svegliai.
"Oddio, chi è morto!?" disse agitato
"Ma sei coglione? Mi avevi detto che te ne andavi" dissi irritata
"Mi ero addormentato un attimo" disse stroppicciandosi gli occhi con le mani
"Un attimo!? Sei stato tutta la notte qui!"
"Non l'ho fatto apposta! Non ti agitare più di tanto, ero solamente stanco"
"Va bene va bene, non ho voglia di litigare alle dieci e mezza di mattina" dico esaustaPassano un paio di secondi
"Che fai ancora qui? Vattene" dico
"So che la mia presenza non ti dispiace" disse Ian con quel suo solito ego. La cosa che mi dava fastidio, non era il modo in cui lo ha detto, ma il fatto che avesse ragione.
"Vattene Ian" dico seria, non volevo dargliela vinta
Lui non mi ascoltò e si mise bello sdraiato sul mio letto.
"Fai davvero? Sembri un bambino" dico innervosita
Lui continua a non ascoltare le parole che escono dalla mia bocca.
"D'accordo, io vado a farmi una doccia, se dopo sei ancora qui ti lancio una sedia addosso" dissi rassegnataOggi una mia amica mi aveva chiesto di uscire, non la vedevo da un po', quindi accettai.
Come vestiti scelsi una maglia rosa senza le spalline e dei flared jeans azzurri.
Presi i miei prodotti alla ciliegia e li posizionai per terra vicino alla doccia.
Mi assicurai che in bagno c'era tutto.
Vestiti, shampoo, balsamo, bagnoschiuma e asciugamano
Chiusi a chiave il bagno per sicurezza.
Incominciai a spogliarmi e ad entrare dentro la doccia.
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Stavo avvolgendo un asciugamano attorno al mio corpo e dopo aver fatto iniziai a lavarmi i denti.
Finito di fare tutto incominciai a vestirmi. Mi misi le scarpe, aprì la porta del bagno e c'era ancora pel di carota comodamente sdraiato sul mio letto.
"Ma allora sei sordo" dissi semi-incazzata
"Che ho fatto stavolta?" disse innocente
"Ti ho detto di andartene Ian"
"Dove vai?"mi domandò la testa rossa
"A cazzeggiare per i fatti miei" dissi mettendo le mani sui fianchi
"Capito, bene me ne vado" disse finalmente il ragazzo
"Finalmente! Addio!" dissi
"Ci rivedremo sta' tranquilla vicina"
"Speraci!" dissi e nel mentre chiusi la finestra------------------------------------------------------------
Ero al centro commerciale con Tami, la mia amica, lei aveva comprato un sacco di cose mentre io non ero interessata a nulla.
Tami era una ragazza bionda, occhi celesti e molto alta.
Insomma, era una bella ragazza.
"Tu non compri nulla?" mi domandò la bionda
"Non c'è niente che mi piace qui, sono troppo appariscenti questi vestiti" dissi
"Che ne dici se andiamo all'Alibi?" mi chiese con un bellissimo sorriso stampato in faccia
"d'accordo, destinazione Alibi" dissi ridacchiando------------------------------------------------------------
Siamo arrivate all'Alibi e vidi subito Ian intento a bere una birra.
Era fottutamente sexy.
Mi sedetti un po' lontano da lui.
"Mi eviti adesso?" parlò la testa rossa
"Che cosa?" dissi perplessa
"Come mai ti sei seduta lontano da me, nemmeno se fossi uno stupratore"
"Perché dovrei sedermi vicino a te?"
"Era solo una domanda, rilassati" mi disse
Sbuffai e mi sedetti vicino a lui
"Contento ora?" domandai furiosa
"Sí, sono contento ora" disse con un sorrisetto beffardo.
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solo io e te -Ian Gallagher-
RomanceAmelia Lewis,una giovane ragazza di 15 anni,ha perso da poco la mamma e il papà. Lei essendo troppo piccola per prendersi cura da sola si trasferisce dalla nonna che l'avrebbe aspettata a braccia aperte. Si ritrova così ai piedi della stazione,appen...