Oggi niente "buonanotte vicina"

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15 agosto, giovedì, ore 8:30.

Mi svegliai di colpo, quasi sbattendo la testa con l'armadio. Era il mio telefono che squillava, ma non era la sveglia, qualcuno mi stava chiamando. Ma chi cazzo è a quest'ora. Debbie. Scassamaroni. Risposi alla sua chiamata incazzata.

"Debbie, che cosa vuoi alle otto e mezza?!"
"Scusa Amy, ma dobbiamo unirci tutti a casa mia, ora Ian non c'è, dovrebbe essere al lavoro, sapevi che faceva il paramedico?"
"Debbie un discorso alla volta, perché dovrebbe interessarmi quello che fa Ian? E arriverò tra poco a casa tua, stai calma" risposi alle sue parole
"Bugiarda, vorresti sapere quello che fa Ian, ma comunque, non è questo quello che importa. Ho parlato con Kevin e Veronica, oggi non andate a lavoro. Dobbiamo preparare il compleanno, entro stasera, ad Ian. Quindi muovi il tuo bel culo e vieni qui!" staccò la chiamata. Posso dire una cosa? Ho perso due coglioni!

Mi andai a preparare mettendomi dei pantaloncini classici, una canottiera verde scuro e degli stivaletti neri. Presi il telefono e lo misi nella tasca posteriore e uscì di casa per andare dai Gallagher.

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Bussai alla porta e mi aprì Fiona
"Hey, entra" mi fece spazio e io entrai
"Vieni, siamo tutti in cucina" mi disse
La seguì e mi uní anche io
"Hey sorella" si avvicinò Carl e mi diede il pugno, io mi limitai a sorridere

In cucina c'era Fiona, Debbie, Carl, Lip, Veronica, Kevin e il piccolo Liam in braccio a Lip.

"Allora, dobbiamo dividerci i compiti: Fiona e Carl compreranno le cose, sulla scrivania di Carl c'è un biglietto con una lista delle cose che dovete comprare.
Lip, Veronica e Kevin agirerete per ultimi, voi metterete le decorazioni e sceglierete la musica e vi occuperete delle bevande. Mentre io e Amelia ci occuperemo di prenotare il locale, sistemeremo il falò che ci sarà a fine serata e sceglieremo il cibo. Tutto chiaro?" Parlò Debbie
"tutto chiaro" dicemmo tutti in coro
"Ci metteremo all'opera ora, in questo preciso momento. Quando Carl e Fiona finiranno di comprare le decorazioni, andrete da Lip, Veronica e Kevin che conserveranno tutto e domani pomeriggio incominceranno ad allestire il locale" disse Debbie come se fosse il capo militare.

"Bene, miraccomando, attenzione. Andiamo Amy" Debbie incominciò a camminare davanti a me e io la seguí.

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Eravamo al locale in cui si sarebbe svolta la festa a sorpresa, e Debbie parlò con il proprietario
"Mi scusi!" disse battendo le mani sul bancone
"Sì, ditemi" rispose un uomo sulla cinquantina
"Allora, io volevo organizzare una festa a sorpresa domani, e volevo anche fare una specie di falò dietro il locale siccome c'è il mare e dopo volevamo farci un tuffo, è possibile?" parlò Debbie
"Sì, allora, fatemi segnare e vi dirò quanto costa"
passarono un paio di secondi e lui disse il numero e...
"Sono 50€ più il falò sono 10€, in tutto vale 60€, potete decidere se pagare con carta o contanti, potete pagare anche ora se volete" disse quel vecchio bastardo mangia soldi. Debbie prese la carta di credito e pagò.
Uscimmo dal locale e la prima a parlare sono stata io.
"Dove hai rubato quella carta di credito?" domandai
"Non l'ho rubata... l'ho presa in prestito..." disse palesemente mentendo
"Debbie, dove l'hai trovata"
"Okay! l'ho trovata per terra, insomma, non è colpa mia se la padrona è una tale cogliona! Così l'ho presa!"
si giustificò la rossa
"Va bene, va bene, era solo una domanda"

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Eravamo a casa Gallagher ed io ero sul loro divano con in braccio Liam che guardavamo la televisione.

Qualcuno da dietro prese Liam in braccio e quindi mi girai di scatto, era Ian.

"Hey! Perché?" dissi quasi offesa
"È mio fratello, ho il diritto di prenderlo in braccio" disse sedendosi sul divano con lui in braccio
"Da quanto fai il paramedico?" domandai curiosa e incrociando una gamba sopra l'altra girando la testa verso di lui. Ovviamente buttò l'occhio sulle mie gambe e poi guardò Liam.
"Perché ti dovrebbe interessare?" mi disse bruscamente
"Okay, calmati, volevo solo farti una domanda" dissi calma, a differenza sua!
"Ho diciotto anni, domani diciannove, ho bisogno di un lavoro e così faccio il paramedico" mi rispose finalmente.
Mi limitai ad annuire solamente per poi alzarmi in piedi
"Dove vai?" mi domandò lui
"A casa, ti ricordo che ci vive anche mia nonna e non so cosa potrebbe fare da sola"
"Okay, ho capito" Ian mise Liam sul divano e poi si alzò in piedi e si mise di fronte a me
"È meglio se esci dall' altra porta, in quella principale c'è Frank che dorme sullo scalino" disse camminando davanti a me e io lo seguí. Ero curiosa del perché ci fosse Frank che dormiva lì, ma non glielo domandai.
Arrivammo alla porta della cucina e lui mi aprì la porta.
"Perché questa cosa?" dissi con una faccia stranita.
Lui mi mise una mano sulla schiena e mi fece avanzare.
"Perché voglio, ora, ciao Amelia" disse chiudendomi la porta in faccia
"Stronzo" sussurrai e camminai verso casa mia.

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Erano le due del mattino ma io non avevo ancora sonno. Ero sul letto ed avevo appena finito di cambiarmi nel pigiama in due pezzi, la parte di sopra era una semplice cannottiera e il pantaloncino in seta con una stella nera disegnata sopra, nel mentre leggevo il libro che avevo da poco preso dalla libreria.

Dalla mia finestra vidi la stanza di Ian con la luce chiusa ma che dopo poco si aprì. Vidi Ian entrare nella stanza e prendere le sue pillole e poi mi vide che lo stavo osservando, che figura di merda.
Abbassai velocemente lo sguardo sul mio libro riprendendo la mia lettura.

Dopo un po' la mia vescica stava per scoppiare così andai in bagno e chiusi la porta.

Finito scaricai e uscì dal bagno trovando Ian che stava per aprire il mio cassetto della biancheria intima.
Tirai leggermente Ian indietro e mi misi davanti il cassetto.
"Non puoi aprire questo cassetto! Sciacqua via!"
"E perché no?" disse incrociando le braccia al petto. Che faccio ora? Gli dico della biancheria intima o del regalo?
"Perché... perché c'è la mia biancheria intima qui, è privata"
"Va bene, okay" disse alzando le mani in segno di arresa e si sedette sul letto adocchiando il mio libro
"Icebreaker" disse leggendo il titolo del libro.
Sgranai gli occhi appena lo prese in mano, diciamo che non era un libro adatto alla mia età... vabbè, capita!

Presi il libro dalle sue mani e lo misi nella libreria
"Non puoi toccare nemmeno questo! Insomma, cosa vuoi?!" dissi incrociando le braccia al petto
"Infastidirti, e vedo che ci sto riuscendo parecchio" disse con quel suo solito sorrisino da stronzo
"È notte! Non puoi infastidirmi domani?!"
Lui si appoggiò al muro del letto e strofinò la sua mano sul mio letto come per dire di mettermi vicino a lui. Così lo feci. Mi misi ad un fianco con il viso rivolto verso di lui.
"La notte mi rende vulnerabile, lo odio" disse Ian facendo una smorfia. Io mi limitai a sorridere, adoravo il suo lato dolce, soprattutto se questo suo lato lo era con me.
Mi misi seduta sul letto, a gambe incrociate.
"Non ho sonno" dissi giocherellando con le dita delle mie mani.
"E quindi? Che vorresti fare?" disse Ian, percepì subito quello che lui intendeva, da quel suo sguardo e dal suo tono.
"Scordatelo, guardiamo un film?" proposi e mi alzai dal letto
"No" Incrociò le braccia al petto
"Perfetto!" mi alzai dal letto e accesi la televisione e poi misi un film, scelsi colpa delle stelle.

Mi misi vicino a Ian e mi appoggiai al muro del letto.
Premetti il tasto per avviare il film.
"Ti avevo detto che non volevo guardare un film con te" mi disse lui
"E menomale che la notte ti rendeva vulnerabile. Sta zitto e guarda." dissi guardando la televisione.
Lui roteò gli occhi e finalmente guardò lo schermo.
Io mi misi sotto le lenzuola e mi sdraiai più comoda.
"Comoda?" mi domandò
Io mi limitai ad annuire

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Eravamo arrivati a metà film e io sentivo i miei occhi chiudersi, finché non mi addormentai.

Ian pov's
Eravamo a metà film e vidi Amelia che dormiva, così chiusi la televisione e posai il telecomando sul comodino.

La spostai leggermente più in basso per farle mettere la testa sul cuscino e mi sdraiai pure io ma a pancia in sù, aspettando di addormentarmi.

Guardavo il soffitto, non riuscivo ad addormentarmi quindi presi il telefono.

Dopo un paio di minuti sentì un peso sul petto. Guardai in basso e vidi la testa di Amelia poggiata sul mio petto. Posai il telefono e non sapevo che fare, se spostarla o lasciarla. Alla fine la lasciai in pace e accarezzai i suoi capelli lisci.
Dopo un paio di minuti mi addormentai con la testa di Amy sul mio petto.

Oggi niente buonanotte vicina...

solo io e te -Ian Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora