Elisa SucchiaCazzi

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A svegliarmi fu la fottuta sveglia del cazzo.

Decisi di non fare colazione, non avevo molta fame, ma mi preparai direttamente. Volevo vestirmi carina oggi.

Mi misi dei flared jeans neri con la cintura sopra, una canottiera del medesimo colore e degli stivali sempre neri. Sembrava che stessi andando ad un funerale. Aggiunsi anche dei gioielli, ma non troppi e infine presi uno zainetto nero.
Oggi Ian non mi poteva accompagnare, infatti verranno Vi e Kev a prendermi.

Salutai mia nonna e aspettai fuori casa la macchina dei miei baristi preferiti.

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Ci stavamo dirigendo all'Alibi con la macchina di Kev, e Vi iniziò a parlare.
"Amelia sapevi che questa sera facciamo una festa all'Alibi?"
"No, non ne sapevo nulla Veronica" gli risposi stranita
"Cazzo mi sono dimenticata di dirtelo ieri Amelia, perdonami" disse dispiaciuta
"Ei stai tranquilla, adesso lo so" la rassicurai mettendo la mia mano sulla sua spalla
"Chi ci sarà alla festa?" domandai curiosa
"La famiglia Gallagher, I Milkovich e altre persone che non conosco io ma che conosce Kevin" rispose Vi alla mia domanda

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Sto preparando una vodka per una ragazza, a distrarmi fu la porta dove poco dopo spuntò Frank. Dio, uccidetemi cazzo
"Ei Lewis! Ecco i tuoi fottuti soldi" disse Frank lanciandoli sul bancone
"Come li hai guadagnati?" dissi alzando un sopracciglio
"Come guadagna un Gallagher, spacciando" disse fiero
"Voglio soldi puliti" dissi irritata
"E come faccio a guadagnare 300 euro!?"
"Trovandoti un lavoro vero!" dopo questo gli ridiedi i soldi.

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Era mezzogiorno, Vi e Kevin stavano chiudendo, hanno detto che chiudono prima così che alle otto e mezza di sera riaprono per fare la festa.

Mi accompagnarono a casa, salutai mia nonna che stava mangiando tranquillamente della pasta al sugo, e andai in camera mia per farmi una doccia.
Preparai bagnoschiuma, shampoo e balsamo ed entrai dentro la doccia.

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Stavo scegliendo cosa indossare per la festa e optai per un vestito rosso scuro corto, Vi mi aveva detto che un vestito rosso scuro mi sarebbe stato meravigliosamente. Ed era vero, ero fottutamente sexy. Come scarpe mi misi i tacchi Luis Vuitton neri, presi una borsa del medesimo colore e infine mi feci la piastra.
Cazzo ero una figa da paura oggi.

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Ero all'Alibi e la festa era già incominciata, i primi ad entrare furono i Gallagher.

Debbie e Fiona venirono subito verso di me, cazzo erano fighe pure loro.

Debbie aveva un vestito bianco con degli stivali beige, e Fiona aveva un tubino blu scuro.

Io e Fiona ci abbracciammo calorosamente. Io e lei per un periodo avevamo litigato, mi aveva preso il portafoglio e non me lo ha più ridato, ma poi abbiamo risolto.

"Ei sei una stra figa!" disse per prima Debbie
"Nemmeno tu scherzi ragazza" dissi anche io
Nel mentre Fiona era andata a ballare con un ragazzo, Jimmy Lishman, un fottuto bastardo che la sfrutta e basta.

"Quindi? Come mai così sexy?" mi domandò Debbie sorridente
"Volevo essere carina, credo" dissi perplessa.

Perché mi sono impegnata così tanto a vestirmi? Era già tanto se avessi una gonna nell'armadio.

Un ragazzo chiese a Debbie di ballare, Derek Delgado, era un figo della madonna, ma non era il mio tipo. A Debbie quel ragazzo gli piaceva fin troppo, infatti accettò lasciandomi da sola.

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La porta si spalancò e c'erano i Milkovich, Terry Milkovich è lo stupratore di prima categoria, si sarebbe scopata la più puttana di questa festa. Stava adocchiando tutte una per una. A distrarre i miei pensieri fu Frank.

"Ho trovato un lavoro, così finalmente potrò bere la mia birra" disse quest'ultimo
"E bravo Frank Gallagher, adesso non rompere il cazzo" dissi irritata.
Vicino a Frank si sedette Ian, che mi scrutò dall'alto al basso.

Ian era più grande di me, non mi avrebbe mai accettata. Lui ha 18 anni e io solo 15.
Mi avrebbe portata solo a letto e basta.

Stavo per dire qualcosa, fin quando vicino ad Ian si sedette una ragazza. Era Elisa Blair, una puttana succhiacazzi, andavamo a scuola insieme in Texas ed eravamo migliori amiche ma si era rivelata una serpe. Ci odiamo a vicenda, si è scopata tutta South Side compreso Ian, lei pensava che pel di carota l'amava, ma la testa rossa se l'è scopata solo per noia.

"Ei Amelia!" disse con quella sua vocina stridula. Un pugno nell'occhio, poi vediamo se dici ancora 'Ei Amelia' con quel tono da puttana. Ian era palesemente irritato della sua presenza, ma io non potevo fare nulla.

"Due birre" disse Elisa SucchiaCazzi.

Dovevo farlo, era il mio lavoro.

Nel mentre che prendevo i bicchieri sentí Elisa dire "Amelia Lewis è una fottuta sfigata, è ancora vergine, suo padre si ubriacava e picchiava la madre
e lei come una piccola sfigatella piangeva sempre"

Che cosa sentono le mie umili orecchie!?

Presi la bottiglia di birra e gliela rovesciai addosso e come se non bastasse andai dietro di lei prendendola per i capelli e trascinandola fuori dal locale. Lei era il cane e i suoi capelli erano il guinzaglio.

"Brutta troia del cazzo sparisci dalla mia vista" dissi incazzata. Chiusi la porta del locale e ritornai dietro il bancone.

"Quindi sei vergine eh?" disse Ian, è come se si fosse soffermato su quella parola e non abbia ascoltato il resto.

"Si e quindi? Di certo non mi faccio tutta South Side" dissi con un sorriso falso
"Nulla, era solo una domanda" disse con un sorrisetto beffardo.

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Debbie e Fiona mi avevano chiesto di ballare, chi sono io per dire di no? È ovvio che io abbia accettato.

In sottofondo c'era la canzone "Yo Voy" di Zion & Lennox e Daddy Yankee.

I miei fianchi si muovevano a ritmo della canzone e sentì uno sguardo bruciarmi addosso. Era lo sguardo di Ian Fottuto Sexy Gallagher. Lo vidi alzarsi e venire verso di me e poggiare le sue mani sui miei fianchi.

Esse erano talmente fredde che le sentivo anche attraverso il tessuto.

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Stavamo chiudendo il locale, si erano fatte le mezzanotte e mezza e io ero stanca morta.
Ad accompagnarmi a casa fu Ian e per tutto il tragitto non proferimmo parola.

Arrivata davanti casa ci salutammo e lui parcheggiò dietro casa sua. Io nel mentre ero entrata in casa. Nonna non c'era, evidentemente stava dormendo, meglio non svegliarla.

Andai in camera mia dove mi misi il pigiama, che finalmente trovai, e andai a dormire.

Sento ancora le sue mani sui miei fianchi.

solo io e te -Ian Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora