Capitolo 2

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Mi guardò negli occhi e sussurrò un po troppo vicino a me:

-"Ehi,sono Jack"-

Aveva una voce dolcissima e quelle labbra carnose,con la voglia di morderle.

Io arrosii e timidamente gli dissi:

-"C-ciao,io sono Shaila."
Quasi arrossendo?

Beh,non posso biasimarlo,è il primo ragazzo che mi dà tante attenzioni o perlomeno sono io che glielo permetto.

-"Siamo nella stessa classe se non sbaglio."

-"Si"

-"Sarà un anno molto divertente,piccola."

Dice in tono malizioso,facendomi l'occhiolino.

-"Non fare l'attaccabrighe con me,non funziona."

Dissi sicura di me.

Lui ridacchia,e attirandomi a se dice:

-"Come puoi resistere ad un bocconcino come me?"

Modestia,portami via...

Allontanandomi bruscamente gli rispondo a tono:

-"Senti,ho da fare adesso okey? Ci si vede!"

Sbottai acida. Le cose che odio di più delle persone sono: l'arroganza,la presunzione e la troppa convinzione. Lui era proprio una di quelle.

-"A domani,piccola."

Gli lanciai un'occhiataccia e m'incamminai verso la fermata dell'autobus.

Dopo circa mezz'ora di viaggio,arrivai a casa. Frequentavo la Hight School di New York,alla fine non era così distante da casa mia.

I miei non c'erano,la cosa era molto strana,erano sempre a casa loro.

-"Mamma?! Papà?!

-"Mamma?!"

-"Papà!?

Trovai un bigliettino sopra il tavolo con scritto: 'Cara Shaila,io e papà siamo dovuti urgentemente partire per lavoro,mi dispiace averti lasciato così. Nel frigo troverai tutto l'occorrente per mangiare, noi ritornereno presto. Ti vogliamo bene,mamma e papà.'

Non ci posso credere,i miei genitori mi avevano lasciata così in due secondi, loro e la grande fissazione per il lavoro. So che lo fanno per noi e per non farmi mancare niente,ma in questi ultimi tempi non li vedo quasi mai.

Ad un tratto mi arriva un messaggio nel cellulare:
'Ehi,Piccola"

È un numero sconosciuto,sicuramente i soliti cretini che mi fanno gli scherzi. Prima mi chiamavano,ora sono arrivati anche a mandarmi messaggi.
'Chi sei?! Non sono in balia di scherzi!'

La risposta non tarda ad arrivare.

'Ma come?non mi riconosci?'
'Dovrei?'
'No,forse no'
'Allora mi dici chi sei oppure no?'
'Lo sai,a me piacciono molto i misteri,a te no?'
'No.'

Mi fece una stupida faccina che sorrideva,ma io non gli risposi. Ma dico io,la gente non ha cosa fare?!

Morivo di fame. Mamma ha detto che c'era tutto l'occorrente nel frigo. Bene,andiamo a vedere.

Aprii e trovai delle belle lasagne cucinate da poco. Ho la bava come una fontana. Mi affretto a prendere un piatto e mi siedo a tavola gustandomi a pieno quella meraviglia. Era musica per il mio stomaco.

Poco dopo,presi un libro e mi misi a leggere. Di recente avevo acquistato a scuola "Sarà perché ti amo",c'era stata una sottospecie di mercatino del libro. Qualsiasi libro che volevi era a metà prezzo e colsi subito l'occasione. È un libro molto interessante,solo che la storia d'amore inizia quasi alla fine del libro,ma all'inizio c'è tutta un'avventura molto eccitante.

Ma dopo un po un altro messaggio. Che imperterriti!

'Sei una ragazza di poche parole,eh?'
'Ma mi spieghi che vuoi?'
'Uscire con te'
'Cosa?! Ma dico,ti sei fumato il cervello?'
'Di erba ne ho provata tanta,ma questa mi è ancora sconosciuta'
'Senti,non so chi sei e non so cosa vuoi. Puoi lasciarmi in pace per piacere?graazie.'
'Ma io te lo detto cosa voglio'
'Non esco con gli sconosciuti'

Chiunque fosse,mi stava davvero facendo innervosire. Spensi il telefono e decisi di non rispondergli più. La demenza di certe persone...

Nel frattempo,ripresi a leggere il mio libro.

SPAZIO AUTRICE
Bene ragazzi,come promesso ecco il secondo capitolo, spero che vi piaccia anche questo. Se volete che lo continuo fatemelo sapere,commentate e votate,sciooo.
-isa

◆Un amore impossibile◆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora