Capitolo 15

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Ho passato una delle notti più brutte della mia vita,avrò dormito si e no due ore... il dottore aveva detto che con le nuove pillole che mi aveva prescritto, sarei dovuto stare meglio.

Sono le sette del mattino e Shaila ancora dorme. Decido di farmi una doccia e poi, mi dirigo a fare alcuni accertamenti.

Cerco di rilassarmi sotto il getto d'acqua calda, ma la testa mi sta scoppiando. Ho un dolore allucinante e so che in questo momento,nessun medicinale farebbe effetto. 

Esco,mi vesto,lascio un bacio in fronte a Shaila e sopra la scrivania, le lascio un bigliettino con su scritto 'sono uscito un attimo,torno subito. Un bacio, Jack'

Afferro le mie cose,e mi dirigo all'ospedale più vicino.

Nel frattempo che aspetto il mio turno, penso che forse dovrei dirlo a Shaila. Ma non adesso,con tutto quello che sta passando.

"Jack Timenton" mi richiama alla realtà, un'infermiera sulla trentina più o meno. Formosa, con capelli rossi e ondulati.

"Prego, si accomodi"

Mormoro un grazie, ed entro nella stanza. 

"Allora,signor Timenton,ho visto la sua cartella clinica. Non è messo molto bene, a quanto pare" disse il dottor Johnson.

Era un uomo molto colto, a volte un po scorbutico, ma simpatico. Alto e non tanto carino,ma nemmeno tanto brutto. Aveva i capelli di un colore misto,tra il nero ed il grigio.

"Vede dottore, il mio medico, tempo fa, mi aveva prescritto questi medicinali e devo dire che per un periodo hanno fatto effetto,ma ieri ho incominciano di nuovo a vomitare ed i dolori sono aumentati. Non mi fanno più effetto,ormai." Dissi mostrandogli la scatola.

Il dottore, cambiò subito espressione. Sembrava preoccupato,il che mi fece leggermente agitare.

"Venga,si accomodi, dobbiamo fare una risonanza magnetica" disse serio.

Ed ecco che la tortura ricomincia. La cosa più brutta di essere infilato in quel tubo è che non devi assolutamente muoverti.

Mi spoglio, indosso il camice e mi sdraio in attesa che questa risonanza finisca presto.

Dopo circa un'ora, il dottore rientra con i risultati e dalla sua espressione facciale,posso capire che non porta buone notizie.

"Che succede,dottore?" Intervengo.

"I medicinali non funzionano più, poiché ormai, il cancro ha invaso tutti i suoi polmoni. Va espandendosi ogni giorno di più e-"

"Quanto mi resta?" Dissi interrompendolo senza voler sentire alcun secondo fine

"Circa otto/nove mesi.. però, forse, se viene a farsi la chemioterapia giornalmente, l'espansione potrebbe fermarsi e lei potrebbe,insomma, vivere di più.."

"Quindi,io dovrei venire ogni giorno a farmi la chemioterapia, per un qualcosa neanche sicuro?" Dissi abbastanza irritato

"So che non è facile, signor Timenton, ma forse è l'unica soluzione per vivere di più. Deve solo provare.." disse in tono comprensivo.

Ma certo! Solo provare,non è lui che deve soffrire ogni giorno. E se poi non funziona?! Però, pensandoci, potrebbe anche funzionare, devo farlo! Almeno potrò stare di più con Shaila.

"Va bene, dottore. Allora ci vediamo domani mattina" Dissi ormai stanco di star la dentro.

Ci strinsimo la mano e tornai in Hotel.
Durante il tragitto, inaspettatamente e senza accorgermene, mi si velarono gli occhi di lacrime. Non posso credere che mi rimane così poco da vivere,ho solo 18 anni.....

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