2 🌻

23 10 3
                                    

La settimana passa velocemente e finalmente arriva un po' di riposo. Chiudo a chiave il mio armadietto, piego la divisa e me la ripongo nella borsa così la porto a casa a lavare.

Mi metto lo zaino in spalle e nel momento esatto in cui esco dalla porta vado a sbattere contro qualcosa di duro. Alzo lo sguardo e mi trovo davanti a delle spalle possenti. La persona che invade il mio spazio vitale si volta molto lentamente verso di me. È Archie che sta cercando di accendersi una sigaretta ma il vento non è a suo favore, perché si spegne subito la minuscola fiamma sull'accendino.

I suoi occhi si piantano nei miei. Il suo sguardo riesce a bucare l'aria che ci divide. Per un nanosecondo non mi ricordo più come si fa a respirare e arrossisco lievemente. Mi infesta i pensieri, non mi lascia scampo. Il mio stomaco inizia a torcersi su se stesso, lasciandomi un'urgenza viscerale di spostarmi il prima possibile da lui.

È incredibile come quest'uomo non dica mai una parola, ma quanto riesca a scavarti nell'anima con uno sguardo.

«S-scusa...» borbotto ansimando. «Ci vediamo domani» aggiungo e scappo via.

Neanche il tempo di mettermi in strada e sento una goccia d'acqua cadermi sul naso.

Diavolo! Ci manca solo la pioggia! Non mi sono neanche portata dietro un ombrello perché non era previsto brutto tempo. Osservo il cielo e, in effetti, dal colore delle nuvole prevedo proprio un brutto temporale in arrivo.

Cammino il più velocemente possibile verso la fermata dell'autobus in mezzo ai primi goccioloni di pioggia. Un lampo illumina il cielo e poco dopo esplode un tuono fortissimo. L'acqua continua ad aumentare e intravedo l'autobus fermarsi. Cerco di allungare il passo, ma inciampo in una pozzanghera e mi inzuppo i jeans fino alle ginocchia e le scarpe. Impreco e vedo l'autobus andare via sotto il mio naso.

Ecco, sono fregata! Ora come torno a casa sotto questa pioggia? Il prossimo sarà tra un'ora e, considerando il maltempo, arriverà pure in ritardo. Non c'è nemmeno un posto asciutto dove mi posso fermare ad aspettare.

Mi arrabbio e do un calcio alla pozzanghera davanti a me.

Persa nella mia ira, non mi accorgo nemmeno che una macchina sta arrivando alle mie spalle. Si ferma proprio al mio fianco sinistro. Il conducente abbassa il finestrino e si schiarisce la voce.

«Ti serve un passaggio?»

Questa voce io la conosco. Mi volto verso di lui ed è proprio lui. Archie nella sua BMW nera che mi chiede se mi serve un passaggio.

Valuto cosa rispondere. Un passaggio mi farebbe più che comodo, ma salire in macchina con la persona più misteriosa del Reds non so dove potrebbe portarmi.

«Ehm...» prendo tempo per finire di pensare.

Si allunga verso il lato del passeggero e apre la portiera. «Dai muoviti, altrimenti ti inzuppi ancora di più» decide.

Non me lo lascio ripetere due volte e appoggio il mio zaino ai piedi del sedile dopo essermi seduta.

«Abito vicino alla stazione» dico appena essermi messa la cintura di sicurezza.

«Non hai l'accento da qui, da dove vieni?»

Il suo sguardo curioso si posa su di me e nel frattempo si sistema meglio gli occhiali. Solo grazie a quella vicinanza noto che ha un accenno di barba sul viso ed è più accentuato sotto il labbro inferiore. I suoi occhi incrociano i miei e per qualche secondo mi sembra di essere andata in paradiso. Le sue pupille sono così tanto piantate nelle mie che mi viene la pelle d'oca.

«California» sussurro mentre i suoi occhi tornano sulla strada.

Dopo questa domanda un silenzio assoluto regna sovrano nella macchina. Cala l'imbarazzo, probabilmente solo il mio perché non mi sembra che Archie soffra di quest'emozione. L'unica cosa che mi chiede è l'ultima via, se deve girare a destra o a sinistra.

«A destra, però poi la strada è a senso unico.»

Arrivati al capolinea lo ringrazio ancora immensamente per avermi offerto un passaggio e poi lo saluto. Archie si sporge verso di me quando sono scesa dalla macchina. Abbassa un po' la testa e aggrotta la fronte in modo tale da guardarmi negli occhi. «Ci vediamo domani.»

GirasoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora