Only A Game For You

capitolo 9

Liam
Cazzo, perché tutte a me?
Questo è quello che penso prima di sbattere la testa sul muretto.  La vista mi si sfoca mentre cerco disperatamente di capire cosa mi sta succedendo. Mi tocco la testa e mi accorgo che la mia mano si sporca di sangue che si è sparso per tutto il muretto. Dove cazzo ho sbattuto?
Sento che tenere gli occhi aperti diventa sempre più difficile. É questo che si prova a morire? Sento come una voce che mi chiama, una voce conosciuta e rassicurante. Che Dio sia arrivato per mettere fine alle mie sofferenze? Sorrido, grato e spaventato allo stesso tempo dalla morte. Ci metto un po' a capire che non è Dio a chiamarmi, ma Ethan.
Questo deve rompere le palle anche mentre muoio?
"Zitto! - sussurro con le mie ultime forze - sto cercando di morire in pace!"
Non so spiegare con chiarezza quello che succede dopo. So solo che Ethan inizia a parlare al telefono con qualcuno e poi a farmi domande fuori tema di cui non capisco il senso e a cui non rispondo. Un secondo dopo sono in una barella con dei dottori che blaterano sul fatto che il mio corpo sia denutrito e quello dopo ancora in un letto d'ospedale con un'infermiera gentile che mi chiede se ho difficoltà di qualche tipo col cibo. Io, senza la voglia di inventare qualche bugia plausibile, le spiego tutto senza filtri e poco dopo lei mi annuncia che mi ricovereranno in un istituto psichiatrico fuori città nel reparto dei disturbi alimentari.  Sto per spiegarle che è impossibile che io abbia un disturbo alimentare visto che se voglio posso mangiare, ma poi penso che almeno non dovrò tornare nella mia città e sto zitto. Nessuno, neanche i miei genitori, mi è venuto a trovare. Probabilmente i miei si sono offesi perché sono svenuto considerato che prendono sul personale ogni cosa che faccio, e non ho amici o rapporti di qualunque tipo.
Sono solo come al solito.