୨⎯Capitolo 19: ad ogni ora della notte e del giorno⎯୧

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"Mamma, papà, scusate ma io devo aspettare una persona" dissi mentre un piccolo sorriso nasceva al solo pensiero, mi madre mi chiese: "Questa persona che devi aspettare è quelle che ti ha aiutato, non è vero?" Non potei fare altro che annuire mentre i miei genitori si allontanavano. 

Allora mi girai, verso dove ero arrivata, e lì vidi Giyu mentre mi sorrideva.

~Intanto

Giyu's POV

Quando, dopo quella lunga ed estenuante battaglia, mi ero risvegliato il mondo mi era crollato addosso.

Se prima l'unica persona che non mi aveva ancora abbandonato era lì con me a passare momenti tranquilli, ora, beh, lei non c'era più. Anzi più che 'abbandonato' dovrei usare il termine 'lasciato'. Lei mi rimproverava ogni volta: "Giyu! Quante volte ti ho detto che non ti hanno abbandonato! Loro, anche se non ci sono più, saranno sempre con te, ovunque tu sia. Anche se sono morti, scommetto che loro non avrebbero mai voluto lasciarti solo, ma che si sono sacrificati per te. Lo dico perché, se necessario, lo farei anch'io." E poi, ogni volta, sorrideva, in un modo dolce e premuroso, e lì, nonostante tutto, nonostante il dolore che in alcuni giorni si faceva più vivo di altri, capivo che in qualsiasi vita mi sarei rinnamorato di lei. T/n.

La guerra era finalmente finita. Tanjiro era riuscito a sconfiggere Muzan, tuttavia troppe persone erano morte, soprattutto tra noi colonne. Difatti oltre a T/n anche Mitsuri, Obanai, Himejima, Tokito e Shinobu avevano perso la vita in quella battaglia fatale.

Qualche giorno dopo il mio risveglio, non seppi mai per quanto persi i sensi quella volta, dovetti incontrare il nobile Oyakata, assieme all'unico membro dei pilastri ancora in vita: Sanemi Shinazugawa. 

Il giovane Capofamiglia ci ringraziò di essere venuti, come prima cosa. Era una giornata di piena primavera e i fiori di ciliegio erano nel loro momento più splendente, non potei che pensare a lei e al nostro albero, 'l'Albero delle confessioni' lo chiamava, solo perché lì c'eravamo dati il nostro primo bacio, pensava che ognuno avesse bisogno di un 'albero', quello era il nostro.

"Quella odierna sarà l'ultima riunione congiunta delle colonne." disse il nobile Oyakata, affiancato dalle sue sorelline. "Sanemi, Giyu" disse guardandoci "tra tutte le colonne purtroppo siete rimasti solo voi e sono morti anche tanti altri ragazzi valorosi, ma perlomeno siamo riusciti a sterminare i demoni" 

Fece un piccola pausa, poi ci guardò informandoci: "Oggi la squadra ammazza demoni verrà sciolta!" Io e Sanemi dicemmo all'unisono: "Come desidera." Poi una delle due bambine dai capelli bianchi iniziò: "Avete messo in gioco le vostre vite per lungo tempo…" L'altra continuò la frase: "...E avete combattuto per il bene del mondo e delle persone che lo abitano, impegnandovi con tutte le vostre energie."

"Pertanto la famiglia Ubuyashiki al completo vi esprime di cuore la propria gratitudine." Concluse il ragazzo inchinandosi. Subito, quasi d'istinto, io dissi che avrebbero dovuto alzare i loro volti, mentre Sanemi, accanto a me affermo: "Non c'è alcuna necessità di ringraziarci! Se la squadra ammazza demoni ha potuto svolgere il suo compito, il merito va in primo luogo agli forzi fatti dalla famiglia Ubuyashiki!" 

"Nobile Kiriya" aggiunsi "ha portato a termine un eccellente lavoro. Suo padre e tutti gli antenati della famiglia Ubuyashiki saranno sicuramente orgogliosi di lei." Il ragazzo mi guardò stupito poi, ringraziandoci ancora una volta, scoppiò in un piccolo pianto. 

Io e Sanemi ci guardammo e ci salutammo con un semplice piccolo sorrise, "Mi dispiace, per T/n intendo" mi sussurrò prima di alzarsi, "Anche a me per tuo fratello." Ci scambiammo una sguardo d'intesa, entrambi avevamo perso troppo quella notte, poi lui uscì dalla stanza.

La luna splende anche di giorno🌙  (tomioka x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora