୨⎯Capitolo 7: la seconda richiesta⎯୧

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Quando ritornai a casa di Giyu era pomeriggio tardo e io ero distrutta, era da ormai quasi due giorni che camminavo in giro per il Giappone, volevo solo dormire. Entrai in casa, non c'erano luci accese il che voleva dire che, o non c'era nessuno o che Giyu dormiva.

Salii al piano di sopra, controllai nella sua stanza e lo vidi disteso sul letto a leggere qualcosa, no non semplicemente qualcosa, il libro che avevo trovato a casa mia, mi avvicinai velocemente, ero arrabbiata anche se sapevo che, infondo, era colpa mia che gli avevo detto nulla, gli strappai il libro di mano e lo guardai con uno sguardo così arrabbiato che anche Muzan si sarebbe spaventato. Voleva dire qualcosa ma precedetti prima io: "Giyu ti avevo detto che ne volevo parlare solo con il Capo Famiglia, allora perché? Pensavi perché che io non ci fossi potevi prendere il libro fregandotene di ciò che ti avevo detto, dei miei sentimenti?

Provò a dire qualcosa ma non lo ascoltai ed uscii dalla sua camera, andai nel boschetto dietro casa sua dove avevo scoperto esserci un laghetto, meditare era decisamente il modo migliore per sfogare la mia rabbia al momento. Quando arrivai non mi aspettavo di vedere quello: gli alberi attorno al lago erano stati decorati con delle lanterne semplici, per terra era stato appoggiato un telo di un color rosa ciliegio, come le lanterne, era tutto così... così magico. Il riflesso della luce sull'acqua rendeva il tutto ancora più romantico, ma non capivo perché il mio luogo fosse ridotto così. Sentii dei passi dietro di me, li riconobbi subito, Giyu mi toccò la spalla, mi girai e lo guardai nei suoi bellissimi occhi blu, "L'ho fatto io" disse come se potesse leggermi nella mente, "era per la seconda richiesta volevo portarti a mangiare qui, ti ho vista diverse volte venire qui per meditare, ma immagino che non si possa più fare no?" continuò, nella sua voce avevo sentito qualcosa che tremava, io... non volevo farlo soffrire così. Lui allargò le braccia e io non aspettai un secondo a fiondarmici dentro, sentii di nuovo quel suo calore speciale e lì per lì volli davvero che questo momento non finisse più, dimenticai la litigata, tutte le parole che gli avevo detto e scoppiai a piangere, ero frustata, sì ma anche molto spaventata, ero solo una bambina quando avevo vissuto il peggio, ma anche tuttora non è che fossi cresciuta molto, volevo solo che la mia mamma tornasse da me e mi abbracciasse dicendomi che era stato tutto un sogno, nulla di più, volevo tornare a quando Sabito era vivo, a quando Giyu faceva quei bellissimi sorrisi che mi scaldavano il cuore, ma non potevo, il passato non torna indietro, è passato e basta.

Non so quanto restai lì, in quel abbraccio, so solo che alla fine il nostro litigio lo avevo dimenticato, tornammo dentro casa, si era fatto tardi ormai e io avevo un assoluto bisogno di dormire.

La mattina seguente il momento che volevo non arrivasse mai, beh, era arrivato, mi svegliai più presto del solito, mi preparai a dovere e non appena fui pronta uscimmo di casa per andare a raccontare al Capo Famiglia ciò, che quella sera, era successo. Arrivammo alla sua dimora non troppo tempo dopo, due dei suoi figli ci aspettavano fuori, ci accompagnarono nella sala dove, di solito, si teneva la riunione congiunta ogni sei mesi. Quando entrammo in quella stanza Ubuyashiki era già lì, seduta dietro di lui per sostenerlo sua moglie Amane, Oyakata era messo peggio di quando, qualche mese prima, ci eravamo riuniti per una riunione, quella malattia che lo mangiava da dentro si faceva vedere sempre di più, la cosa mi rattristava molto, pensare che l'uomo che ci guidava e che mi aveva aiutato molto, non potesse vivere ancora per molto era deprimente, mi dispiaceva per lui, eppure non mollava, non era un vigliacco, non come me.

I bambini lo avvisarono della nostra presenza e lui iniziò: "Cara (Y/N) e caro Giyu, come è andato il viaggio? Il corvo mi aveva avvisato che siete riuscita a recuperare un libro, non è vero?" consegnai il libro ad Amane che iniziò a leggerlo ad alta voce: "La respirazione della luna nacque subito dopo quella originaria, sempre da Tsugikuni Yoriichi, la respirazione fu creata per suo fratello, Tsugikuni Michikatsu. I kata di questa respirazione sono sedici, ma ne conosciamo solo undici di questi, perché, Michikatsu stesso, non li ha mai mostrati a nessuno, per ora conosciamo: primo kata, luna oscura tempo del crepuscolo, secondo kata, ammirazione della luna del fiore di perla, terzo kata, luna ripugnate catene, quinto kata, vortica catastrofico dell'anima della luna, sesto kata, luna solitaria della notte eterna - inferno incandescente, settimo kata, specchio della sventura bagliore di luna, ottavo kata coda circolare del drago lunare, nono kata, faccia di luna calante in successione, decimo kata, luna dell'edera tagli penetranti, quattordicesimo kata, catastrofe - falci luna che riempiono il cielo, e per ultimo, sedicesimo kata, arcobaleno lunare luna frammentata. Tsugikuni Michikatsu fu membro della Squadra Ammazza Demoni, utilizzando una respirazione perfezionata, sulla faccia aveva dei segni a forma di fiamme, simili a quelli di suo fratello. L'uomo divenne un ammazza demoni, ma con la comparsa del marchio, la durata della sua vita diminuì drasticamente, così decise di abbandonare ogni legame umano e diventare un demone, di Tsugikuni Michikatsu non si sa nient'altro." la donna fece una pausa, poi continuò: "Ma ti utilizzatori di questa respirazione abbiamo altri utenti, difatti Michikatsu prima di diventare cacciatore di demoni, aveva una famiglia, il figlio e, successivamente, tutti i discendenti ereditarono i kata, sebbene il figlio non abbia mai visto il padre combattere, come se fosse nel sangue. Nella famiglia si dice che un giorno uno di loro sarà allo stesso livello di Kokushibo, e riuscirà a sconfiggerlo per vendicarsi di aver abbandonato la sua famiglia. Da allora ogni figlio maschio si allena ma, pur essendo passate diverse generazioni, nessuno c è ancora riuscito." finì Amane.

Per tutto il tempo ero rimasta in silenzio ad ascoltare, non capivo molte cose, perché Michikatsu fosse diventato un demone, perché mia madre non mi avesse mai detto nulla di più di 'tuo padre è un ammazza demoni', e perché io ero in grado di utilizzare la respirazione nonostante non l'avessi mai vista. Ma c'era ancora tempo per rispondere a queste domande. Dopo aver ringraziato il Capo Famiglia e sua moglie ce ne andammo. Per tutto il viaggio di ritorno stetti zitta, avevo troppo su cui pensare, Giyu lo notò e anche lui stette zitto. Ormai eravamo arrivati a casa sua, ma lui mi bloccò prima di entrare: "(Y/N) ecco, che ne dici se per distrarsi ti porto nel luogo della seconda richiesta?".




🙏ANGOLINO PREGHIERE🙏

wow solo wow, non ci credo ho scritto il capitolo più lungo in 2 giorni wowwwwwww.

comunque come va??

sono veramente contenta di essere riuscita a scrivere il capitolo ora vado a lavorare sul prossimo


🌙Lindau🌙

La luna splende anche di giorno🌙  (tomioka x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora