୨⎯Capitolo 3: parte tutto da ora⎯୧

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Dovevo andare a chiedere a Oyakata-sama, dovevo farlo subito.

Quella mattina mi svegliai con in testa solo questa frase, spedii il mio corvo per avvertire il capofamiglia della mia urgente visita e dopo essermi preparata a dovere partii, in quel momento volevo solo sapere il perché di tutti questi strani cambiamenti.

TIME SKIP:

Quando arrivai alla casa di Ubuyashiki era ormai pomeriggio inoltrato, avevo corso per quasi una giornata intera ma di stanchezza non c'era il minimo segno, il corvo molto probabilmente era arrivato perché all'entrata c'erano le due figlie maggiori del capo famiglia.

Entrai e, con tutto il rispetto, mi diressi nella sala dove, ogni sei mesi, ci riunivamo per le riunioni delle colonne. Quando entrai Ubuyashiki era già lì con sua moglie, Amane, accanto dicendogli che ero appena entrata, con tutto il rispetto allora dissi: "mi scuso, Oyakata-sama, di essere venuta qui senza preavviso ma ho una domanda da porle" mi guardò con il suo solito dolce sorriso e mi incitò a continuare "vai avanti cara (Y/N)" allora, e solo allora, continuai "ecco.. non so spiegarmi... quattro o cinque giorni fa stavo camminando sotto la pioggia non sapevo bene dove stavo andando, finché ad un certo punto ho visto tutto buio, come se la luna e le stelle avessero smesso di brillare, probabilmente svenni perché quando mi risvegliai ero dentro casa di Tomioka e avevo la febbre. Finalmente dopo due giorni tornai a casa guarita, ma.... mentre mi allenavo per riprendere un po' la mano, ecco.. quando ho fatto il primo kata dell'acqua.. questa non è fuoriuscita come al solito ma al posto suo sono apparsi degli spicchi di luna. Questo è riaccaduto diverse volte, era come se al posto della respirazione dell'acqua io avessi utilizzato quella delle luna. Lo so può sembrare strano ma sono abbastanza sicura di ciò che sto dicendo, anche lei sa del mio passato." conclusi, avevo quasi le lacrime agli occhi nel ricordare che oramai i kata dell'acqua non mi appartenevano più. Fortunatamente il capo famiglia parlò:" cara (Y/N) io ti credo non preoccuparti, conoscendo bene il tuo passato mi sembra possibile che la tua famiglia fosse, in un certo senso, imparentata con Kokushibo, la prima crescente, ma non siamo sicurissimi del fatto che tuo padre fosse stato un utilizzatore di questa respirazione, quindi penso sia meglio che tu stessa lo verifichi, potresti per esempio tornare nella tua vecchia casa per controllare se c'è un libro o una cosa del genere".

'Come al solito Ubuyashiki è sempre d'aiuto!' pensai, questo però aggiunse una cosa: "ma.. ecco penso che per sicurezza dovresti essere affiancata da un'altra colonna, mhh, che cosa ne pensi se Tomioka ti accompagnasse? Dopo tutto voi siete amici e penso che sarà semplice spiegarli la situazione." aveva ragione, dopo tutto non potevo sapere, Kokushibo poteva provare ad attaccarmi, così risposi: "ok, certo va benissimo" in fondo ero anche contenta di poter passare del tempo con Giyu.

Quella notte e il giorno dopo restai lì a dormire, il capo famiglia aveva inviato un corvo a Giyu spiegando l'accaduto e il fatto che dovesse accompagnarmi fino alla mia vecchia casetta nel bosco. La mattina, una volta sveglia, mi alzai e andai nel salottino dove i figli di Ubuyashiki insieme a Tomioka stavano facendo colazione, questo era arrivato la notte, dopo aver salutato educatamente mi sedetti accanto a Giyu che, con un gesto della mano e senza parole, mi salutò. Finito di mangiare andai a prepararmi: era tempo di partire!

Il viaggio fu lungo, molto lungo, ormai eravamo partiti da quasi 5 ore, era ora di pranzo e sinceramente avevo fame, così ci fermammo a mangiare i bento che avevamo preparato prima di partire, ci sedemmo sotto un grande ciliegio in fiore, mentre mangiavamo nessuno disse una parola, c'era un bel silenzio, però, non una di quelli imbarazzanti, eravamo abituati d'altronde. Un leggero venticello si alzò e dal ciliegio caddero alcuni di quei fragili fiori, uno dei quali atterò sul mio naso, Giyu vedendo il tutto rise, una risata leggera e bisbigliata, quasi invisibile ma del tutto reale, arrossì un po' per l'imbarazzo un po' per il pensiero che mi ero fatta: e se riuscissi a farlo sorride di nuovo?

Ci rimettemmo in cammino e ormai in notte tarda arrivammo, la casa era, ancora, come le ricordavo solo abbandonata, rividi la piccola versione di me che correva su quel praticello davanti alla casa, con la mamma che mi guardava mentre stendeva in panni su dei fili attaccati a due rametti, poi la rividi, la sua tomba, mi scesero delle lacrime al ricordo di quella notte, poi però senti un calore sulla guancia, era Giyu che mi stava asciugando le lacrime, mi guardava con gentilezza, non are quello sguardo che mostrava agli altri, era quello che aveva sempre riservato a me, anche quando c'era Sabito, sorrisi, ripensando, ancora una volta, a quello che avevo vissuto con lui, a tutti gli abbracci, i pianti, i sorrisi, le parole e a quei momenti felici lì, io e lui, lui ed io insieme.

Finita la "scenetta romantica", come la definiva Sabito, ci accorgemmo di quanto eravamo vicini ed entrambi ci girammo per non fer vedere il rossore sulle guance. Dopo qualche secondo presi coraggio e dissi: "io vado dentro devo trovare se c'è quello che cerco, aspettami qui per favore" lui fece segno di si con il capo, allora entrai, rividi la mia casa, proprio come l'avevo lasciata oramai quasi 12 anni fa, rividi la cucina dove cucinavamo insieme, il salottino con il caminetto freddo, la mia cameretta e quella di mia madre e poi infine lo studio, mi ricordai che una volta avevo scoperto che dietro il mobiletto c'era una stanzetta segreta, lì c'erano molti libri, lessi il titolo di ogni libro, uno alla volta, molti avevano argomenti del tipo: 'i demoni e i loro segreti', poi trovai quello che stavo cercando: 'la respirazione della luna e la sua storia'. L'avevo trovato, finalmente avevo delle risposte! Ma niente può andare sempre così bene no, difatti, proprio come l'ultima volta, senti un urlo, riconobbi subito la voce era Giyu che urlava il mio nome, corsi fuori, lui fortunatamente stava bene, era pietrificato e guardava avanti, lì dove c'era un mostro, un demone, ma non uno qualunque, una luna crescente, la prima luna crescente: Kokushibo, il quale sposto lo sguardo da Giyu a me e sorrise, come se avesse trovato un tesoro. Allora mi chiesi: perché ogni volta che sono in questa casa con una persona che amo devi comparire tu? 




🙏ANGOLO PREGHIERE🙏

finalmente un capitolo lungoooooo ma soprattutto finalmente ha fatto la sua comparsa Kokushibo!!!

la storia è abbastanza ✨vistosa✨ secondo voi o manca qualcosa?

al prossimo capitolo....


🌸Lindau🌸

La luna splende anche di giorno🌙  (tomioka x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora