Alla scoperta della eredità -HP-

Cap 20

Quando Harry era entrato in laboratorio e Severus convocò un rinforzatore di sangue, un antidolorifico di classe cinque e un elisir per alleviare il respiro, la lucentezza era diventata di un grigio spento invece del vibrante blu-nero che era stato prima. Harry era allarmato, mai prima d'ora avevo visto una creatura svanire così in fretta. Un minuto aveva chiesto aiuto e il minuto successivo sembrava che stesse espirando il suo ultimo respiro.

– Papà! –

Severus ha dato un'occhiata alla creatura fata flaccida e ha sospirato. - È la vicinanza al ferro qui. Mettilo qui, sul cuscino. Non lasciare che tocchi la superficie del mio tavolo da laboratorio, è in acciaio inossidabile, e questo è veleno per la maggior parte delle creature fae. Il ferro è la rovina delle fate - Si è assicurato che il piccolo gatto fata non scivolasse dal cuscino erigendo un piccolo scudo invisibile intorno al cuscino che aveva evocato, poi ha detto a Harry - Ho bisogno di un piccolo contagocce, è nel secondo cassetto a sinistra, scaffale superiore contro il muro a destra. Anche alcuni panni morbidi e una palangana con acqua -

Harry corse a fare quello che gli era stato detto, sapendo che il tempo era essenziale. La vita del gattino pendeva da un filo.

Nel frattempo, Severus lanciò un incantesimo che avrebbe stabilizzato il battito cardiaco e il respiro del piccolo animale, poiché il battito cardiaco del splendente fluttuava selvaggiamente e respirava a malapena. Poi ha emesso una diagnosi rapida, allarmato dallo stato in cui si trovava la creatura fae. Oltre alla grande perdita di sangue e al trauma alle ali, alla spalla e al lato del splendente, sembrava come se fosse stato strappato da un paio di mascelle o artigli estremamente forti, aveva una costola rotta, un bacino rotto ed era sotto shock.

- Con qualsiasi cosa ti sei imbottato, piccolo, ti ha quasi finito. Come sei riuscito ad arrivare qui dopo qualsiasi cosa ti abbia attaccato è al di là di me, dato che non avresti potuto volare su quelle membrane distrutte - Severus ha sollevato delicatamente una povera membrana rotta viola e turchese con la punta di un dito, era sottile come un fazzoletto di carta, e il colore iridescente che una volta era vibrante era spento e macchiato di sangue secco.

- Qui, papà - Disse Harry, accanto a lui con gli articoli che Snape aveva ordinato. - Puoi sistemarlo, o dovrei... uh...? - Ha esitato, temendo di dire ad alta voce qualsiasi cosa associata alla parola morte, potrebbe maledire il povero.

– Farò del mio meglio, Harry. Ma potrei aver bisogno del tuo aiuto. Alcuni dei danni posso guarirli con la magia, ma alcuni... gli elfi non sempre rispondono bene alle pozioni dei maghi umani, la loro fisiologia è diversa dalla nostra, e non posso dare al brillante un certo tipo di gomme, altrimenti potrei ucciderlo. Quindi un po' di questo lo curerò al vecchio modo muggle -

- Cosa hai bisogno che faccia, papà? - chiese suo figlio, ansioso di aiutare a salvare una vita.

- Soprattutto, passami cose e così via, non puoi lanciare incantesimi che non conosci, anche se se mi guardi da vicino, puoi imparare alcune tecniche di guarigione -

- Hai intenzione di usare lo stesso incantesimo che hai fatto sul tuo braccio la prima volta che sei arrivato a casa di zia Petunia? -

- Lo farei, ma quell'incantesimo è troppo perché la lucentezza lo tolleri, quindi dovrò usarne un altro, minore - Severus prese un panno morbido, puntò la sua bacchetta sul lavandino e intonò un purificatore d'acqua versò qualche goccia di perossido in esso. Poi ha immerso l'estremità del panno nel liquido e ha iniziato a pulire le lacerazioni lungo la spalla, il fianco e lo stomaco del splendente. Erano profondi e sanguinavano lentamente quando li ha puliti. Ma la creatura felina si mosse a malapena, anche se Harry immaginava che le cure di Severus dovevano far male abbastanza.