Two

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Ottobre 2020.


"...e adesso?" chiede Harry con voce un po' incerta.

Louis ride, ancora quel suono bellissimo.

"L'hai detto anche la prima volta che ci siamo baciati."

Harry sorride.

"E tu mi hai risposto 'non lo so'"

"E' la stessa cosa che ti rispondo ora..."

I loro visi sono ancora a due centimetri di distanza.

"Però c'è una cosa che possiamo fare e non abbiamo mai fatto..." dice Harry.

Louis mette su una faccetta maliziosa: "Ne dubito fortemente..."

Harry arrossisce. Sono passati quattro anni, è decisamente troppo presto per ricominciare con i doppi sensi e con le battute spinte.

"Intendevo un altro tipo di cosa..." precisa Harry.

"Cosa?"

Harry alza le spalle. Non vedeva l'ora di poter dire una cosa del genere da dieci anni: "Possiamo girare per Londra tutta la notte, e fare quello che ci pare, insieme."

Louis sorride: "Sembra perfetto." Si volta e comincia a camminare, ed Harry lo segue. Lo osserva mentre, in silenzio, rovista nelle tasche e tira fuori un pacchetto di sigarette, ne prende una e se la appoggia tra le labbra.

Harry non sa che dire, cosa fare, e Louis ha schivato il problema tenendosi occupato fumando.

Hides behind a cigarette.

Era il suo pezzo di canzone, ancora sente la sua voce ovattata e lieve se chiude gli occhi, anche se erano quattro anni che non ascoltava nemmeno una nota di una loro canzone.

"Ti vedo pensieroso, Styles, ti sei già pentito di aver abbandonato il tuo party?" chiede Louis, guardando Harry con un'intensità inaudita, alzando le sopracciglia.

"Nemmeno un po'. Per dirla tutta ero terrorizzato. Ero lì soltanto per far contenta mia madre e pensavo solo a come fare a fuggire."

"Ecco perché sono arrivato io. Per portarti via. Sono nato per questo, baby." Scherza Louis.

Ha un disperato bisogno di fare finta di essere tornato indietro nel tempo almeno per una serata, anche se non sa cosa succederà domani, ma non chiede altro in questo momento se non continuare a scherzare con Harry facendo finta che non sia cambiato nulla. Ma Harry sembra così distaccato, distante, come se avesse paura di lui, e non lo sfiora nemmeno, dopo quel bacio assolutamente privo di senso che si sono scambiati pochi minuti prima, come se stesse cercando di ignorare anche quello.

"Il mio salvatore..." commenta Harry, ironico, a bassa voce, poi abbassa lo sguardo e si fissa la punta delle scarpe mentre cammina.

Louis cattura la mano di Harry fra le sue dita. La stringe.

"Vieni con me, ti porto a vedere un posto."

Harry, confuso, annuisce e Louis affretta il passo finchè non comincia a correre, senza sapere nemmeno perché.

"Lou...che stai facendo?" Harry gli corre dietro, senza lasciare la sua mano. Sente l'aria fredda contro il suo viso e si sente felice, pieno di vita.

"Seguimi e basta..."

Louis sta inseguendo un autobus, che ha visto in lontananza, cercando di raggiungerlo in tempo per non perdere la fermata.

"Looooouuuu..."

Falling ApartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora