Ottobre 2020.
Alla fine non si sa bene come, sono finiti in casa di Louis, invece che da Harry.
Abitava ancora nella stessa villa di sempre, c'è la stessa piscina, dove passavano i pomeriggi estivi quando avevano una giornata libera dal tour. La stessa piscina delle foto.
Harry scaccia quei pensieri dalla testa, smettendo di guardarsi intorno e di ripercorrere con la mente tutti quei ricordi.
"Che fai, non ti siedi? Questa casa è sempre stata un po' casa tua." Dice Louis.
"E'...strano. Essere qui." Risponde Harry. Ha ripreso a guardarsi intorno. Riflette in quel momento che probabilmente non esiste un angolo di quella casa in cui lui e Louis non avessero fatto l'amore.
"Ok. D'accordo. Devo fare tutto io." Dice Louis, sorridendo ad Harry. Gli sfila il cappotto, approfittandone per sfiorargli le labbra con un bacio leggero, lo appende all'ingresso e poi torna dal riccio, spingendolo sul divano.
Harry ride, lieve, muovendo la testa per spostarsi i capelli dal viso.
Louis rimane a fissarlo per qualche secondo. E' davvero bellissimo. E' così bello che non riesce a fare a meno di spingersi verso di lui, prendergli quel visetto da bimbo fra le mani e baciarlo, sdraiandosi sopra di lui.
Dio, avrebbe potuto andare avanti così tutto il giorno.
Harry geme piano nella bocca di Louis, muovendo le gambe contro le sue, intrecciando le dita delle loro mani più forte che può.
Con un altro sospiro, Harry comincia a muovere lentamente il bacino contro Louis, alla ricerca disperata di un qualsiasi attrito.
Louis ride, con la lingua ancora tra le labbra di Harry: "La fretta, Harold, la fretta..."
Harry si stacca da Louis: "Cheppalle." Borbotta, facendo il finto offeso.
Louis scende da sopra Harry e si sdraia sul divano al suo fianco, accarezzandogli il viso, così vicino a lui tanto da far sfiorare i loro nasi. Lo guarda negli occhi così intensamente che crede di essersi seriamente perso in mezzo a tutto quel verde.
"Lou" sussurra Harry, così piano da essere appena udibile.
"Sì?" risponde Louis, senza smettere di sfiorare il viso di Harry con la punta delle dita.
"Sei...davvero stato così male dopo che..." chiede Harry riferendosi alle parole di Zayn di qualche ora prima.
Louis chiude gli occhi prendendo un respiro profondo.
"Non ne voglio parlare ora." Risponde, chiudendo gli occhi.
"Voglio solo sapere che ti è successo..."
Insiste. Ovvio che insiste. Il solito testardo, pensa Louis. Per un secondo valuta anche l'idea di raccontargli tutto. I pianti disperati dei primi giorni, le crisi di nervi, i digiuni, l'insonnia, e...
Ma alla fine non ce la fa, non è il momento, e non vuole nemmeno che Harry si senta peggio di come già si è sentito quel giorno.
"Louis?" lo richiama Harry, dato il silenzio del castano. Il moro ha catturato una mano di Louis con la sua e con l'altra gli stringe lievemente un fianco.
"Harry non farmelo raccontare ti prego." Risponde Louis, la voce ridotta a poco più di un bisbiglio.
"Non mi perdonerai mai, vero? Per quello che ti ho fatto..."
Louis si avvicina ancora di più ad Harry prendendogli il viso fra le mani e ricominciando ad accarezzarlo: "Io ti ho già perdonato, Harry. Dal secondo esatto in cui ti ho visto in mezzo alla gente a quel party. Era...era ovvio che ti avrei perdonato."
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Falling Apart
FanfictionLARRY STYLINSON Anno 2020 Gli One Direction sono solo un ricordo e i ragazzi hanno dovuto reinventarsi e ricominciare una nuova vita. Tutti tranne Harry, che si è chiuso in se stesso, lontano da tutti, perfino da Louis. Louis e Harry si incontrano...