Twenty

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Marzo 2017

Il festival era stato carino, non c'era niente da dire, ma due giorni e mezzo in quel paesino semi-sconosciuto con Zayn erano decisamente troppi, e ancora Louis non capiva per quale motivo Zayn ci tenesse così tanto. Aveva una specie di sospetto che dietro a tutto questo ci fosse Liam, che fosse preoccupato per lui e che avesse costretto Zayn a portarlo fuori città con la scusa di farlo svagare, o qualche altra stronzata del genere.

Come se un paio di giorni fossero sufficienti per cambiare qualcosa.

Appena tornato da quel festival, Louis era così stanco che era andato direttamente a letto e aveva dormito per quasi sette ore consecutive, che per lui erano una quantità di tempo impensabile da quando non prendeva più i sonniferi. Ovviamente non prendeva più i sonniferi, non riusciva più nemmeno a vederne una confezione.

E' stata la mattina del giorno successivo che Louis aveva scoperto tutto. Stava facendo colazione con una ciotola di cereali, pensando a cose inutili quando sentì qualcuno pronunciare il suo nome oltre la porta esterna. Non si stupì eccessivamente, capitava ancora piuttosto frequentemente che qualche giornalista si presentasse a casa sua chiedendogli un'intervista, ma smise comunque di masticare i cereali per ascoltare meglio che cosa stesse dicendo.

"Louis Tomlinson! Scrivo per il The Sun, Hai qualcosa da dire riguardo le dichiarazioni di Kelly Stewart?"

Louis non rispose, aggrottando le sopracciglia. Non sapeva neanche chi era quella Kelly qualcosa, come poteva avere qualcosa da dire su di lei?

Decise di ignorarli.

"Louis, per il Mirror, una sola frase, una soltanto, il tuo primo pensiero quando hai visto le foto!"

C'erano gli inviati di due diversi giornali lì fuori? La cosa stava cominciando a diventare inusuale.

Louis si alzò lasciando la tazza con i cereali sul tavolo, ed andò verso la finestra scostando lievemente la tenda per dare un'occhiata fuori.

C'erano almeno quindici persone nel suo vialetto.

Decisamente era successo qualcosa. Qualcosa che aveva riportato le attenzioni della stampa su di lui, e Louis non sapeva nemmeno di cosa diavolo si trattasse.

"Louis, che opinione hai di Harry Styles, adesso?"

Louis trattenne il respiro. Harry? Non ci stava capendo più nulla. Di solito sapeva immediatamente se qualche giornale inutile scriveva qualche articolo su di lui, gli si intasava Twitter di notifiche, e...

Si immobilizzò un momento, come mettendo insieme i pezzi. Corse a prendere il cellulare che aveva lasciato sul comodino vicino al letto.

Non aveva ricevuto nessuna notifica di Twitter in quei giorni in cui era stato fuori città, e nemmeno una mail. Neanche una sola misera mail di spam. Era impossibile.

Sbloccò il telefono.

Come poteva essere stato così stupido?

Mancavano le applicazioni di tutti i social network e la sua mail risultava disattivata.

Chiuse gli occhi respirando profondamente e cercando di reprimere l'istinto di chiamare immediatamente Zayn e insultarlo in tutte le lingue possibili. Lo aveva preso in giro, era per questo che lo aveva trascinato in quel concerto, adesso ogni cosa aveva senso.

Cercò su Google gli ultimi articoli su Harry. Ce n'erano almeno un centinaio. Ne aprì uno a caso e lesse tutto, muovendo gli occhi velocemente lungo le righe di testo sullo schermo.

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