Nineteen.

1K 41 14
                                    

Novembre 2020

Louis non si è nemmeno pettinato quella mattina, e se ne rende conto mentre scende dalla macchina e incrocia casualmente il suo riflesso sul vetro del finestrino. Ora che ci pensa bene non si è nemmeno guardato allo specchio prima di uscire. Rimane fermo qualche secondo, in piedi a fianco alla sua auto parcheggiata, indeciso se tornare dentro e darsi una sistemata di emergenza usando lo specchio retrovisore.

No, dopotutto non ne vale la pena, tanto non avrebbe neanche visto Harry quel giorno, e anche se lo avesse visto, il suo ragazzo è abituato a vederlo la mattina appena sveglio, o la sera dopo una giornata di lavoro devastante. Non ha davvero più bisogno di tutte quelle stronzate tipo pettinarsi.

Entra un po' svogliato nel ristorante di Zayn, e avvista in lontananza i suoi tre migliori amici seduti attorno ad un tavolo. Zayn indossa una camicia chiara, Liam una delle sue solite camice a quadri sopra una t-shirt bianca e Niall una camicia grigio scuro con i primi due bottoni aperti.

Prima di avvicinarsi, Louis lancia un'occhiata veloce alla felpa larga della Adidas che sta indossando e ai suoi jeans semplicissimi. Sbuffa. Cos'è adesso quella moda di mettersi la camicia per ogni stronzata? E' soltanto un pranzo al volo, mica un gala nell'alta società.

Di nuovo, Harry non c'è, quindi non gli importa molto di fare la solita figura da barbone in mezzo ai suoi amici.

"Meglio tardi che mai!" lo saluta Liam, con un sorriso sincero.

"Ciao." Risponde Louis, stiracchiando un sorriso a tutti e sedendosi in uno dei due posti vuoti. "Muoio di fame." Aggiunge, immergendo il naso nel menu.

"La pasta è buonissima. L'ho presa la settimana scorsa ed era una meraviglia..." gli consiglia Niall, sporgendosi un po' verso Louis sopra il tavolo con un sorriso un po' incerto.

E' già passata una settimana da quando Harry e Louis hanno fatto pace, ma è la prima volta che si incontrano tutti quanti da quando tutti conoscono la verità sul ruolo di Niall in tutto il loro dramma, ed è molto incerto su come Louis potrebbe comportarsi.

Gli altri si sono dimostrati inaspettatamente estremamente comprensivi con lui: Liam gli ha urlato contro per mezz'ora e poi l'ha abbracciato e gli ha detto 'non fa niente'. E Zayn non gli ha detto proprio nulla, liquidando la questione con un 'Non importa, tanto ormai...'.

Louis ricambia il sorriso e annuisce: "Ok, vada per la pasta."

Niall sospira. Non ha voglia di rimandare la questione: "Louis, per favore non ignorare tutta la faccenda, perché adesso che sai com'è andata di sicuro vorresti uccidermi..."

Louis chiude il menu con uno scatto, sbattendolo sul tavolo: "No, per favore, sono stanco di continuare a parlare di questa storia. Basta, non ne voglio sentire parlare mai più. E' andata così, non ce l'ho con te, non ce l'ho con nessuno. E' andata così e basta. Sono solo stanco di parlarne."

Niall si zittisce, un po' intimorito dal tono duro di Louis, ma annuisce e si sforza di sorridergli di nuovo. Louis ricambia nuovamente il sorriso, e sembra sincero.

"Non preoccuparti, l'ho già insultato io a sufficienza, credimi." Gli dice Liam, con un mezzo sorriso verso Niall.

"Ti ringrazio per il pensiero." Risponde Louis secco, senza un briciolo di allegria nella voce.

Liam si zittisce, sospirando.

Zayn sparisce qualche secondo per andare a dire le ordinazioni di tutti ai suoi camerieri, direttamente in cucina, e poi ritorna al tavolo. Nessuno ha detto una parola per i minuti della sua assenza, e continuano a stare zitti, incrementando ogni secondo la tensione che aleggia nell'aria.

Falling ApartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora