Ottobre 2020
Louis prende un respiro, e tuffa di nuovo lo sguardo negli occhi di Harry, che sono stanchi, un po' segnati e cerchiati di scuro, ma sono ancora splendidi, con quell'espressione un po' persa, in attesa che Louis dica qualcosa.
Ha mille cose da dire, ma l'unica che gli sembra indispensabile in quel momento è "Scusami."
Harry lo guarda interrogativo."Per ieri sera. Mi sono comportato malissimo. E' andato tutto male."
Harry scuote la testa, togliendo le mani dalla coperta per cercare quelle di Louis, senza abbassare lo sguardo, non vuole perdere per nulla al mondo il contatto fra i loro occhi.
"Non è andato tutto male, solo...te ne sei andato."
Louis annuisce, e abbassa lo sguardo, fissandolo sulle loro mani, che si sfioravano timidamente, appoggiate sulle coperte che avvolgono Harry.
"Mi sono svegliato alle due, tu dormivi. Non so cosa mi è successo, pensavo...delle cose...sono scappato via."
Harry lo interrompe, con un tono morbido e comprensivo. Il tono che aveva sempre fatto sciogliere Louis, dalla prima volta in cui l'aveva sentito.
"Lou. Lo so benissimo cosa ti sta passando per la testa in questo momento. Hai paura che me ne vada di nuovo, e io non riesco a biasimarti per questa cosa. Ti ho trattato in un modo orribile, ti ho fatto stare così tanto male che io pensavo davvero fosse impossibile che tu mi volessi ancora. Ma è così, giusto? Tu...mi vuoi ancora, vero?" la voce di Harry vacilla verso la fine della frase, e lascia andare l'ennesimo brivido di freddo, o di paura per la risposta a quella domanda.
Louis abbassa gli occhi.
"Certo che ti voglio ancora, Harry come puoi pensare che non sia così? Ma..."Harry chiude gli occhi. Sapeva che non sarebbe potuto andare tutto così liscio.
"Non sono tranquillo. Non riesco ad esserlo. Mi sembra tutto così...precario. Mi servono delle certezze, Harry, e con te non è possibile averne, perché dopo quello che è successo tra noi quattro anni fa, adesso potresti andartene in qualsiasi momento."
Harry prende il mento di Louis fra le dita, costringendolo a guardarlo negli occhi: "Chi è che non si fida, adesso?"
Louis rimane in silenzio.
Harry ha ragione.
Ha decisamente ragione, adesso ogni cosa si è ridotta ad un suo stesso problema di fiducia."Vorrei tanto che non fosse così. Voglio così tanto che vada tutto bene...è che a volte, semplicemente, non credo che sia più possibile."
Le mani di Harry tornano rapide a stringere quelle di Louis, affrettandosi a fermare quel discorso, quei flussi di pensieri che attraversano il cervello di Louis, prima che prendano il sopravvento su di lui. Ha bisogno di un contatto fisico, di una stretta più forte, ma si limita a stringergli forte le mani fra le sue, per trasmettergli attraverso di esse una piccola parte di tutta la voglia che ha di vedere Louis sorridergli e dirgli che va tutto bene.
"Era di questo che volevo parlarti." Dice Harry. "Voglio spiegarti esattamente cosa ho pensato per gli anni in cui siamo stati separati, e tutti quegli stupidi motivi per cui ti ho lasciato in quel modo. Non cerco di giustificarmi, solo di spiegarti com'è andata."
Louis annuisce, con le mani avvolte ed intrecciate in quelle di Harry. Ha bisogno anche lui di quel contatto.
Harry prende un respiro profondo e inizia a raccontare.
"All'inizio ho davvero pensato che fossi stato tu. A chiamare i fotografi, intendo. Insomma, nella mia testa aveva perfettamente senso, ho pensato che avevo rimandato troppo, che mi ero tirato indietro troppe volte, e che tu avessi voluto fare di testa tua; perché avevi detto mille volte che lo avresti fatto se io non mi fossi deciso, e quando ho visto quella rivista ho pensato, 'ecco. L'ha fatto'. Ed ero così arrabbiato, Lou, perché pensavo che mi avessi scavalcato e che mi avessi imposto la tua scelta, e io a qual punto non potevo fare più niente...avevi fatto tutto tu. Poi ho cominciato a sentirmi in colpa per come ti avevo lasciato, per il modo in cui ti ho trattato. Ho cominciato a pensare di avere esagerato e che forse avrei dovuto perdonarti. E poi è tutto diventato ancora peggio quando, per un istante, ho pensato 'e se non fosse stato lui?'. Mi è venuto un attacco di panico praticamente ingestibile. Non ho mai più lasciato che quel pensiero attraversasse la mia mente. Perché non poteva essere, non potevo essere stato così...così orribile con te. Ho continuato a pensare che avevo esagerato, che avevo semplicemente reagito troppo drasticamente perché il tuo tradimento mi aveva ferito troppo. Perché lo consideravo un tradimento, Lou. Pensavo che avessi fatto tutto questo alle mie spalle e giuro, ne ero davvero convinto, perché non ho mai lasciato che nessun dubbio raggiungesse mai la mia testa. Sarei impazzito. Poi ti ho visto a quella festa. E ho pensato solo a quanto sono stato stupido. A quanto ti avevo pensato per tutti questi anni e a quanto mi mancavi. Non ho mai vissuto veramente senza di te, Lou, e rivederti ha chiuso un cerchio, come se quella fosse la mia ultima possibilità di rimediare per non averti perdonato subito per quelle foto. Poi quando Liam mi ha detto quello che avevi...quello che avevi...ho pensato che non ce l'avrei fatta. Non avrei mai potuto nemmeno solo considerare l'idea che in tutto questo casino le foto non fossero state nemmeno colpa tua...era un'autodifesa. Non poteva essere tutta colpa mia. Non potevo essere davvero una persona del genere. E invece...invece è così."
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Falling Apart
أدب الهواةLARRY STYLINSON Anno 2020 Gli One Direction sono solo un ricordo e i ragazzi hanno dovuto reinventarsi e ricominciare una nuova vita. Tutti tranne Harry, che si è chiuso in se stesso, lontano da tutti, perfino da Louis. Louis e Harry si incontrano...